Sorpresa

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Quando tornammo dagli altri li trovammo già tutti lì ad aspettarci, ad eccezione di Bakugou che sembrava essere assente
<<Ci avete messo una vita>> disse Mina.
<<Cosa avete fatto? Cra>> chiese Tsuyu.
Io e Todoroki ci fissammo complici prima di rispondere.
<<La casa degli specchi era più difficile del previsto>> rispose lui per tutti e due.
Agli altri la risposta sembrò bastare e cambiarono argomento.
<<A proposito, Bakugou ti cercava prima e sembrava piuttosto incazzato, non che sia una novità ovviamente>> mi disse Kaminari.
<<Dove esattamente?>> chiesi.
<<Blaterava qualcosa su un certo chiosco col tiro a segno. Vuoi ti accompagni?>> chiese Kirishima, fissandomi con la faccia di uno che sembrava sapere qualcosa che io ignoravo.
<<Figurati, voi andate pure avanti. Vi raggiungeremo in qualche modo>> dissi, allontanandomi più che incuriosita.
Avvistai la chioma bionda del ragazzo a pochi metri dalla bancarella designata.
<<Mi cercavi?>> chiesi.
Lui non rispose e piuttosto mi buttò malamente addosso qualcosa di estremamente morbido.
<<Ma questo... come hai fatto?>> chiesi, fissando sorpresa il peluche con la volpe che tanto avevo desiderato poco prima.
<<Non credere che ci sia qualcosa di gentile dietro a questo gesto. Ho provato a fare una partita tanto per vedere l'abissale differenza tra me e te, ma ovviamente come puoi vedere è stato un gioco da ragazzi per me vincere il primo premio>> disse lui.
<<Allora perché lo dai a me?>> domandai.
<<Perché io non saprei che farmene. Ma se non lo vuoi puoi benissimo buttarlo nel pattume>> disse lui, alzando il tono della voce.
<<Non intendevo dire questo, anzi ti ringrazio davvero. Mi hai resa felice>> confessai.
<<Sai che me ne importa>> rispose lui, dandomi le spalle e iniziando a camminare.
Mi lasciò indietro e mi limitai a fissare intenerita la sua figura allontanarsi, si fingeva tanto un duro ma in verità possedeva anche lui un cuore.
<<Ragazzina, ehi ragazzina>> mi sentii chiamare. Voltandomi notai la signora del chiosco del tiro a segno farmi cenno di avvicinarmi e così feci, stringendomi forte al petto il peluche tanto amato.
<<Ti ho chiamata solo per dirti che sei davvero fortunata. Il tuo ragazzo deve volerti molto bene, ha speso tutti i soldi che aveva per vincere questo peluche. Non ha voluto nemmeno gli altri premi accumulati e così li ho regalati ai bambini che lo guardavano giocare, ha reso felici tante persone, sembra un bravo ragazzo tutto sommato>> mi spiegò lei.
Mi vennero in mente tante cose da dirle. Che Bakugou non era il mio ragazzo, che mi aveva mentito sulle dinamiche della vincita e che ero rimasta molto sorpresa dal suo racconto.
Eppure non dissi nulla di tutto ciò.
<<Ha ragione. Lui è davvero un bravo ragazzo>> le risposi.
La salutai educatamente e mi allontanai, trovando il gruppo al completo che transitava davanti alle montagne russe tanto attese. Mi fecero cenno di raggiungerli in fila e così feci.
Notai che anche questa volta Bakugou era assente e iniziai a guardarmi intorno interrogativa, notandolo seduto da solo su una panchina. Sembrava molto abbattuto.
<<Ha detto di non avere voglia di salire e di aspettarci lì. Eppure è strano, ha accettato di venire solo per provare quest'attrazione e adesso che è aperta resta seduto>> mi spiegò Kirishima.
Mi ritornarono in mente le parole dell'anziana signora di poco prima. Bakugou non era rimasto lì per mancanza di voglia, ma perché aveva esaurito tutti i soldi a sua disposizione per vincere il mio peluche, al punto da non averne nemmeno per fare un giro sull'attrazione che tanto aveva sognato nei giorni precedenti.
<<Torno subito>> dissi, allontanandomi in direzione del ragazzo.
<<Che vuoi? Levati di torno>> mi disse lui, incrociando le braccia al petto con espressione iraconda.
<<Pensavo di sdebitarmi per il regalo che mi hai fatto. Per cui come minimo mi offro per pagarti il biglietto per le montagne russe e sappi che non accetterò un no come risposta>> dissi, afferrandolo per un polso e costringendolo a camminare nonostante le sue minacce di morte nei miei riguardi.
Riuscii a spegnere le sue proteste e successivamente a pagare il suo biglietto, convincendolo a salire. Presi posto accanto a lui in prima fila e aspettammo con impazienza l'inizio del giro, anche se lui faceva di tutto per nascondere il suo entusiasmo.
Il giro fu una botta di adrenalina incredibile e mi divertii come raramente succedeva.
Fu un momento talmente bello che non esitai nemmeno per un secondo a comprare la foto ricordo che immortalava il momento.
Davanti io e Bakugou, di cui quest'ultimo con un'espressione meno imbronciata del solito e dietro Ochaco e Izuku con il sorriso stampato in faccia e le braccia alzate verso il cielo. Anche Ochaco e Izuku comprarono una copia della foto e tutti insieme ci allontanammo soddisfatti dall'attrazione.
Andai a recuperare il peluche che avevo affidato a uno dei responsabili della giostra e lasciai il parco insieme agli altri.

Durante il viaggio di ritorno regalai i due portachiavi a Kirishima e Izuku, come mi ero promessa, ottenendo in risposta sorrisi e ringraziamenti più che sentiti.
A poco a poco iniziammo tutti a disperderci, man mano che si raggiungevano le reciproche abitazioni.
Alla fine restammo solo io e Bakugou, a camminare insieme lungo le strade semibuie della città.
Abitavamo relativamente molto vicini, ma non percorrevamo la strada insieme da anni. Praticamente da quando la nostra amicizia si era conclusa anni addietro.
<<Questo mi riporta indietro nel tempo, sai?>> chiesi, calciando via qualche foglia lungo il viale.
<<Non me ne potrebbe fregar di meno del tuo tour dei ricordi. Voglio solo tornare a casa a dormire>> disse lui.
Mi strinsi forte il peluche al petto e mi limitai a sorridere. Ormai avevo passato il periodo in cui ogni sua parola era capace di farmi salire il sangue al cervello.
<<A proposito, non mi sento in pace con la coscienza solo per averti pagato il biglietto delle montagne russe. Quindi pensavo di darti un'altra cosa>> dissi, iniziando a frugare nello zaino <<pensavo di tenerlo per me, ma a questo punto credo sia più giusto darlo a te>> conclusi, mettendogli tra le mani il portachiavi raffigurante un tipico portafortuna giapponese. La scritta indicava "successo".
<<Cosa dovrei farmene di questo schifo?>> domandò lui.
<<Quello che vuoi, suppongo>> risposi.
Tutto sommato lo infilò in una delle sue tasche e la cosa mi rassicurò, almeno non l'aveva buttato via.
<<Beh, allora buonanotte>> dissi, notando casa mia poco più avanti.
<<Tch>> rispose lui, continuando a camminare per la sua strada.
Grazie Kacchan, grazie di tutto.

BALENOTTERA
Per questo capitolo ho vomitato arcobaleni. Ma che cute Katsuki shwjquahwjw
Cioè io mi immagino una scena del genere e muoio lentamente dentro.

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora