Bisbigli

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L'arrivo a scuola fu traumatico per me.
Già solo con l'arrivo ai cancelli attirai l'attenzione di tutte le persone su di me e mi venne automatico voltarmi verso Izuku per cercare sostegno. Lui mi regalò un piccolo sorriso incoraggiante e mi decisi a continuare a camminare.
Gli altri studenti non mi staccavano gli occhi di dosso e presero immediatamente a bisbigliare nelle orecchie delle persone vicine, senza rompere il contatto visivo sulla mia figura.
Non sarebbe stato facile aspettare la fine dei pettegolezzi su di me. Probabilmente ne avrebbero parlato per giorni.
<<Vado in classe, non mi va di stare qua fuori. Ci vediamo sulla terrazza a pranzo come sempre, ciao>> dissi, allontanandomi di fretta e furia dal mio amico. Sentii a malapena la sua risposta affermativa.
Scivolai tra le persone apparentemente indisturbata, cavandomela solo con qualche occhiata insistente da parte degli studenti che transitavano nei corridoi.
A pochi metri dalla classe sospirai, convinta di averla fatta franca, ma notai Katsuki intercettarmi dalla porta della sua aula poco distante.
<<Merda>> bisbigliai tra me e me, notandolo avvicinarsi con passo spedito.
<<Che storia è questa? Da quando una comparsa come te finisce sui telegiornali?>> domandò lui, ostacolandomi il cammino.
Incespicai un po' davanti ai suoi modi, per niente abituata a un suo approccio così diretto.
In genere infastidiva solo Izuku e si limitava ad ignorarmi spudoratamente.
<<Non ho niente da dirti. Non siamo più amici da tanto tempo e la cosa non ti riguarda>> risposi.
Notai uno squarcio e lo sorpassai senza pensarci due volte.
<<Diventa mio interesse quando capisco di essere stato preso per il culo. Da quanto tempo fingevi di non avere unicità e ridevi alle nostre spalle? Che altro c'è da scoprire? Domani vedremo Deku arrampicarsi sui muri o sparare petardi dal sedere?>> chiese lui, incrociando le braccia con aria incazzata. Più del solito si intende.
<<Beh, sarebbe favoloso. Ti verrò a cercare quando succederà qualcosa di simile, così potrai ammirare tu stesso>> dissi con tono strafottente <<adesso se non ti dispiace dovrei andare in classe>> conclusi, sentendo la prima campanella suonare.
<<Brutta str->> iniziò lui, facendo un passo avanti, ma fu bloccato da una voce alle mie spalle.
<<Ha detto che deve andare in classe, faresti meglio ad andarci anche tu.>>
Voltandomi trovai Mia Terumi, l'unica abbastanza potente da potersi permettere di attaccar briga con Katsuki, insieme alle tre ragazze sempre insieme a lei.
Notai il viso del ragazzo contorcersi dalla rabbia e le sue mani stringersi forte a pugno, fino a far cambiare colore alle nocche.
<<Adesso vi faccio esplodere e vi faccio vedere io, inutile feccia>> rispose lui, per niente intimidito dalla situazione.
Non era il tipo da tirarsi indietro davanti alla superiorità numerica, anzi... ci si buttava letteralmente a capofitto.
La seconda campanella suonò e tutte ci allontanammo senza prestargli altre attenzioni. Contro di lui l'indifferenza era l'arma più potente.
Lo sentimmo urlarci dietro i peggiori insulti, ma lo ignorammo tatticamente.
<<Grazie>> sussurrai a Mia, vedendola allontanarsi verso la sua classe.
Lei rispose alzando due dita e replicando il segno della vittoria, senza voltarsi verso di me.
Sorrisi ed entrai in classe.

<<Ancora una volta, dai! Non arrenderti!>> mi incoraggiò Izuku, sventolandomi la pallina, con cui ci stavamo allenando, davanti agli occhi.
<<È tutto inutile, stiamo provando da due ore e non sono riuscita a fare assolutamente nulla. Forse non sono stata davvero io a fare quella cosa, forse è stato qualcuno dietro di me che adesso sta ridendo di me per la mia ingenuità>> dissi, nascondendo la testa fra le mani.
<<Non essere sciocca. Certo che sei stata tu. Chi altri sennò?>> chiese, battendo le mani a mo' di incoraggiamento <<forza, riproviamoci ancora una volta.>>
Notai il ragazzo lasciar cadere di nuovo l'oggetto a terra e feci un gestaccio con la mano, senza nemmeno prestare attenzione alla vicenda. Semplicemente guardai altrove.
<<Tanto non serve a niente. Sono stanca e vorrei fare i compiti>> dissi.
<Ehm, forse dovresti guardare>> mi suggerì il ragazzo.
Mi voltai pigramente verso il ragazzo e cacciai un urlo di sorpresa, notando la palla immobile a venti centrimetri circa dal pavimento.
La mamma di Izuku, preoccupata dal mio urlo, accorse subito in stanza, spalancando la porta e  facendoci sussultare dallo spavento. La palla cadde a terra con un piccolo tonfo proprio in quel momento.
Inko ci ritrovò nettamente confusi e con gli occhi sgranati dall'enorme sorpresa.
<<Tutto bene? Ho sentito urlare>> chiese premurosamente.
<<È appena riuscita a bloccare per la prima volta la palla senza che toccasse il suolo. Non è meraviglioso?>> domandò il verde, mostrandosi nettamente su di giri.
Mi ritrovai ad arrossire vistosamente davanti a tutto il suo entusiasmo.
La donna mi sorrise incoraggiante, prima di dire: <<Beh, allora non ti resta che provare di nuovo. Sono sicura che diventerai presto abilissima>>.
Le sorrisi calorosamente in risposta e lei uscì dalla porta, lasciandoci di nuovo da soli.
<<Okay, okay... di nuovo. Resta concentrata>> disse Izuku. Era davvero eccitatissimo per la novità e la cosa mi faceva intenerire immensamente.
Questa volta decisi di impegnarmi sul serio e la palla scivolò solo di qualche centimetro prima di fermarsi.
<<È fantastico!>> esclamò lui, buttandosi sul letto affianco a me, appena liberai la palla dal mio controllo.
Senza pensarci due volte afferrò uno dei suoi quaderni stracolmi di appunti sugli eroi e prese a registrare tutto con sentito entusiasmo.
Mi ritrovai il suo sorrisone davanti alla faccia pochi secondi dopo e non potei fare a meno di sorridere di nuovo anche io.
<<Fantastico dici? Ho solo fatto volteggiare una pallina. Io non vedo tutto questo temibile potere, forse i miei genitori si sono sbagliati>> dissi, grattandomi il mento confusa.
<<Non penso che si sarebbero spinti a tanto solo per una pallina galleggiante, deve esserci molto di più sotto>> disse lui <<quindi ti resta solo una cosa da fare a questo punto.>>
Sgranai gli occhi davanti a quella proposta e agitai esageratamente la testa e le braccia in segno di dissenso.
<<Non se ne parla. Sai che non li voglio vedere, dopo scuola mi hai dovuta convincere per venti minuti prima di farmi entrare in casa a recuperare le mie cose. E loro non erano nemmeno dentro! Non vogliono che, vedendomi tornare, pensino che sia tutto risolto>> gli feci notare, mettendo più distanza tra me e lui.
<<Lo devi fare per te, non per loro. Ti dico che dovresti presentarti lì e pretendere di farti spiegare tutto. È un tuo diritto e non devi preoccuparti di cosa potrebbero pensare. Vivi la tua vita>> disse.
Restai paralizzata davanti alle sue parole. Izuku sembrava sempre timoroso verso tutto e tutti, ma quando si infervorava era capace di toccarti fino alle più profonde corde del cuore con le sue parole.
Mi smosse qualcosa dentro, ma sentivo ancora qualcosa che mi frenava. Paura forse.
Non riuscii a catalogarla nemmeno io.
Il ragazzo sembrò notarlo e mi strinse una mano tra le sue con fare affettuoso e rassicurante.
<<Verrò con te e ti starò vicino. Cosa ne pensi adesso?>> chiese.
La prospettiva di averlo lì vicino a me, pronto a sostenermi in caso di decorso negativo, mi fece sentire subito meglio e più ben disposta verso la situazione.
Con la mia mano libera strinsi le sue e annuii con la testa.
<<Va bene. Solo... restami accanto.>>

SHINEEEEEEEEEEEEEEE
Datemi il mio Deku personale. Per favore.
Lo necessito.
Penso emerga dai miei capitoli quanto per me lui sia un patatino. Gnaw, me lo mangerei tutto. Troppo tenero.
Comunque a scanso di equivoci non ci saranno scene compromettenti tra la protagonista e il broccolino patatoso, magari in un'altra storia, prossimamente.
Ehehehehehe *risata da pervertita mode on*

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora