Io, Leah e Ivan passavamo la maggior parte del tempo insieme. Ero in un periodo in cui stavo ricominciando a sentire delle emozioni positive, anche se ogni giorno in qualche momento della giornata, il dolore ritornava. Non ero ancora riuscita a superare il dolore della scomparsa di Jennifer, ma ci stavo provando, la mia amica mi avrebbe sgridata se fosse stata qui. Riguardo alle emozioni positive, devo tutto a Ivan, non riuscivo più fare a meno di lui, credevo stesse nascendo una cotta. Lo confidai a Leah e promise di non intromettersi più.
Quel giorno faceva un po' freddo così entrai dentro, lungo il corridoio vidi Shawn scambiare qualcosa con un ragazzo, aveva un sacchettino di plastica in mano. Non vedevo bene da lontano, ma cercai comunque di proseguire e fare finta di niente.
Shawn mi guardò, il ragazzo andò via e mi chiamò da lontano.
"Vieni qui Elena!" Un ghigno di fece largo nel suo viso, mi prese per mano e mi portò da qualche parte fuori dove non c'era nessuno.
"Ti va di fumare?" Mi chiese.
"Da quando fumi sigarette? Sai che non dovresti? Giochi a football Shawn" lo rimprovero.
Si sedette e lo imitai.
"Sei sempre la solita piccola e ingenua Elena, mi sei sempre piaciuta per questo" portò un braccio sulle mie spalle e mi constrinse ad avvicinarmi a lui."Perché dici questo?" Domandai per 'l'ingenua'.
"Stai insieme ad Ivan?"
"Certo che no, siamo buoni amici." Cercai di nascondere il fatto che mi piacesse tanto.
Ci fu un lungo silenzio, mi ha sempre dato fastidio il silenzio, così decisi di parlare.
"Shawn scusami se non ti sono stata abbastanza vicina in quel momento" gli dissi di colpo.
"Hai dimostrato di non volermi veramente dopotutto." Prese una cosa che somigliava ad una sigaretta, la mise in bocca e la accese.
Ero sconvolta. Mi alzai di botto.
"Smettila!" Urlai."Di fare cosa?" Arricciò il naso. Cavolo, era da tanto che non lo faceva, è davvero carino. Non è il momento Elena.
"TOGLI QUEL COSO DALLA BOCCA!" Urlai più di prima.
"Stai zitta o ci scoprono" si alzò e si mise fronte a fronte con me.
"Jennifer non vorrebbe mai! Smettila!" Deglutisco.
"Smettila tu cazzo! Che ne sai cosa vorrebbe mia sorella?!" Dice arrabbiato.
"Passava più tempo con me che con te e ti basta sapere questo. Buttala, stai cadendo veramente in basso." Gli rispondo a tono.
"Fatti i cazzi tuoi." La spegne, mi da una spallata mentre va via, mi lascia lì, sola con i miei pensieri.
Nell'ora di letteratura, la mia materia preferita non feci altro che pensare alla mia Jennifer. Ricordai un fatto accaduto molto anni fa, avevamo circa 7 anni.
"Ti ho presa" dico a Jennifer, stringendo in mano la sua gonna.
Eravamo di fronte al giardino di casa sua che giocavamo a rincorrerci e ad acchiapparci a vicenda. Stanche e sudate ci sedemmo per terra, sdraiandoci poco dopo sopra l'erba verde e tagliata da poco.
"Ti va di immaginare la forma delle nuvole?" Mi propose.
"Certo! Inizio io" le risposi. "Quella sembra una bottiglia" risi.
"Quella invece una lampada." Mi disse alzandosi e mettendosi accanto alla nuvola. "Ho avuto un..completa tu guardando me e la nuvola."
"Un'idea?" Domandai.
"Brava! Sei proprio intelligente" si posizionò nuovamente accanto a me.
Sorrisi al complimento. Poi vidi una bellissima nuvola."Jennifer cosa ti sembrano quelli lassù?" Li indicai.
"Non riesco a capire"
"Sembrano due mani incrociate." Le dissi.
"Mi è venuta davvero un'idea solo nostra" si alza di scatto ed io la imito.
"Dammi la mano Elena" senza pensarci troppo gliela diedi."Promettiamoci sotto questa nuvola e questo cielo che non ci tradiremo mai e che la nostra amicizia durerà per sempre."
"Per sempre, promesso."
Senza accorgermene stavo già piangendo, esco dalla classe senza curarmi della prof e vado di corsa verso il bagno.
Qualcuno mi ferma, è Ivan. Mi abbraccia forte e lo stringo a me.
"Mi prendi e mi porti via Ivan?" Lo guardai negli occhi."Ti porto via con me, andiamocene per qualche giorno." Mi disse mentre asciugava con un fazzoletto le lacrime dal mio viso.
Andai verso lo specchio per sistemarmi, ma mi guardai meglio, ero senza trucco, la faccia magrolina, gli occhi azzurri limpidi, le labbra mordicchiate, il viso pallidissimo. Non mi piacevo affatto.
"Ivan" lo chiamai.
Stava digitando qualcosa al cellulare, poi alzò gli occhi, si avvicinò a me e mise le mani sui miei fianchi. "Dimmi piccola"
"Sono brutta? Sincero" gli dissi mordendo un labbro.
"Tu non sei affatto brutta! Però devi riprendere in mano la tua vita, Jennifer era sempre piena di energia, credo ti picchierebbe se ti vedesse così."
"Hai ragione." Abbassai lo sguardo.
Ivan mi afferò il mento, lo alzò verso di se e mi lascio un tenerissimo bacio a stampo sulle labbra. Del tutto inaspettato.
"Sei arrossita. Cavolo, così sei molto più bella." Sorrise. Ed io imbarazzata arrossì di più.
Entrammo in macchina a fine lezioni, Ivan mi doveva parlare.
"Ciao" gli dissi salendo.
"Ciao bellezza" mi sorrise. Gli piaceva farmi arrossire a quanto pare.
"Devo dirti una cosa, sta a te poi decidere. Disse ad un tratto serio.
"Parla per favore, mi metti ansia."
"Ho parlato con un amico, a un po' di ore da qui ha un cottage sulle montagne. Ti va di scappare insieme a me? Me lo affitterebbe per qualche giorno. Ti prego Elena, ne hai bisogno per stare bene."
"Io..non..non lo so. Ci penserò va bene?" Avevo paura e dubbi.
"Ti fidi di me?" Mi guardò negli occhi.
"Sì, mi fido Ivan."
"E allora facciamo qualcosa di pazzo, penso a tutto io, non te ne pentirai Elena." Si avvicinò alle mie labbra sussurrando.
Per la prima volta desideravo ardemente le sue labbra sulle mie e le sue mani dappertutto. Ivan mi faceva uno strano effetto.
"A che ora partiamo?" Domandai sorridendo.
E lui a sua volta mi sorrise dicendo "Alle 16.00 passo io. Ti raccomando se vogliamo arrivare per le 21.00 sii puntuale."
"Ma sono tante ore. Quanto tempo staremo via?" Dissi.
"Oggi è mercoledì. Domenica torneremo. Non dire a nessuno dove andiamo, lo diremo solo a Leah in caso di emergenza."
Annuì e scesi dalla macchina per entrare nella mia. Misi in moto e andai a casa per la nostra avventura.
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Qualcosa di inaspettato
FanfictionSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...