Spensieratezza

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AVVISO MAGGGICO (?): In questo capitolo spazio autrice lungo come lo sclero del lunedì mattina quando devo alzarmi dal letto (quindi chilometrico), ma con alcune informazioni abbastanza importanti sulla storia. Quindi se avete voglia e pazienza leggetelo. In caso contrario non manderò uno stormo di avvoltoi a beccarvi le natiche (e invece sì, lo farò).

<<Ah?! Cosa significa che farai l'apprendistato insieme a quel pomodoro muffo?>> chiese Bakugou, riferendosi al povero Todoroki.
<<Quel "pomodoro muffo" o come lo chiami tu è mio amico, inoltre hai capito benissimo. Endeavor mi ha offerto di recarmi nella sua agenzia e non intendo farmi scappare l'occasione di lavorare fianco a fianco con l'eroe numero due>> gli dissi.
Quel pomeriggio avevamo scelto di passarlo presso la sala giochi in centro, un posto spesso frequentato da noi dopo scuola, e dopo qualche partita si era finiti col parlare delle nostre scelte in merito all'apprendistato. Bakugou ovviamente aveva mostrato immediatamente il suo disprezzo davanti alla mia scelta di seguire Todoroki, ma me l'aspettavo.
<<Infatti, questa è un'occasione d'oro!>> si intromise Kirishima, facendo ruotare attorno all'indice di una mano il piccolo peluche che aveva vinto poco prima al braccio meccanico.
<<Zitto, capelli di merda. Nessuno ha chiesto il tuo parere>> disse Bakugou, digrignando i denti.
<<Oh, povero Kacchan. Vuoi che venga a fare l'apprendistato con te e che magari ti tenga anche per mano per non farti perdere?>> chiesi, sporgendo il labbro inferiore e congiungendo le mani sotto al mento.
Adoravo particolarmente farlo arrabbiare e ogni volta mi divertivo da matti.
<<Eh? Che hai detto? Guarda che ti ammazzo>> mi ringhiò contro lui.
Per tutta risposta scoppiai a ridere a crepapelle e il ragazzo iniziò ad urlare talmente tanto che alla fine ci chiesero di uscire.
Fuori la sala giochi continuai a ridere ancora, col sottofondo delle parole di Kirishima che si lamentava per la figuraccia fatta e con le minacce del biondo rivolte alla sottoscritta.
Alla fine anche il rosso iniziò a ridere, tanto da attirare l'ira funesta di Bakugou.
<<Siete due fottuti idioti>> ci urlò contro lui, calmandosi solo dopo diversi minuti.
<<Visto che da qui ci hanno cacciati possiamo andare nell'altra sala giochi vicino il cinema, quella che ha aperto la settimana scorsa, basta che non ci fate cacciare anche da lì>> propose Kirishima, tutto sommato sorridendo al ricordo della figuraccia a causa del biondo.
<<Ottima idea, sono curiosa di vedere com'è fatta dentro>> risposi immediatamente io.
<<Cosa stai insinuando, stupido punk tinto? Io sono calmissimo>> disse Bakugou.
Scoppiammo di nuovo a ridere, facendo immediatamente urlare di nuovo il ragazzo, a discapito delle parole appena pronunciate e accompagnati dall'allegria arrivammo nella sala giochi consigliata dal rosso.
Il musone di Bakugou sparì immediatamente davanti a tutto quel ben di Dio.
La sala giochi in questione era ancora più grande rispetto a quella abituale e ospitava qualsiasi tipo di gioco.
<<Wow>> dissi semplicemente io, guardandomi attorno quasi con gli occhi fuori dalle orbite.
Kirishima restò netruale, considerando le sue precedenti visite, mentre il biondo aveva la mia stessa espressione, che tuttavia camuffò con un: <<Può andare>>.
Ovviamente io corsi immediatamente verso lo sparatutto più imponente nel raggio del mio campo visivo, con dietro le lamentele del biondo che mi accusava di avergli rubato il gioco. Così scelse nell'attesa il flipper, insultando le palline argentate che a detta sua osavano cadere e prendersi gioco del signore delle esplosioni mortali, mentre Kirishima spendeva un patrimonio al braccio meccanico per vincere una T-shirt di Crimson Riot, che ovviamente non vinse.
Fu solo dopo quaranta minuti che il rosso si avvicinò mortificato a noi, tenendo tra le mani il cellulare.
<<Ragazzi, devo tornare immediatamente a casa. Si è rotto un tubo in bagno e si è allagato tutto, papà mi ha detto che devo rincasare per dare una mano>> disse lui, grattandosi imbarazzato la testa.
<<Avete bisogno di aiuto extra? Potrei venire a dare una mano>> mi proposi.
<<Non ti preoccupare, possiamo provvedere da soli, non è così grave. Voi restate pure qui a divertirvi, va bene?>> rispose, allontanandosi ancora prima di darci il tempo di rispondere per bene.
Solo dopo realizzai un fatto sconcertante: ero rimasta per la seconda volta da sola con Bakugou, senza Kirishima a tenere a freno le nostre continue punzecchiate.
Lui dal canto suo mi fissava arcigno e pregai di non finire in un bagno di sangue.
<<Beh, che si fa?>> chiesi incerta.
<<Siamo in una sala giochi, quindi quello che stavamo facendo anche prima, razza di idiota>> rispose lui, facendomi alzare gli occhi al cielo.
<<Non intendevo questo. In ogni caso... entrando ho adocchiato un cabinato con i fucili laser dove si può giocare solo in due. Che dici... proviamo?>> proposi.
Stranamente lui non mi prese a parole e si infilò le mani nelle tasche, facendomi cenno con la testa di fargli strada.
Evidentemente aveva gradito la proposta, quando si trattava di sparare o distruggere lui non si tirava mai indietro.
Il cabinato in questione replicava una jeep imbrattata di sangue e il gioco ci chiedeva di abbattere più zombie possibili senza svuotare la barra della vita, bastava la morte di uno di noi per terminare la partita.
Lo spazio era piccolo, buio e ristretto, ma riuscimmo comunque ad entrare e stare abbastanza comodi, anche se si respirava un'atmostera intima quasi imbarazzante.
Soprattutto quando calammo il telo nero ai lati per oscurare tutto e aumentare la resa dei colori sullo schermo.
Là eravamo isolati dal resto della sala giochi, chiusi dentro la jeep giocattolo.
L'imbarazzo sparì non appena infilammo un gettone a testa e iniziammo a sparare all'impazzata, mentre Bakugou urlava insulti a tutti gli zombie che uccideva.
Anche da bambini spesso le nostre madri ci avevano portati in sala giochi insieme e mi sembrava di rivivere quei momenti. A quei tempi eravamo praticamente inseparabili e sceglievamo quasi sempre giochi da fare in coppia per separarci il meno possibile.
Adesso quei tempi erano andati, ma piano piano stavo recuperando sempre più intensa con il ragazzo e oramai potevamo definirci praticamente di nuovo amici.
Uscimmo dal cabinato solo diverso tempo dopo, più che soddisfatti e con un nickname combinato scelto insieme per il primo posto in classifica, raggiunto sbaragliando il precedente score. Avevamo litigato a lungo per decidere che nickname mettere, visto che lui voleva mettere il suo abituale, escludendo me.
Alla fine avevamo optato per "BoomTime", come chiaro riferimento ai nostri quirk.
Feci per allontanarmi, ma mi bloccai quando sentii qualcosa attaccarsi al mio corpo. Voltandomi trovai Nobusuke, il fratellino di Monoma.
<<Finalmente ti rivedo, mia dea>> mi disse il bambino, strusciandosi con la faccia sul mio braccio.
<<Da dove salti fuori, piccola merdina?>> chiese Bakugou, guardando male il bambino.
<<Ancora tu? Cosa ci fai con la mia futura sposa?>> chiese Nobusuke, indicando il biondo davanti a lui.
<<Ah!? La tua che? Levati di torno se non vuoi tornare piangendo dalla mammina>> gli rispose Katsuki.
<<Kacchan! È il fratellino di Monoma>> esclamai io in tono di rimprovero.
Il ragazzino guardò prima me e poi lui, alternativamente per diverse volte, prima di azzardare un'ipotesi.
<<Non sarà mica diventato il tuo ragazzo nel frattempo? Ha dei capelli ridicoli e poi non mi piace proprio. È rozzo e non è alla tua altezza. Il mio fratellone è meglio.>>
Notai una vena iniziare a pulsare pericolosamente sulla fronte di Katsuki e riparai Nobusuke dietro di me, prevedendo il peggio.
<<Che hai detto? Piccolo stronzetto, adesso ti faccio il cul->> gli tappai la bocca con una mano e lui prese a borbottare parole senza senso.
<<È solo un bambino, piantala>> lo ammonii io, piazzando una carezza sulla testa bionda di Nobusuke, che subito fece una linguaccia a Katsuki, mandandolo su tutte le furie.
<<Questo è troppo>> commentò lui, ma lo scansai e portai da parte il bambino, chinandomi alla sua altezza.
<<Ascoltami, non devi provocarlo troppo. Non è un tipo molto paziente come puoi ben vedere. Ma non è tanto male, sai? Come ti ho già detto all'acquario ha anche lui i suoi momenti ed è una brava persona tutto sommato, quindi sii buono. Va bene?>>
Nobusuke annuì in risposta, sotto lo sguardo vigile del mio amico che sembrava non volersi perdere nemmeno una parola.
<<Ti ho trovato finalmente, piccola peste>> commentò Monoma, arrivando da noi senza nemmeno accorgersi di me.
<<Ho visto lei da lontano e mi sono allontanato, scusami fratellone>> disse il bambino, indicandomi con il dito.
Solo a quel punto il ragazzo alzò lo sguardo verso di me e lo notai arrossire leggermente.
<<Anche tu qui? Sei sola? Vuoi venire con noi?>> chiese a raffica Monoma.
<<Non è da sola, stupida comparsa>> intervenne Bakugou, affiancandomi e afferrandomi per un braccio <<lei è con me.>>
La sua frase mi fece trasalire, ma fui brava a nasconderlo.
Il ragazzo davanti a noi ci guardò con la morte negli occhi e afferrò il fratello per la mano.
<<Allora la prossima volta, va bene?>> chiese, ignorando totalmente Bakugou.
Gli sorrisi e lui si allontanò, mentre Nobusuke mi salutava con la mano.
<<Perché gli hai sorriso? Poi si prende troppe confidenze, non lo voglio tra i piedi>> mi ringhiò contro il biondo al mio fianco.
<<Non fare l'orso. Monoma è mio amico e poi è migliorato molto nei nostri confronti, non viene più a piantar grane da un bel po'. È simpatico, sai?>
<<È un idiota>> rispose semplicemente lui.
<<Sarai mica geloso?>> chiesi, sorridendo maliziosa.
<<Crepa, te lo scordi>> mi rispose lui, allontanandosi verso il prossimo gioco.

SCUOLA DI GUIDA PER UCCELLI RAPACI (esatto, proprio quelli che verranno a beccarvi le natiche in caso di mancata lettura)
1511 parole di capitolo, quindi come minimo devono bastare fino a Natale prossimo (scherzo, ho già scritto altro).

Comunque volevo chiarire un aspetto fondamentale della mia storia: perché siamo al capitolo 22 e tutto quello che abbiamo ottenuto è un abbraccio a testa da Todoroki e Kacchan?
La spiegazione sta nei personaggi.
Katsuki è un ragazzo orgoglioso e spesso arrogante, nella mia mente lo vedo come un ragazzo che quando si innamora non prende la ragazza e la bacia a caso, ma piuttosto cerca di negare questo sentimento per non sentirsi un ragazzo debole in preda ai sentimenti, tuttavia malcelando la propria gelosia e nascondendo qualche rara gentilezza con metodi bruschi. L'ho figurato come uno che scatta in una relazione solo a seguito di un evento particolare, qualcosa che gli causa grande rabbia o gelosia, cosa che fino ad ora... beh, nella storia non è ancora successa (ovviamente è la mia soggettiva valutazione e non la verità assoluta, tuttavia mi sembra abbastanza plausibile).
Passiamo a Todoroki. Inutile prenderci in giro...Todoroki è un pezzo di ghiaccio. Voi ve lo vedete Todoroki a saltellare allegramente per un campo di girasoli mentre dichiara amore eterno a una ragazza per poi saltarle addosso come un vecchio allupato in astinenza da 45 anni e mezzo? Io no.
Inoltre è un personaggio dal punto di vista caratteriale mooooolto complicato, evito di dilungarmi troppo, ma giusto ieri ho parlato per commenti sul primo capitolo con una ragazza proprio rispetto a questa cosa. In poche parole non è facile, ecco.

Quindi tornando a noi... io sono la classica persona che calcola tutto al centesimo e stoppa il fotogramma della sezione A dall'alto per vedere le disposizioni dei posti e capire dove far sedere la reader (l'ho fatto davvero, se indagate scoprirete che ho fatto prendere a lei il posto di Sugar Rush, con affianco sulla sinistra Todoroki, due banchi più avanti Kirishima e quello subito avanti Kouda, così come scritto nei capitoli), quindi non sono assolutamente tipa da scavalcare il carattere di un personaggio solo per dare una spinta alle proprie storie. Io sono una maniaca del controllo. Mi dispiace... state leggendo la storia di una povera pazza irrecuperabile.
RIP PER VOI.

P.s. Per tutte quelle così brave da leggere fino a qui questo papirone c'è una notizia: tra non molto ci sarà un bacio (ma non vi dico quando, forse il prossimo capitolo o magari tra due o forse tra tre ehehehe), quindi... qualcosa farà davvero incazzare Bakugou per farlo uscire allo scoperto, oppure succederà qualcosa che farà sciogliere un po' di ghiaccio attorno al cuore di Todoroki? A voi scoprirlo.
Io non ho detto niente *cerca di sparire in una nuvola di fumo, quasi soffocandosi e fallendo*
P.s. 2 Chiunque sarà non è detto che sarà quello che la reader sceglierà alla fine, potrebbe come non potrebbe, a me piace essere imprevedibile e zigzagare come una biscia *riprova a sparire in una nuvola di fumo, questa volta con successo*

Ciau!

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora