Ci volevo andare da tempo in quel locale, quando uscivo con Ivan ci passavamo, lo osservavo con aria sognante. C'è una parte del locale in vetro, che lo rende particolare, come per darti un piccolo assaggio della torta più buona che ci sia. Dentro non c'era una luce vera e propria, ma mille lucine piccole piccole sopra, tipo le luci che si mettono a Natale sugli alberi. Dava un'atmosfera proprio romantica. I tavoli godevano di una particolartità, erano rotondi, ci ingannavano alla vista, erano fatti talmente bene che era come sedersi e mangiare sulla luna. Molti ne parlavano bene di quel ristorante, avevano un ottimo cibo e anche con un menù particolare. Il pavimento era blu, per il resto da lontano non si vedeva molto, ma era talmente figo che sembrava di stare nello spazio. La cena fu davvero bellissima, ed io fui veramente soddisfatta. La serata proseguì con teneri baci, poi mi portò all'entrata di un bosco, sotto le stelle, un posto dove non passava mai nessuno, fuori faceva freddo, dentro la macchina si stava davvero bene.
"Tieni" mi disse allungando le mani verso di me, aveva nelle mani una scatola rossa a forma di cuore, presumo fossero cioccolatini "sono per te!".
"Grazie, ma non dovevi..hai già fatto tanto!" Afferrai la scatola e lo baciai.
Per un attimo immaginai cosa stesse facendo Shawn. Mentre io ancora una volta il giorno di San valentino sorridevo ad un altro. Ivan mi fece distendere, mentre pensavo alle stelle più belle che io abbia mai visto, quei meravigliosi occhi nocciola. E non può fare altro che rimanere il ricordo più bello al mondo. Sì, sarà solo un ricordo.•••
Durante quella settimana vedevo Shawn spesso con quella ragazza mano nella mano, pensai che le cose si fossero fatte davvero serie. Mi ignorava, non mi guardava nemmeno più in faccia, non si sedeva più con noi, ma col nuovo gruppetto di amici dove c'era anche lei.
Pensai, se è questo che vuole, non dovrò fare altro che essere felice per lui.•••
Una mattina Ivan decise di saltare la scuola per portarmi in un posto. Quel giorno tirava vento e io indossavo una magliettina con le spalle scoperte. Mi portò sopra un grattacielo in città, dove da lontano si vedeva l'oceano.
"Stai tremando. Metti il mio giubbotto" me lo porse.
"No, grazie. Rischierai di prendere freddo, forse è meglio se scendiamo e andiamo in macchina." Dissi tremando ancora.
"Non è stata una buona idea." Il sorriso gli scomparve, ma non riuscì a dire nulla.
Una volta in macchina mi disse "Vuoi che accenda l'aria calda?"
"Sì grazie, ti va di prendere una cioccolata con marshmallow?" Gli proposi. Mi tirò un buffetto sulla guancia. Rise e annuì. Era dolce, mi faceva sentire piccola a volte.
Accese la macchina e mise un cd, l'abitacolo si riempì di Ligabue.
'E adesso che sei dovunque sei, chissà se ti arriva il mio pensiero, chissà se ne ridi o se ti fa piacere..'
In mente ancora una volta, tornò Shawn, mi mancava. Non so cosa mi stava succedendo.
"La conosci?" Mi chiese. "Uno dei cantanti italiani più bravi. Fa delle canzoni assurde."
Lo guardai, senza dire nulla. Mi scesero delle lacrime, ma non se ne accorse, intento nella guida. Ero convinta di averlo dimenticato con Ivan, non lo pensavo più, ma ultimamente mi sento come se fossi al punto di partenza.
"Cos'hai?" Mi domandò vedendo le lacrime sul viso. Me le asciugò e spense la macchina, eravamo arrivati, eravamo nel parcheggio e nemmeno me ne ero accorta.
Sono sicura che non avrei trovato mai nessuno come Ivan. Mi trattava benissimo, come una principessa, mi rendeva sempre felice. Non si meritava questo.
"Oh, nulla di chè. Pensavo a delle cose passate." Sorrisi per nascondere.
Non riuscivo a parlare. Avrei voluto Jenni per sapere cosa fare. Avevo voglia di aprire lo sportello e scappare via da tutti. Shawn non era il ragazzo che avrei voluto al mio fianco, ma ne ero ancora innamorata inevitabilmente.
•••
Durante il cambio di lezione feci fila per prendere un caffè, in questa giornata mi sentivo veremente spenta e tra l'altro avevo dormito pochissimo.
Lo presi, tolsi il coperchio e aspettai che si raffreddasse. Fu assolutamente una brutta idea.
Credo che lo fece di proposito, passò Shawn e mi diede una spallata da farmi rovesciare mezzo caffè a terra, incazzata lo prendo e vado verso di lui che amoreggiava con la sua nuova tipa. Assomigliava ad una bambola gonfiabile in realtà, ma dettagli.
Mi trovai di fronte a lui, entrambi si girarono, presi il caffè e metà glielo versai addosso. "Stronzo!" Gli dissi infine prima di andare via.
"Sei solo una squilibrata mentale, lunatica del cazzo. Ci si deve avere gli occhi coperti dal prosciutto per stare con una come te." Mi urlò da lontano davanti a tutti quelli presenti nel corridoio. Mi fermai, il cuore batteva ma non riuscivo a muovermi. Ha detto davvero ciò che ha detto?
La sua nuova ragazza si mise a ridere, in seguito anche tutti gli altri. Mi si riempirono subito gli occhi di lacrime, fragilità di merda.
Scappai fuori dalla scuola, mi misi accovacciata in mezzo a tante macchine, nessuno mi avrebbe notata. Non vedo l'ora di andare via da tutto questo, sono stanca.
"Va tutto bene laggiù?" Parlò una voce femminile a distanza.
Non risposi, cercai di non farmi scoprire ma mi trovò lo stesso.
"Ehi, sei tu Elena?" Si mise seduta accanto a me, nonostante il freddo.
"Sì, cosa vuoi?" Dissi acidamente.
"Nulla, sei la migliore amica di Cameron, quello che hai convinto ad uscire con me. Ti ringrazio per questo!" Mi sorrise.
"Oh..scusa per prima, è un periodo di merda, non ti conosco e" sospirai "sono nervosa." Finì.
"Ti va di raccontarmi qualcosa? Giuro che non parlo. Sono pronta ad ascoltarti." Avevo bisogno in quel momento di essere ascoltata così accettai. Sembrava una brava ragazza e per una volta mi fidai. Non dissi il nome ma le raccontai ciò che successe. Mi capì e infine mi abbracciò.
"Non ti ha mai meritata davvero..o forse lo fa solo perché si sente proprio come te." Mi disse riferendosi alla storia.
La campanella suonò, avevamo saltato un'ora, mi sistemò il trucco e andammo insieme. Mi ero fatta una nuova amica.
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Qualcosa di inaspettato
FanfictionSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...