Bolla

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Stare sul treno non mi era mai sembrato così bello, non come in quel momento, mentre stavo con la testa sopra la spalla di Shouto.
Quella mattina, considerando l'orario, i vagoni erano pressoché quasi vuoti e ci eravamo sistemati in uno scompartimento completamente sgombro.
Una volta lì non ero riuscita a resistere alla tentazione di avvicinarmi al ragazzo, considerando il bacio scambiato non molto tempo prima. Lui mi aveva concesso di poggiarmi sul suo corpo e da un po' me ne stavo lì a bearmi del suo calore e del suo profumo. Mi piaceva tutto maledettamente.
Avvicinai lentamente le mie dita alla mano sinistra del ragazzo, in quel momento poggiata sulla sua coscia e timidamente iniziai a giocherellare col suo pollice e il suo indice, accarezzandoli dolcemente.
Alzai poi il mio sguardo nella sua direzione, trovandolo che mi fissava con le sue incredibili iridi eterocromatiche, belle come quelle di nessun altro.
Shouto era a detta delle ragazze della classe il più bello tra tutti i compagni, nonostante la sua ustione, mettendo subito dopo Katsuki ed Eijiro.
Io ovviamente non potevo biasimarle di certo e personalmente non ero per niente disturbata dalla sua ustione, solo dai tristi ricordi che nascondeva.
Come spinta da un desiderio primordiale mi sollevai leggermente nella sua direzione e posai un lungo bacio sulla sua guancia, restando con le labbra premute in quel punto per diversi secondi.
Adoravo il contatto con la sua pelle e il mio cuore esplodeva di gioia ogni volta che tornavo con la mente a quel recente bacio scambiato sulla riva del fiume, in quel luogo quasi isolato dal mondo intero, seppur bellissimo.
<<Sei sicura di voler partecipare allo stage oggi? Non è troppo per te?>> mi chiese all'improvviso il ragazzo, forse ripensando a tutto il carico fisico ed emotivo che avevo dovuto sopportare il giorno prima.
Effettivamente mi sentivo più debilitata del solito, ma non volevo fermarmi solo per timore o per la stanchezza. Anzi, quello era il momento migliore per mostrare il mio carattere e per temprare il mio spirito.
Infatti la mia risposta fu: <<Certo, altrimenti non sarei qui... voglio diventare più forte, così da non mettere più in pericolo nessuno. Katsuki ieri ha rischiato tantissimo per me e non voglio vedere altri amici in quelle condizioni>>.
Katsuki... quel ragazzo sempre imbronciato e arrabbiato con il mondo aveva lottato fino alla fine per proteggermi, mettendo a repentaglio la propria vita e attingendo a tutte le sue energie, a costo di sacrificarle tutte.
Si era comportato come un vero eroe e il suo gesto mi aveva motivata molto.
Volevo diventare una persona degna di stare al suo fianco e abbastanza forte da non correre mai più il rischio di sacrificare la sua sicurezza.
Sentivo ancora il mio cuore stringersi a quei ricordi e dalla sera prima non avevo fatto altro che scambiarmi messaggi con lui, preoccupandomi continuamente, finché lui non mi aveva mandata al diavolo, chiedendomi di parlare di altro che non fosse "una sequela inutile di paranoie e piagnistei irritanti". Almeno erano state queste le sue parole.
Avevo sorriso e il discorso era dirottato su altro, tutto sommato mantenendo una conversazione abbastanza gradevole. Lui si era comportato anche meno rudemente del solito.
Proprio in quel momento il mio cellulare vibrò e lo tirai fuori dalla tasca, trovando un messaggio da parte del ragazzo.
Per l'occasione avevo anche modificato il suo nome in rubrica, passando da "Quello col ciclo eterno" a un semplice "Kacchan".
Non meritava più di essere un semplice soprannome ironico, ma meritava di tornare ad occupare un posto importante nel mio cuore e nella mia vita. Quel posto che sapevo essergli sempre appartenuto.

Da: Kacchan
"Alla fine cosa hai deciso di fare? Hai lasciato il tuo pigro culo a casa oppure lo stai portando in tirocinio?"

Sorrisi davanti a quel messaggio, ormai conoscendo fin troppo bene quel ragazzo per non decifrare i suoi comportamenti fintamente sprezzanti.
In realtà quello era il suo modo per informarsi del mio stato di salute, seppur mascherandolo con i suoi soliti modi burberi.

A: Kacchan
"Il mio pigro culo, o come lo chiami tu, è sul treno. Non salterei lo stage per nulla al mondo."

Da: Kacchan
"Buon per te."

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora