"Okay ragazzi la lezione è finita, ma prima che suoni, come ben sapete, la gita sarà fra due settimane, domani è l'ultimo giorno per portare il resto dei soldi che non avete ancora dato. Buona giornata e a domani!" Concluse il professore per poi uscire dall'aula, mentre la campanella suonava e non smetteva più. Ma la cosa bella è che la giornata scolastica era finita, potevamo tornarcene a casa a riposare. E cosa ancora più bella è che avremmo avuto una gita power, visto e considerato che andremo in Olanda, ad Amsterdam.
Mi alzai dalla sedia per sgranchirmi le gambe e poi afferrando lo zaino mi diressi verso l'uscita dove mi aspettava il mio ragazzo super stronzo.
Ebbene sì, dopo ieri sera, mi ha chiesto nuovamente di essere la sua ragazza, ma in modo dolcissimo, e sì ho accettato. Voglio vivermela tutta questa storia d'amore, e spero di viverla per sempre.Una volta raggiunta l'uscita, quando Shawn mi vide smise di parlare con un suo compagno di football e mi raggiunse nelle scale afferandomi per il bacino e baciandomi, davanti a tutti. Partirono applausi e fischi. Ero felice da far schifo.
"Mi eri già mancata." Mi guardò negli occhi e intrecciò le nostre mani.
•••
"Quanto è pesante questa valigia Elena?" Disse Shawn guardandomi male.
"Ma sei stato tu a dirmi di volerla per alleggerirmi, sei sempre che ti lamenti!" Alzai gli occhi al cielo per poi fare una sonora risata.
"Ma cos? Mi prendi in giro? Sei stata tu a lamentarti per tutto il viaggio." Sbuffó scherzando.
Il resto del nostro gruppetto messo dietro di noi si misero a ridere.
"Siete davvero una bella coppia!" Sorrise Leah.
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Sistemai le ultime cose nella mia stanza con Leah e Kate, prima di scendere a cenare.
Incrociammo nel corridoio i ragazzi e Shawn venne da dietro abbracciandomi e lasciandomi una scia di baci lungo il collo.
"Che siamo dolci oggi!" Scherzò Cameron prendendo per mano Kate.
"Zitto tu e datti da fare. Vuoi un po' di sale?" Rispose Shawn mentre camminavamo. Cominciarono a discutere scherzando e noi ridemmo per l'intero tragitto.
L'hotel era gigantesco e davvero bello. Non avevamo ancora iniziato a visitare Amsterdam e già la reputavo come città d'arte. Aveva quel non so chè, che la rendeva meravigliosa, sembrava di stare in un quadro. A proposito di quadri, domani visiteremo il museo di Van Gogh, sono davvero emozionata.
Arrivati nella sala per la cena, c'erano così tanti tavoli che non sapevamo dove metterci prima e per fortuma la cena era a buffet, altrimenti dubito che avrei mangiato qualcosa. Ma in questo modo scelsi delle patate e una fettina di carne con olio e spezie.
Parlando del più e del meno a tavola mi accorsi di quanto Ivan fosse assente, eppure eravamo insieme ad altri ragazzi. Capisco come si potesse sentire in mezzo ad altre coppie e anche sopportando il fatto di vedere me e Shawn insieme. Mentre lo fissavo si girò verso di me, uno sguardo totalmente vuoto, privo di ogni emozione, abbassai lo sguardo nonostante mi avesse già vista e si girò nuovamente. Decisi che gli avrei parlato, quando avrei avuto un momento più libero avrei dedicato un minuto alla persona a cui volevo tanto bene.
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La mattina seguente.."E questo è l'ultimo quadro, nonchè a mio parere il più prestigioso e il più bello "Notte stellata"." Concluse la professoressa togliendosi da davanti per non intralciare la vista.
Il quadro era davvero meraviglioso, il dipinto raffigurava un paesaggio notturno e un cielo infinito, nel cielo splendeva la luna, mentre il paesaggio è come se cercasse di nascondere qualcosa di misterioso.
"E adesso siete liberi di andare dove volete uscendo da qui, l'importante è non perdersi e di tornare per le otto in punto in hotel." Gridò la professoressa inutilmente perché eravamo già usciti tutti fuori eccitati all'idea di conoscere la città.
"Ehi" Shawn mi toccò la spalla una volta usciti fuori.
"Dimmi!" Mi voltai e gli lasciai un bacio sulla guancia.
"Credo di sentirmi poco bene, penso di rimanere in hotel, tu vai pure con gli altri, io visito la città domani." Si toccò la pancia massaggiandola.
"No affatto, non ti lascio solo, se stai tanto male almeno mi alzo io ad avvertire qualche professore che tu potresti non farcela. Hai bisogno di me Shawn!" Affermai convinta. Non potrei mai e poi mai lasciarlo solo.
"Io non voglio che tu ti rovina la gita." Abbassò la testa.
"Mi basta stare con te, e che tu stia bene. Andiamo dai!" Lo presi per mano, ma prima di andare via andai dai ragazzi.
"Ciao ragazzi, io e Shawn non possiamo raggiungervi oggi, sta parecchio male. Forse è stata la colazione, ci vediamo stasera, pensate a dove potremmo andare, vi raccomando." Li avvertì.
"Va bene, tu aggiornaci per sapere come sta Shawn e se si riprende." Rispose Leah.
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Una volta raggiunta la sua camera, ci sdraiammo nel letto.
"Come stai? Vuoi che dica alla cameriera di fare del thè caldo?" Lo accarezzai.
"Mi sento già meglio, forse ho bisogno di riposare un po' o forse ho bisogno di qualche tuo bacio." Si avvicinò piano piano al mio viso e mi baciò. Ogni bacio era sempre più bello, le nostre lingue danzavano in una sfumatura dolce ma nello stesso tempo passionale. Senza capire cosa stavo facendo mi ritrovai sopra di lui, continuavamo a baciarci fino a quando la sua mano non finì sotto la mia maglietta. Lì mi irrigidì.
"Shawn!" Lo fermai.
"Sì?" Aprì gli occhi.
"Seriamente?" Arrabbiata mi tolsi da sopra il suo corpo.
"Che c'è Elena?" Sbuffò.
"Hai finto di stare male per riuscire a concludere qualcosa con me?" Era patetico, non ci potevo credere. Avevamo tutto il tempo del mondo per riuscire a pensarci dopo, avevamo l'opportunità di girare la città e aveva solo e unicamente un altro pensiero.
"No Elena, non arrabbiarti. Fammi parlare, per favore!" Si mise seduto, sembrava serio.
"Okay, allora.. è da molto tempo che non faccio nulla con nessuna ragazza. Da molto tempo prima di lasciare la mia ex. Mi era presa la testa più di prima con te, e dopo l'ultima volta che ero stata a letto con lei, per sbaglio l'avevo chiamata col tuo nome. Da lì non ce la facevo più, era inutile andare a letto con altre ragazze se l'unica che volevo eri te. Adesso, sarò sincero, ma non voglio che ti arrabbi, anzi capirò ciò che mi dirai dopo." Era davvero sincero dall'espressione del viso, così mi calmai un po', ma il cuore mi batteva forte."Quello che provo per te è un sentimento strano. Mai provato fino ad ora, che porta a fare tante cose belle, o meglio ancora, avere pensieri futuri con una persona, non mi è mai successo prima. È la prima volta che aspetto una ragazza per farlo, stiamo insieme già da qualche settimana e cazzo, quando ti guardo non resisto, sei troppo bella e troppo sexy. Cavolo, solo a pensarci, mi viene una gran voglia di fare l'amore con te, ed io l'amore non l'ho mai fatto. Ma credo che con te sarà davvero bello, tranquilla, aspetterò tutto il tempo che vorrai, ho sbagliato oggi a pensare questo, però adesso vieni qua e stammi vicino, mi basta stare a letto e abbracciarti." Mi indicò il posto vicino a sè, era dolcissimo. Mi sedetti nuovamente accanto a lui e gli lasciai un bacio sulle labbra.
"Anch'io ho tanta voglia di fare l'amore con te. Ma abbiamo tanto tempo, e ho un po' paura. Voglio aspettare ancora un po', scusami.." lo amavo veramente, prima o poi sarebbe successo, e sarebbe stato bellissimo.
"Nessun problema, scusami tu. E adesso andiamo a riprenderci il tempo perso." Sì alzò e mi afferrò la mano.
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Qualcosa di inaspettato
FanfictionSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...