Capitolo 4

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La settimana passò in fretta, e durante quei giorni non feci altro che passare tutto il mio tempo sui libri per distrarmi. Dopo qualche giorno dell'accaduto alla mensa, rividi Leah e Shawn seduti sui tavolini di Starbucks a parlare tranquillamente. Leah era truccata e aveva un vestitino. Li capì che mi stava nascondendo qualcosa di grande. Corsi subito a casa di Jennifer piangendo. Lei mi disse che saremmo andati fino in fondo a questa storia e che comunque vada, lei sarebbe stata sempre al mio fianco.

•••

Quella sera avrei avuto il corso di recitazione. Prima di uscire suonò il campanello di casa mia, quando aprì la porta non trovai nessuno, mi affacciai ma non vidi nemmeno l'ombra di qualcuno. Stavo per rientrare e scacciai qualcosa per terra, abbassai gli occhi e trovai un pacco minuscolo, sotto c'era un bigliettino legato. Aprii il pacco, c'era una splendida pietra colorata. Presi subito il bigliettino e lessi ad alta voce il contenuto del foglio: "Questo è un opale. Una pietra tanto preziosa. Così come lo sei tu per me. La sua caratteristica è quella di stimolare la gioia di vivere e aiuta a vedere la vita a colori. Tu sei il mio opale, se non fosse per te, la mia vita sarebbe tutta con delle sfumature grigie."

Sono delle parole bellissime, chi sarà mai? Vorrei anche il più piccolo indizio. Così presi giacca e borsa, chiusi la porta e mi diressi verso la scuola con mille pensieri.

•••

"Cominciamo allenando la mente alla recitazione." I suoi occhi scuri e profondi fissarono ogni persona presente in quella stanza. "Adesso formate dei gruppi. Do a ciascuno di voi una parola chiave, in base a ciò che vi do dovete improvvisare una vera e propria recita."

Andai verso Jennifer, poco dopo si unirono Leah e Shawn.
"Ho un'ansia!" Disse Leah.

Passò il professore e ci assegnò a ognuno di noi una parola. Io ebbi Indifferenza, Shawn amore, Leah Magia e Jennifer Rabbia.

"Chi non rispetta la propria parola, va fuori dalla scena. L'ultimo che resterá sarà scelto come protagonista di un'opera che faremo prossimamente." Improvvisamente mi guardò e mi scacciò l'occhiolino. Diventai paonazza. 'Meglio non guardarlo più' pensai tra me e me.

Tra i tre gruppi da quattro rimasero solo due persone, da evidenziare che un gruppo faceva davvero davvero pena. Credo che il professore li userà come sostituti o aiuto dietro le quinte.

Arrivò il nostro turno. Entrammo subito in scena.

"Mi date fastidio tutti!" Gridò Jennifer.
"Tesoro, non fare così, ti ci vorrebbe un abbraccio, vieni qua!" Disse Shawn.
"O forse un pizzico di magia per cambiare il suo pessimo umore." Prese una palla di carta e la fece diventare rotonda. Ma la trattò come se fosse una sfera.
"Niente di tutto questo funzionerà." Mi rivolsi verso loro.
"Non vi sopporto più!" Alzo la voce Jennifer. Sembrava isterica.
"Secondo me avrebbe bisogno di un ragazzo. Che ne pensate ragazze?" Ci domandò Shawn.
"Non sono cose che mi riguardano" risposi. Stavo andando benissimo.
"Prevedo prevedo che si innamorerà di un suo caro amico." Leah sorrise a Jenni. E con tutto stupore rispose a sua volta "Di certo non sono come te." Subito si coprì la bocca. Mentre Leah era rimasta a bocca aperta.

"Jenni fuori!" Disse il prof.
"Uff, ma stavo andando bene!" sbuffò la mia amica.
"Dovevi dirlo con più rabbia Jennifer." "Continuate voi!"

Fu davvero un colpo duro per Leah. Credo abbia capito tutto, sembrava esser cambiata di umore.

"O mia dolce Elena, cosa darei per veder spuntare nel suo viso un dolce sorriso, piuttosto che quella terribile indifferenza." Shawn si avvicinò a me mentre ripeteva lentamente. Mi sentivo in una recita folle di quei libri classici.
"Lasciami nel mio guscio di indifferenza e niente e nessuno potrà farmi male. Che sia un bacio, una carezza o un fiore, nulla potrà sciogliermi" dopo questa frase mi accovacciai per terra e mi misi nella posizione di un bambino nel grembo materno, rannicchiata. Ricordai questa parte prendendo spunto da un libro che lessi tempo fa.

"Complimenti Elena continua così, sono entusiasta!" Senti il professore da lontano.

Avendo chiusi gli occhi non capivo il motivo di quel silenzio. Apri leggermente gli occhi e vidi Shawn avvicinarsi a me per terra, si stava rannicchiando accanto a me, mi fissava le labbra. Lì capì di aver perso totalmente la testa per quel ragazzo. Trovavo ogni sua particolarità del viso davvero perfetta. Non desideravo altro che mi baciasse. Chiusi gli occhi aspettando che Shawn o Leah parlassero, visto che erano passati quasi 5 minuti nel silenzio totale.

Sentì il calore delle labbra poggiarsi sulle mie, d'istante capì che fu Shawn, ma si allontanò subito. Fu un bacio veloce e a stampo. Una fuggitiva. Ma che per me sembrava esser durato un eternità. Aprì gli occhi e mi toccai le labbra incredula. Nel frattempo vidi Leah urlare con le lacrime che le minacciavano di uscire, ma non capì nulla, ero incondizionatamente persa nel bacio ricevuto da Shawn.

Qualcosa di inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora