Capitolo 8

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Avevamo appena iniziato la seconda parte della scena. Jamie ci diede una pausa dopo essere passati dieci minuti. Venne verso di me arrabbiato "Si può sapere cos'hai Elena? Non reciti affatto bene oggi. Cerca di non portare sul palco i tuoi problemi. Tra cinque minuti ricominciamo, se sbagli sei fuori." Senza darmi il tempo di replicare, andò via.

"Razza di arrogante e presuntuoso." Ero più nervosa di prima.

"Credo che dovresti lasciare alle spalle la storia tra Leah e mio fratello, Elena." Jenni sapeva tutto, le avevo raccontato tutto subito e non fu affatto comprensiva, diceva che era un'opportunità che non andava affatto sprecata.

Le lanciai un fulmine immaginario con lo sguardo e mi allontanai. Shawn venne verso di me.

"Possiamo parlare Elena?" Teneva i pugni chiusi, sembrava agitato.

"No." Risposi senza indugi.

"È tutto a posto?" Sembrava disperato adesso. Non è mai stato così vulnerabile.

"Si, ne parleremo più tardi, credo sia meglio. Adesso non è il momento." Abbassai lo sguardo.

Ricominciò la lezione e finimmo la seconda parte.

Prima di andare via il professore ci richiamò. "Poichè sono già passate due settimane, nella prossima non prendete impegni lunedì e il venerdì. Studiatevi la terza e la quarta parte." Temevo la quinta. Era l'ultima, ci sarebbe stato il bacio. Il fatto è che non è esattamente come nel cartone la nostra recita, ma abbiamo cambiato parecchie cose e infine dopo il bacio del risveglio ci sarà un lungo bacio per concludere la recita.

Alla fine Shawn andò via, così uscì dal teatro e nonostante piovesse, non feci altro che camminare sotto la pioggia per raggiungere casa mia.

Una volta arrivata a casa non c'era nessuno, come sempre i miei erano troppo presi dal lavoro, o erano in ufficio o nello studio di casa. Così era da tanto che non facevamo un pranzo o una cena decente. Aprì il frigo, trovai un biglietto sopra il piatto, lo lessi mentalmente: 'Tesoro, anche oggi non abbiamo avuto del tempo per preparare qualcosa, qua c'è del sushi, altrimenti ordini altro, sul bancone trovi venti dollari. Un bacio, mamma.' Presa dalla rabbia e dai nervi causati da quella insulsa giornata, presi il piatto e lo scaraventai per terra. Mi era passata pure la fame, non fanno nulla di buono per me. Guardai i cocci del piatto per terra, mi voltai e salì sù.

Lunedì passò in fretta ed io e Shawn ci evitammo a vicenda, eravamo entrambi nervosi. Non stavamo recitando alla grande, il professore sembrava disperato, se fosse stato necessario avrei dato felicemente la mia parte, avevo troppi casini per la testa.

Martedì avevo il corso di cucina, solo allora mi rilassavo, non c'era nessuno di cui conoscevo, mi piaceva mettermi ai fornelli, il cibo risultava sempre delizioso, avevo cominciato presto a cucinare per via dei miei che non c'erano mai, mia nonna mi ha insegnato tante cose fino a quando non è morta. Sentì alcune ragazze accanto ridere talmente forte da fare voltare mezza classe verso la loro direzione, quando si calmarono qualcosa attirò la mia attenzione, parlavano di me, forse non mi conoscevano abbastanza da sapere che frequentavamo lo stesso corso, decisi di avvicinarmi di più e fare finta di impastare.

"È così fortunata da baciare Shawn, peccato sia una sfigata, non ce la vedo a baciarsi con lui." Disse una.

"È troppo figo per baciare lei, bacia meee Shaaawn" rispose l'altra ridendo.

Lanciai la farina verso di loro e rimasero a bocca aperta. Tutta la classe si voltò verso di loro.

"Sei impazzita per caso?" Mi disse una del gruppetto.

"Avete i grembiuli che problema c'è? E comunque piacere sono Elena la ragazza che bacerà appasionatamente Shawn." Sorrisi falsamente a loro. Tolsi il grembiule e prima di andare via dissi: "Ah, un'ultima cosa, sono la ragazza di Shawn, non azzardatevi ad avvicinarvi a lui." Voltai le spalle e abbandonai la lezione. Mi stupì, mi sarei inventata qualcosa se si venisse a sapere. Mi diressi verso casa e studiai la quinta, nonchè ultima parte, eravamo stati bravissimi dopo, mancavano solo le ultime due parti, il professore fu fiducioso con noi e ci inviò un messaggio nel gruppo di recitazione, diceva di studiare entrambe le parti, che ripeteremo venerdì. Ero in ansia per il bacio, ma lì ci sarebbe stata una svolta.

Mercoledì mi concentrai nello studio, Novembre era quasi alle porte ed io avevo parecchie verifiche per le ultime due settimane.

Giovedì corso di pallavolo. Accanto alla palestra avevamo un cortile, Shawn aveva calcio anche quel giorno, ogni tanto dava un'occhiatina da questa parte e mi guardava, sopratutto il sedere. Sì, dava fastidio.

Venerdì finalmente arrivò, dopo la settimana stressante, ero in ansia, volevo parlargli esattamente quella sera.

Stavamo recitando, dopo qualche ora arrivò la scena del bacio, ero distesa su un lettino. Sentì il tocco delle sue labbra morbide sulle mie. Per un attimo i miei pensieri scomparsero e mi accellerarono i battiti. Aprì gli occhi e mi alzai delicatamente. Si avvicinò nuovamente a me, mi acchiappò per i fianchi e mi baciò, credo sarà uno dei baci più belli in assoluto che abbia mai avuto, non lo dimenticherò mai. Quando finimmo, aprì gli occhi e mi sorrise dolcemente. Lì capì che nonostante il professore quel sabato sera mi avesse fatto dimenticare per un attimo con il suo modo di fare a Shawn, nonostante tutto sarei rimasta incondizionatamente innamorata di lui.

Qualcosa di inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora