Capitolo 7

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"Cosa cazzo sta succedendo qui???" Ci separò Shawn. Ero sconvolta.

"Sta calmo Shawn!" Gli disse Jamie con più calma possibile.

"Non sei in orario lavorativo, non puoi darmi ordini!" Si avvicinò a Jamie. Era parecchio alto rispetto al professore, avevo paura che la situazione potesse precipitare da un momento all'altro.

"Basta Shawn! Hai bevuto troppo. Devi guidare, cosa ti è passato per la testa?!" Si intromise Jennifer.

Io non riuscivo a muovermi o a dire una parola. Non capivo la reazione di Shawn, non è mai stato un tipo aggressivo. Stavo solo ballando col professore, e magari mi avrebbe pure baciata. Per una sera avrei dimenticato Shawn. Colui che non mi degna nemmeno di uno sguardo.

"Ho visto che stavi facendo!" Disse Shawn con aria minacciosa a Jamie.

"Stavamo solo ballando, tu sei pazzo!" Perse la pazienza Jamie.

"Non prendermi in giro perché ti do un calcio in culo e ti rimando da dove sei venuto." Replicò Shawn. Erano fronte e fronte. L'aria si fece tesa. Gli amici di Shawn lo tornarono indietro ma lui continuava a menarsi, non voleva saperne di andare via o stare fermo.

"Trovati una ragazza della tua età bastardo!" Shawn stava esagerando, versava benzina sul fuoco.

Non resistetti più, mi precipitai fuori.
Ero troppo frustata. Dopo qualche minuto fuori uscì Jamie, mi guardò e non so per quale motivo una lacrima si lasciò andare sulla mia guancia. Mi abbracciò stretta.

"Ti accompagno io a casa, ti fidi di me?" Mi guardo negli occhi e mi asciugò con le dita le lacrime.

Stavamo andando nella macchina quando da lontanò qualcuno gridò il mio nome. Mi voltai e vidi Jennifer. Guardai Jamie e gli chiesi un minuto. Andai verso Jenni.

"Come stai tesoro?" Mi abbracciò la mai amica.

"Sto bene sono solo un po' scossa.." Guardai i piedi con aria triste.

"Vai con lui per caso?" Guardò Jamie che stava per infilare le chiavi nello sportello.

"Si, ti dispiace? Vorrei evitare per stasera che non è abbastanza lucido."

"No affatto, anzi e la miglior cosa, fammi sapere quando arrivi, è la prima volta che sali con lui, non mi fido."

"Puoi stare tranquilla, buonanotte Jenni." Le sorrisi.

"Notte Elena, mi spiace" mi guardò dispiaciuta.

Mi girai e salì poco dopo in macchina del professore.

"Jamie, sei venuto solo stasera?" Gli domandai.

Accese la macchina e una volta entrati un autostrada mi rispose. "No! Ero con i miei amici, ma hanno la macchina, non preoccuparti."

Mi voltai verso il finestrino e chiusi gli occhi.

Era lunedì, ed erano passate già alcune settimane. Shawn mi evitava, si comportava in un modo davvero strano ultimamente, mentre il professore Jamie faceva il suo lavoro e senza perdere tempo se ne ritornava a casa.

Quel giorno decisi di prendere in mano la situazione. Non sopportavo più il comportamento strano di Shawn, volevo delle spiegazioni per tutto.

Lo vidi in fondo al corridoio accanto agli armadietti a parlare con alcune ragazze, le avrei uccise ad una ad una, magari sbattendo le loro testoline con la porta degli armadietti.

Una volta arrivata di fronte a Shawn mi lanciò uno sguardo furioso. Come per dire 'Non provare ad avvicinarti ancora'. Ero determinata quel giorno, così lo acchiappai per la felpa e lo trascinai dentro un'aula vuota e la chiusi a chiave.

"Cosa vuoi Elena?" Disse con tuono duro.

"Adesso basta! Sono stufa dei tuoi comportamenti. Voglio sapere cos'hai, è brutto preoccuparsi di un amico?" Gli gridai contro.

"È proprio questo ciò che odio." Serrò la mascella e cominciò a toccarsi i capelli. Era nervoso si notava.

"Cosa odi Shawn? Odi me? Non ti capisco. Parla!" Urlai con le lacrime agli occhi.

"Sì Elena ti odio!" Mi guardò dritto negli occhi. Fu lì che scoppiai in un misero pianto.

"No Elena, no..Ti odio perché ho cominciato a provare qualcosa verso di te. E mi sta uccidendo. Non so cosa mi stia succedendo." Si mise entrambi le mani sulla faccia strofinandosela e si sedette su uno dei banchi.

"Spiegati meglio.." dissi con tono basso.

"Vieni qua!" Si alzò ed io mi avvicinai verso di lui con lo sguardo basso. Mi alzò il mento e mi costrinse a guardarlo. Appoggiò la fronte nella mia e chiuse gli occhi.

"Tutto è iniziato quando sei partita per le vacanze. Quando ogni anno, le ho sempre passate con te e Jenni. Sentivo una forte mancanza, inizialmente pensai che fosse normale, visto che era un'abitudine vederci. Poi ho cominciato a vedere le tue foto sui social e ad accorgermi di quanto fossi bella diventata. Mi tormentavi continuamente. Quando sei tornata, ho capito di non poterne più farne a meno di te, ti osservavo, impazzivo, avevo fottutamente voglia di toccare le tue labbra, accarezzare quei fianchi e abbracciarti. Cazzo! Credo di essermi davvero innamorato."

Quando concluse il suo discorso ero profondamente sorpresa. Ecco il motivo della scenata al Juice. Una parte di me non riusciva a crederci, l'altra parte stava festeggiando ballando il flamenco. Non sapevo che dire. Alzai gli occhi, era lì, che mi guardava e aspettava una risposta da parte mia.

"Shawn..io.." decisi di dirgli ciò che provavo, poi pensai a Leah, al fatto che stavano insieme, e che sicuramente si saranno baciati. Il mio umore cambiò radicalmente, diventai furiosa, lo allontai e uscì subito da quella stanza.

Qualcosa di inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora