Audacia

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Lo so che ho aggiornato ieri, ma siete state così carine che ho deciso di pubblicare subito anche questo capitolo. È il mio modo per ringraziarvi, bacioni.

Numerose schede piene di volti riempivano lo spazio disposto davanti a me, mentre l'orologio scandiva il tempo in piccoli ticchettii.
Quel giorno io e mio padre ci eravamo svegliati ancora prima dell'alba, così da sfruttare del tempo prima del mio apprendistato di quella mattina.
Visto il poco tempo non mi aveva portata al vecchio deposito per affinare le mie capacità fisiche, ma eravamo rimasti a casa, sfogliando diverse foto di villain per imparare a memoria le loro unicità. I miei così credevano di prepararmi davanti a qualsiasi situazione, memorizzando volti, quirk, punti deboli e punti di forza di tutti i villain schedati, sia quelli ancora in libertà che non.
Mio padre era davanti a me, in quel momento troppo preso dagli appunti per badare al mio sguardo insistente.
La sera prima ero riuscita a scucire diverse informazioni da mia madre, recuperando molta della complicità che un tempo contraddistingueva il nostro rapporto.
Mi aveva dato fiducia raccontandomi cose molto personali, ma nonostante ciò tanti punti ancora non mi tornavano ed ero decisa a chiedere anche a mio padre. Intanto per fare luce sulle zone d'ombra che ancora mi sfuggivano e secondo per testare anche la sua di fiducia nei miei confronti.
<<Puoi parlarmi anche tu di quell'organizzazione di Villain che ha ucciso lo zio? Avevi promesso trasparenza, ma ogni volta cambi sempre discorso. La mamma ieri invece mi ha detto tante cose>> chiesi a mio padre, non appena alzò gli occhi dai quaderni.
<<Sei sicura che sia il momento adatto? Ultimamente sei giá piena di pensieri e non vorrei caricarti troppo, soprattutto dopo tutte le cose che hai assimilato ieri>> cercò di sviare.
<<La mia non era una richiesta e non sono aperta a negoziamenti>> dissi seria, facendo abbassare la testa a mio padre.
<<Non c'è niente da fare con te, sei esattamente testarda come me da giovane>> disse lui, alzando il capo subito dopo.
<<Si fanno chiamare Avvoltoi e sono una banda di villain nata circa venticinque anni fa. Hanno avuto due capi in tutto, il primo è finito in galera e quello che in teoria hanno ancora adesso è lo stesso che ha ucciso tuo zio tanti anni fa, Torment>> iniziò lui, volgendo un veloce sguardo alla foto di Junichi posta sul solito mobile.
Vedendomi completamente attenta e in silenzio decise di continuare senza indugi.
<<Devono il loro nome al modo in cui si gettano sulle loro prede, come rapaci su una carcassa. Nei tempi di maggiore attività rapivano molti possessori di quirk per sfruttarli durante le loro azioni criminali e per farlo li torturavano fino a convincerli a collaborare, per poi ucciderli una volta diventati inutili>> spiegò.
<<Ma io non ho mai sentito parlare di loro, se non dalle vostre bocche>> dissi. In effetti il nome non mi diceva niente, forse a uno informato come Midoriya magari sì.
<<Tra voi giovani in pochissimi li conoscono, ma quelli vecchia scuola come me o tua madre sicuramente. Diciamo che devono il loro attuale anonimato alla cessazione della loro attività. Dopo la morte di Junichi, tua madre, io e un'altra manciata di eroi sfidammo l'organizzazione. La battaglia fu lunga e dura, li arrestammo quasi tutti, ma alcuni riuscirono a scappare. Compreso il loro capo, che come già sai si allontanò sconfitto e menomato>> spiegò.
<<Se non sono in attività da anni allora chi avete temuto per tutto questo tempo?>> chiesi confusa.
<<Noi riteniamo che siano ancora in circolazione, nell'ombra pronti ad agire. Forse al momento vanno avanti con crimini minori, in attesa di tornare alla ribalta. Sono lá fuori, ne sono sicuro>> commentò lui, guardando con sguardo perso fuori dalla finestra.
<<E cosa speravano di ottenere dallo zio? E cosa pensi potrebbero volere da me?>> chiesi confusa.
<<Loro ritengono di poter sfruttare la capacità di leggere nel futuro che si cela nel quirk che hai ereditato da Junichi>> rispose secco.
<<Ma è ridicolo. È successo solo una volta al festival sportivo e a discapito della mia volontà. Così come l'unica visione del passato che ho avuto>> dissi, ripensando alla mia visione del fratello di Monoma che cadeva dalle tribune, ossia quella che mi aveva permesso di farlo uscire indenne dall'incidente e alla visione sul passato di Todoroki.
Mio padre sospirò pesantemente, prima di afferrarmi le mani con uno sguardo talmente serio che quasi mi spaventò: <<Il loro boss pensa che si possa padroneggiare col dovuto allenamento e lo penso anche io. Tuo zio aveva iniziato a capire i meccanismi due mesi prima della sua morte, ma si è rifiutato di collaborare ed è stato ucciso per questo. Io non ne so molto, ma ricordo chiaramente alcune sue parole di una settimana prima rispetto al rapimento. Disse che aveva capito cosa poteva scatenare le visioni del passato e del futuro>>.
<<E cosa?>> chiesi curiosa.
<<Le forti emozioni>> rispose.
Notandomi confusa si affrettò a darmi maggiori informazioni.
<<Rifletti... cosa stavi provando quando ti è successo? Prova a sforzarti di ricordare>> mi incoraggiò lui.
Ascoltai il suo consiglio e chiusi immediatamente gli occhi, realizzando di avere effettivamente la risposta dentro di me.
Durante la prima occasione la mia mano aveva toccato per la prima volta quella di Todoroki, di cui ai tempi ero già invaghita. La visione di Nobusuke che cadeva invece poteva essere ricollegata all'ansia che stavo provando quel giorno, mentre sfidavo sul ring il mio amico e compagno di classe Iida Tenya.
Principio di amore e ansia, ecco quali erano state le cause scatenanti.
<<Oh>> dissi semplicemente, senza sbilanciarmi troppo rispetto alle mie riflessioni.
Tuttavia mio padre non chiese nulla, capendo subito da sé che dovevo essere arrivata a una conclusione coerente con le sue parole.
<<Adesso che lo sai stai in guardia. Non sono villain particolarmente forti ad eccezione di Torment, ma possono contare su un numero abbastanza grande di seguaci. O almeno così in passato, forse la sconfitta li ha ridotti drasticamente>> mi spiegò.
Feci per parlare, ma lui mi afferrò per le spalle.
<<Se mai dovessi incontrarli ricordati sempre la cosa più fondamentale: non guardare mai il loro capo negli occhi o non permettergli di toccarti, mai>> disse lui <<uccise così tuo zio, torturandolo e picchiandolo fino alla morte. Promettimi che te ne ricorderai.>>
<<Lo prometto, me ne ricorderò>> dissi sincera.

Il paesaggio fuori dal finestrino scorreva davanti a me, mostrandomi le luci in lontananza e le sagome degli edifici avvolte dall'oscurità.
Todoroki era seduto davanti a me, ma in quel momento ero troppo persa nei miei pensieri per ammirare i suoi lineamenti eleganti.
Il nostro secondo giorno di apprendistato era andato bene, anche se c'erano state solo ronde e qualche piccolo crimine sventato, come furti di poco conto o risse tra gang minorenni.
<<Ti vedo pensierosa. È da stamattina che hai la testa tra le nuvole>> disse il ragazzo all'improvviso, spezzando la quiete che aveva regnato fino a quel momento.
Non avevo parlato molto con lui, forse per l'imbarazzo dopo quel bacio della mattina prima e dopo le sue parole al riguardo. Proprio per questo non mi aspettavo quella domanda.
<<Eh? No, è solo che mio padre e mia madre mi hanno raccontato diverse cose dell'organizzazione che ha ucciso mio zio e sono rimasta leggermente turbata>> spiegai.
Dopo il festival sportivo avevo parlato al ragazzo di Junichi, della sua morte e di cosa avevano fatto i miei genitori per impedirmi la stessa sorte. Aggiornandolo man mano sulle novità.
<<Vuoi parlarmene?>> chiese lui, sporgendosi leggermente nella mia direzione.
Shouto mi aveva sempre detto tutto rispetto alle questioni che lo riguardano e quindi in quel momento mi sembrò giusto vuotare il sacco a mia volta.
Mi guardai rapidamente intorno.
Sul treno c'erano parecchie persone, anche se alcune sonnecchiavano e molte erano troppo prese dalla lettura per badare a noi.
Tuttavia non mi sentii a mio agio in mezzo a quella calca e cercai di farlo capire al ragazzo con uno sguardo esaustivo.
<<Ho capito>> disse lui, tornando a far aderire la schiena contro il sedile.
Seppur contro la mia volontà avevo appena mandato all'aria un'occasione per entrare ancora più in intimità con lui e sbuffai leggermente.
Feci per guardare di nuovo dal finestrino, ma lui bloccò le mie intenzioni parlando di nuovo.
<<È ancora presto. Ti va di cenare insieme da qualche parte per parlarmene?>>
In tutta risposta gli sorrisi, sentendo il mio cuore scaldarsi dentro al petto.

GAMBERETTI CHE BALLANO LA SALSA
Potenziale domanda: "Autrice, ma perché continui a rompere con questa storia degli Avvoltoi?"
La risposta è semplice: ovviamente c'è un senso e potete arrivarci facilmente u.u

Beh, se non ve lo stavate chiedendo tanto meglio lol
In ogni caso il karma mi ha punita perché ho scritto la parte con la mamma dopo aver scritto anche questo capitolo e ho dovuto cambiare delle cose per adattarlo di conseguenza.
E insomma il premio per la persona più deficiente dell'anno va a..... *rullo di tamburi*.... NEWTELLA!

Grazie, grazie. Dedico questa vittoria a tutte le persone che hanno creduto in me. Perché ce ne sono, vero?
*Rumore di grilli e balle di fieno che rotolano*
Va bene, vorrà dire che la dedicherò alle mie pantofole.

In ogni caso adesso che abbiamo TUTTE le risposte possiamo dichiarare chiusa la parte degli approfondimenti rispetto all'organizzazione che ha dato tanti grattacapi alla reader che impersonificate in questa storia.
A tempo debito tutto avrà un senso.
Adesso possiamo concentrare le nostre attenzioni su qualcosa di più soft e shaiqiquzioaiaia.
Voglio essere buona e vi anticipo qualcosa dei prossimi capitoli: nel prossimo troverete un capitolo interamente dedicato alla coppia Todoroki/Reader. Una buona notizia per chi ha questa ship. Ma udite, udite...buone notizie anche per chi preferisce il porcospino, perché ho scritto qualcosa di dedicato anche a lui che si svilupperà in più di un capitolo (lieta notizia per chi mi ha detto che voleva la scena della casa stregata più lunga, SÌ STO PARLANDO PROPRIO CON TE E TU SAI).
Dopo questi capitoli tornerò per sottoporvi una questione che mi interessa molto.
Per scoprire il resto... beh... restate con me e con i miei angoli autrice dai titoli osceni.
Vi voglio bene, cià.

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora