I giorni passarono in fretta e arrivò così il fine settimana. Durante quei giorni evitai in tutti i modi di sedermi al tavolino con i ragazzi, perché il giorno successivo dell'arrivo di Sandra lanciò altre frecciatine, arrivando ad offendere anche Jennifer, tanto che cercò di evitarla anche lei.
Quel venerdì pomeriggio parlavamo a telefono io e Jenni.
"Ti va di uscire stasera?" Mi chiese la mia migliore amica."Umh..certo che sì, dove vuoi andare?" Domandai spolverando la scrivania. Mi piaceva mentre pulivo camera parlare a telefono o ascoltare della musica. In quel caso, Jenni era disposta a tenermi compagnia.
"I ragazzi hanno proposto di andare al Juice Juice!" Disse troppo entusiasta.
"Ci sarà anche Sandra vero?" Sbuffai buttandomi sul tappetino a terra.
"Emh...credo proprio di sì."
Silenzio tombale.
"Okay Lena, so che è una rompipalle del cavolo! Non lo nego affatto, non la sopporto nemmeno io. Ma fallo per me! Cameron ci tiene. Io senza te non esco.." so che dall'altra parte del telefono ha il broncio.
È la mia migliore amica, come faccio a dirle di no?
"Va bene, va bene Jenni" dico arrendendomi.
Caccia un urlo che quasi quasi non sento più l'orecchio dove avevo appoggiato il cellulare.
"A condizione che se Sandra continua a trattarci male, rispondo allo stesso modo." Strinsi i pugni.
La sera passò il furgoncino del padre di Cameron. Aveva otto posti, ma noi eravamo semplicemente sei. Cameron guidava e accanto aveva Matt, dietro c'era Sandra appiccicata a Shawn, dietro ancora io e Jenni. Già me ne sto pentendo, lo so.
Credevo Shawn tenesse a stare più vicino a me che a quella stupida ragazza. Sosteneva di essere innamorato di me. Sono gelosissima. Non aprì bocca per l'intero tragitto nonostante le mille domande da parte di Jennifer.
Una volta arrivati scesi subito senza aspettare gli altri, avevo bisogno di entrare e svagarmi senza perdere tempo. La temperatura era cambiata molto, così mi affrettai ad entrare. Tolsi il giubbotto e andai verso il bancone.
"Un Long Island, per favore."
Un attimo dopo lo avevo tra le mani ed era quasi finito. Ballavo scatenandomi in mezzo a tanti corpi ammassati e sudati. Andai nuovamente verso il bancone e ordinai due tequila. I primi due li bevvi subito. Poi ordinai il terzo, ma non ebbi tempo di alzare il gomito, che qualcuno me lo tolse dalla mano.
"Eeehi, ridammelo e va via, mi stavo divertendo" incrociai le braccia imbronciandomi come una bambina.
"Dai vieni con me, non puoi stare qui tutta sola, sei ubriaca!" Mi afferrò per il braccio Matt e mi portò in pista accanto agli altri. Shawn non smetteva di staccare gli occhi di dosso a Sandra. Forse non era poi così innamorato come credevo..
"Non sono ubriaca Matt, sono brilla, so ancora cosa faccio!" Più o meno. Era da tanto che non bevevo.
Vado verso Shawn e lo acchiappo dalla camicia, con l'altro braccio spingo da qualche parte Sandra. Sembra furiosa ma al momento non voglio più guardarla.
L'alcool sta facendo il suo effetto. Mi avvicino ancora di più a Shawn che mi guarda perplesso. Mi giro dandogli le spalle ma con il corpo decido di starle appiccicata. Alzo le mani e chiudo gli occhi ancheggiando, muovendo il bacino molto sensualmente. Il vestito si alza un po', tanto che Shawn mi accarezza le gambe per poi abbassarlo senza ottimi risultati. Apro gli occhi, mi giro verso di lui e lo fisso, mi abbasso sempre ballando, si avvicina verso il mio viso cercando di baciarmi. Lo respingo ma lo provoco mordicchiandogli il labbro inferiore senza toccare le labbra del tutto
"Quanto sei bella stasera Lena? Mi stai facendo perdere la testa totalmente per te." Mi accarezza la guancia, respingo la mano arrabbiata e gli rispondo: "Però qualche minuto prima non la pensavi così, anzi eri piuttosto concentrato su Sandra." Prima di girare i tacchi gli mordo il labbro fino a fargli uscire sangue e poi me ne ritorno al bancone ubriacandomi totalmente. Ma.. che è successo dopo?
La mattina mi sveglio con un mal di testa che mi fa sentire abbastanza di merda. Non appena apro gli occhi mi ritrovo nella cameretta di Jennifer, per fortuna.
Guardo l'orologio, sono le otto e mezza, la mia amica dorme beatamente, scosto il piumone e scendo dal letto, ma vedo tutto girare intorno a me, così perdo l'equilibrio e cado.
Faccio un tonfo assurdo, spero di non aver svegliato il resto della casa. Mi giro verso Jenni, ma dorme come un ghiro per fortuna.
Sento il rumore della maniglia, mi giro verso la porta cercando di alzarmi con inutili tentativi, entra Shawn senza maglietta e quasi quasi resto per terra per evitare un svenimento improvviso per aver visto il suo corpo.
"Ehi, mi hai svegliato, sapevo che eri stata tu a cadere!" Dice con voce bassa.
"Perché io e non tua sorella?" Domando.
"Perchè sei sbadata" un sorriso compare sul suo bel faccino. Stronzo.
"Mi aiuti o vuoi che stia tutto il tempo per terra?" Alzo gli occhi al cielo.
Mi afferra per il braccio alzandomi e poi mi prende per la vita mettendomi sopra di lui. Ho il suo culo in bella vista, odio essere messa così. Ho la sensazione continua di cadere. Ma non posso strillare per non svegliare tutta la casa.
Scende per le case ed è lì che mi sale il tutto e...vomito.
Non capisco come, mi ritrovo in bagno a vomitare l'anima. Sfinita ni sdraio per terra sul pavimento freddo. Stupido Mendes, poteva evitarmi tutto questo.
"Ehi..ti senti meglio?" Entra Mendes dalla porta del bagno, con una MAGLIETTA ADDOSSO e una tazza fumante in mano.
"Sei arrabbiata con me lo so, ma potevi evitare di bere così tanto."
"E tu potevi evitare di prendermi e mettermi a testa in giù, avevo evitato in tutti i modi di vomitare stupido."
Mi alzo appoggiandomi sul muro, mi sento terribile.
"Ti ho portato una tazza di thè e delle pillole. Bevi tutto e quando ti senti un po' meglio ti fai una doccia."
Senza aspettare una mia risposta esce dal bagno.Passano circa quindici minuti, finisco il mio thè ormai freddo, mi sento molto meglio, così inizio a spogliarmi ed entro in doccia. Con calma mi lavo e mi sento subito più pulita, esco e prendo l'asciugamano ma la porta si apre ed urlo corprendomi subito davanti. È SHAWN. ORA LO UCCIDO, ORA LO UCCIDO.
"ADESSO TI UCCIDO SE NON ESCI VIA SUBITO." Grido senza nessuna preoccupazione di chi ci possa essere a casa.
"Ho visto più ragazze di quanto tu possa immaginare. Ti lascio i vestiti qua, vado vado" alza le mani in alto e sparisce.
"Mi fa uscire pazza aaargh."
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Qualcosa di inaspettato
Fiksi PenggemarSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...