Spirito di sacrificio

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Avevo osservato ammirata tutti gli scontri dei miei amici.
La furia di Bakugou contro la povera Ochaco.
Le emozioni di Todoroki che esplodevano, sicuramente sottopressione per la presenza di suo padre lì.
Il pareggio di Kirishima.
La disfatta di Momo.
Osservai tutto. Dispiacendomi per i compagni che fallivano la prova.
In fondo tifavo un po' per tutti. Non avevo particolari preferenze. Mi bastava vedere sul podio la mia sezione.
Prima ancora di rendermene conto mi ritrovai a camminare per disputare il mio secondo match contro Iida, contro un altro amico.
La cosa mi infastidiva non poco.
Avevo studiato bene il ragazzo e sapevo di dover essere cauta con lui.
Non potevo sperare di scamparmela col teletrasporto, data la sua velocità, perché c'era il forte rischio di essere sconfitta in riflessi.
In fondo lui aveva avuto anni per padroneggiare la sua velocità e i suoi tempi di reazione, mentre io ero una novizia nel mondo delle unicità.
Anche la mia telecinesi poteva essere battuta con una forte resistenza, come le eplosioni di Bakugou in senso contrario alla mia direzione, lo smash di Izuku o forse anche con la potenza del getto sui polpacci di Iida.
Non avevo ancora avuto modo per sperimentare le vere debolezze del mio potere e non conoscevo la soglia di forza necessaria per contrastarmi.
L'unico modo che avevo di vincere era evitare il più possibile i suoi attacchi e sfinirlo con la mia telecinesi, oppure sfoggiare un'altra delle mie carte e paralizzarlo a distanza. Una vittoria facile ma poco soddisfacente.
Lo notai già lì ad aspettarmi e cercai di assumere una faccia rassicurante.
Dovevo solo concentrarmi.
Present Mic partì di nuovo con le presentazioni, che ascoltai a stento, troppo concentrata com'ero sull'inizio del match.
Come previsto Iida iniziò subito a correre con l'intenzione di buttarmi fuori dal ring, ma riuscii a scansarlo teletrasportandomi diversi metri oltre le sue spalle. Me lo trovai addosso nel giro di due secondi e feci appena in tempo a scansarmi di nuovo.
Era troppo veloce da gestire e faticavo a stargli dietro, era praticamente una gara logorante per me. Dovevo anche tenere sotto controllo i miei battiti cardiaci per evitare di farli arrivare troppi in alto.
Dopo dozzine di salvataggi per un pelo, grazie al mio teletrasporto, mi trovai con le spalle al muro.
Iida che si appestava a utilizzare la sua arma più potente, quella con cui aveva permesso alla nostra squadra di strappare la fascia da 10 milioni a Izuku durante la lotta sulle spalle ed io non potevo fare ancora molto con i battiti ormai quasi al limite.
Dovevo chiudere in fretta.
Fece appena in tempo a fare un passo prima di ritrovarsi paralizzato in mezzo al ring, con me che protendevo le braccia verso di lui.
<<Avete visto gente? Avete visto che roba? È come un diamante dalle mille facce. Quante capacità ci mostrerà ancora?>> commentò Present Mic, riferendosi al nuovo modo con cui avevo sfruttato la mia unicità.
Stavo quasi per sollevare il ragazzo da terra, decisa a farlo lievitare fino ai margini del ring, quando il mio cervello registrò qualcosa di strano.
Sentii un urlo e poi un bambino di circa 10 anni con un cappellino blu precipitare dalle tribune, dopo essersi sporto troppo per guardare.
Angolo nord-ovest, sopra il tabellone.
Mi voltai subito in quella direzione, trovando il bambino in questione esattamente come nell'immagine giunta a me. Eppure ancora sugli spalti che esultava e si dimenava con le braccia in aria, poggiato con i piedi sulla base della balaustra di protezione.
Successe tutto in un attimo. Proprio come nella visione notai una strana inclinazione nel suo corpo e la sua faccia riempirsi di terrore mentre iniziava a cadere a faccia avanti.
Mi teletrasportai da lui ancora prima di realizzare la cosa, superando il mio record di 5 metri, anzi praticamente stracciandolo.
Arrivai appena in tempo per impedirgli di finire al suolo, fermandolo appena due metri prima.
Nello stadio piombò il silenzio più totale, nessuno fiatava più e nessuno si muoveva.
Erano tutti troppo concentrati a fissare me che facevo planare il ragazzino a terra, riconsegnandogli il suo cappello.
La folla esplose in un'ovazione generale, tanto da coprire le parole di lodazione di Present Mic e Midnight che annunciava Iida vincitore, adesso non paralizzato più dalla mia unicità.
Avevo perso visto che ero di fatto uscita dal ring, eppure ero felice. Felice guardando il visetto del bambino che venne ad abbracciarmi tra le lacrime.
Sopra sua madre, bionda come lui e bianca dalla paura, si stava perdendo in parole di ringraziamento verso di me e minacce verso il figlio per la sua imprudenza.
<<Adesso ti riporto su, ma tu cerca di fare più attenzione la prossima volta>> dissi al ragazzino, scompigliandogli i capelli.
Lui trovò solo la forza di annuire e lo feci fluttuare fino a farlo tornare sulle tribune, sotto allo sguardo sbigottito dei presenti.
Poi mi incamminai verso la sala d'attesa, consapevole di aver concluso così il mio torneo sportivo.

<<Sei stata fantastica>> mi disse Kirishima, balzandomi addosso come un gatto selvatico.
<<Hai un talento per salvare i ragazzini che precipitano>> mi disse Izuku, facendomi sorridere.
<<È stato fenomenale. Stanno ancora parlando tutti di te>> si aggiunse Ochaco.
Anche gli altri mi assalirono di complimenti e perfino Bakugou tenne la bocca chiusa per una buona volta.
<<Meritavi tu di vincere. Praticamente qualche secondo in più e avrei perso. Sei la vincitrice morale di questo torneo>> mi disse Iida, non appena riuscii a scollarmi Kirishima di dosso.
Gli sorrisi e gli posai una mano sulla spalla.
<<Vedi di salire sul podio allora, così sarà come salirci un po' anche io>> gli dissi.
<<Lo farò. Ci riuscirò.>>

Todoroki era confuso. Aveva usato il suo lato sinistro e adesso non sapeva cosa fare.
<<Midoriya mi ha spinto ad accettare il mio lato sinistro in quel momento, solo che adesso non so più niente. È tutto rimesso in discussione>> mi disse.
Ormai si stava confidando con me da quindici minuti buoni ed io non mi ero mai sentita così vicina a lui.
Mi aveva parlato di tutto. Dai suoi dubbi, agli ultimi avvenimenti con suo padre Endeavor, l'eroe numero due.
<<Todoroki, Izuku ha ragione. Questo è anche il tuo potere, non il potere di tuo padre. Fa parte di te, ti rende ciò che sei. Sarebbe uno spreco non usarlo. Dimostragli che sei forte e che non hai bisogno di lui per raggiungere i tuoi obiettivi, dimostrati superiore>> gli dissi, poggiando la mia mano sulla sua.
Era stato un gesto istintivo e la ritirai di scatto come scottata, sotto al suo sguardo penetrante che non aveva smesso di fissarmi per un solo secondo.
<<Ho deciso che andrò a trovare mia madre. Ho bisogno di chiarezza nella mia vita, ho bisogno di ritrovare me stesso.>>
<<Penso sia un'ottima idea, Todoroki>> risposi, sorridendogli rassicurante.
<<Mi chiedevo... ti andrebbe di venire con me?>>

COCOMERO CONGELATO
Ah! Beccate! Vi ho viste che siete là a maledirmi per aver concluso così il capitolo, ma io voglio fare la ribelle e quindi: gne, gne gne.
*Schiva verdura marcia*
Cooomunque... io non so mai cosa scrivere qua. Recentemente ho preso il primo volume di mha smash con le vignette ironiche e l'ho trovato carinissimo lol
E poi boh... spero di aggiornare presto visto che di capitoli ne ho.
Detto questo addio!

Timeless (Bakugou/Todoroki x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora