Secondo giorno
Usciti dalla casa di Anna Frank il mio umore cambiò. Chissà cosa passó quella povera bambina, era uno dei luoghi più toccanti che avessi mai visto.
Il pomeriggio volevamo andare a Vondelpark, quindi ci dirigemmo verso quel luogo per trovare qualche ristorante nei dintorni in modo che non dovessimo ritornare in hotel. Eravamo pigri sì.
Così ci fermammo in un posto davvero carino, in cui c'erano parecchi fiori colorati e piante. Mi piaceva Amsterdam anche per come curavano la natura.Ci pulimmo i piedi nello zerbino prima di fare un passo dentro.
Un profumino buonissimo attirò la nostra attenzione e capimmo che fosse stato il posto giusto per pranzare. Presimo posto e aspettammo il cameriere per le prenotazioni.
•••
Vondelpark era meraviglioso, ma eravamo talmente stanchi che dopo qualche ora passata lì, ci trovammo in Hotel sdraiati sui letti.
Scesimo solo per cenare, dopo di ciò ci avvertirono di andarci a preparare per la serata, la scuola ci avrebbe portato in un pub. Così indossai qualcosa di molto carino, pantaloni larghi a quadri ma in vita stretti, top corto e tacchi. Shawn per tutta la serata non fece altro che tenermi d'occhio. Mi piaceva un casino.
I prof ci permisero di ordinare soltanto una bibita alcolica, ma il mio gruppetto furbo com'era, ordinammo una bottiglia a testa e del ghiaccio in modo di farci da soli dei cocktail, e ne avremmo bevuti quanti ne avremmo voluti. Ma comunque non pensate che i professori perdano tempo dietro noi continuamente, non se ne accorsero neanche di quello che prenotammo.
Qualche ora dopo alzarono un po' il volume della musica e alcuni si misero a cantare mentre altri a ballare nella pista un po' più in fondo. Mi resi conto di essere abbastanza brilla, ma guardando i miei amici mi resi ancora più conto che non ero l'unica.
Shawn mi fece alzare e mi portò in pista per scatenarci un po', non facevo altro che ridere ridere e ridere. Mi accarezzava i fianchi, mi baciava il collo, mi teneva stretta a sè, era una sensazione bellissima averlo al mio fianco, non potevo desiderare di più.
"Ehi Elena" mi sussurrò in un orecchio dopo aver spostato una parte dei capelli.
"Sì Shawn?" Afferrai la mano che aveva sul mio fianco sinistro e la strinsi forte.
"Cosa ti farei Elena.." mi strinse di più i fianchi.
"Ti farei di tutto in questo momento, sei ancora più bella del normale quando hai le guance rosse o quanto sei spavalda, come adesso, con la mente libera senza pensare a cosa possono pensare o dire gli altri su di te o su di noi. Mi fai venire voglia di volerti con me tutta la vita. E cazzo, cosa ti farei adesso."Mi girò, tutto intorno a noi scomparve, mi sento davvero bene tra la sue braccia. Vorrei che fosse per sempre così, una parte di me ci spera ma un'altra parte di me sente che tutto questo finirà.
Fu una serata carina, ma il bello ancora doveva arrivare, aspettavamo solo la sera giusta.
•••
Terzo giorno..
Questo giorno fu amato da molti ragazzi, tutta la mattina la passammo all'Heineken Experience, molti non fecero altro che bere, nonostante la sera prima, i cavernicoli si davano all'azione e facevano casino. È incredibile quanto basti una goccia di birra per farli cambiare d'umore.
"Stasera che vi va di fare?" Disse Kate entusiasta.
"Che ne dici se andiamo in un concerto che si terrà in centro? Non li conosciamo, non sono un gruppo famosissimo, ma è musica rock e cantano anche delle cover fichissime, ho cercato su Youtube. Dai sarà tremendamente figo." Battè le mani Leah, non stava più nella pelle. Questo viaggio stava facendo bene a tutti.
STAI LEGGENDO
Qualcosa di inaspettato
FanficSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...