Capitolo 53

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Erano passati quasi tre anni dal nostro ultimo bacio. Io e Shawn avevamo deciso di non stare più insieme, inevitabilmente sarebbe finita male.

Quel giorno mi allontanai un attimo dal dormitorio in cui stavo, non potendomi permettere di affittare una casa in un appartamento. E dopo essere stata nella biblioteca della scuola per circa due ore, chiusi tutto e mi alzai, mi era venuta l'emicrania, stavo troppo tempo sui libri per non avere un attimo di tempo per pensare alla mia vita.

Guardai il tempo, grosse nuvole grigie si erano accumulate sopra la nostra città. Si stava per mettere a piovere. Così decisi di farmi una corsa prima che potessi bagnarmi tutta.

Una volta arrivata davanti la porta della mia stanza vidi la cassetta delle lettere che non era vuota come solitamente. Conteneva una busta, sicuramente era di Christine.

La presi e la portai dentro, appogiandogliela sul tavolino, mentre lei sorseggiava un thè.

"Una lettera?" Mi domandò.

"Sì è per te!" Risposi.
"Comunque io vado a farmi una doccia, a dopo." Girai i tacchi.

"Un attimo" mi fermò la mia coinquilina.

"Non ho molto tempo Christine." Alzai gli occhi al cielo.

"Non conosco questo tizio, credo sia tua. Ricordo che mi avevi parlato di un certo Shawn qualche mese fa, se non sbaglio." Si alzò posando la sua tazza ormai vuota e dandomi la lettera in mano, poi mi sorpassò e si chiuse in camera.

Lessi nella lettera il nome e i battiti del cuore cominciarono ad aumentare drasticamente. Corsi verso camera mia, togliendomi scarpe e giubbotto e sedendomi nel letto afferrai la lettera aprendola come meglio potevo per non rovinarla.

"Cara Elena,
come stai? Ti piace l'università? Spero ti sia adattata.
L'Inghilterra è bellissima, ma qui le giornate sono spesso piovose e monotone. Mi manca il mio Paese e le giornate passate con te.
Non so cosa mi abbia spinto a scrivere queste lettera, ma da giorni avevo questo tormento dentro e la mia mano adesso scivola sul foglio velocemente senza fermarsi, come se avesse tanto da dirti ma che una lettera non basterebbe.
Non ho avuto più nessuna ragazza dopo di te, sono tutte troppo banali e scontate, la mia Elena è diversa, non ha niente a che vedere con le altre.
Nonostante tu sia così lontana da me ti porto sempre dentro di me, sei stata il mio sole in questi anni pieni di buio, piene di notti senza stelle.
A volte chiudo gli occhi, immaginando che tu fossi ancora accanto a me, immagino l'odore delle caramelle alla ciliegia che ti lasciavano un sapore stupendo sulla bocca, le torte che preparavi alla crema di mirtilli e panna, o quelle sere a bere cioccolata bianca e ad abbuffarci di muffin alla vaniglia, tutte le cose che ti piacevano di più, e che mi constringevi a mangiare perché per te erano veramente deliziosi.
Immagino ancora l'ultima volta che ti ho vista, portavi una gonnellina color panna e una maglietta rosa chiaro. Ricordo i dettagli come se ti avessi scattato una fotografia, come se fosse ieri; i dettagli sì, quelli rendono memorabile un ricordo, anche quel giorno odoravi di fragola, il solito buon profumo che mettevi sempre, le tue piccole dita che disegnavano cerchi sulla mia mano, i tuoi lunghi capelli biondi e i tuoi meravigliosi occhi azzurri, azzurri come un cielo infinito. Amavo il tuo carattere, eri un contrasto, una forza vivente, un attimo prima eri timida e un attimo dopo tutta peperina, e chi ti fermava più.
Mi manchi terribilmente, mi manchi come alla luna manca il sole, come alla sabbia manca il mare, come l'acqua ai fiori.
Voglio dirti che.."

Ormai ero piena di lacrime, continuavo ad asciugarle ma poi tornavano intrepide sul viso. Una frase non era stata completata, la lettera sembrava strappata. COSA?
IO DEVO SAPERE.

E se sono stata io nel modo in cui l'ho aperta? No. Non è possibile, deve essere da qualche parte.

Cercai per tutta la sera in tutta la stanza, anche nella cassetta della posta. Non trovai assolutamente nulla, triste me ne andai a dormire, pensando a cosa potesse avermi scritto Shawn e qual'era il senso della lettera. Avevo capito che gli mancavo, lui era il mio ossigeno ed io non respiravo più da parecchio tempo ormai. Ma così non avremmo concluso nulla. Inspirai delusa e cercai invano di addormentarmi.

***
Due settimane dopo vagavo per la città con poca voglia di studiare, non riuscivo a smettere di pensare alla lettera, la leggevo ogni sera, ma mi ero fatta quasi un abitudine ormai.

"Un caffè doppio con poco latte per favore." Dissi al cameriere che prese gli ordini e corse via.

Guardai il cellulare e apri whatsapp per mandare un messaggio a Christine, dicendole che oggi avrei fatto tardi.

"È libero qui?" Chiese un ragazzo. Ma senza alzare gli occhi dal cellulare annuì.

"Allora posso sedermi" continuò. Ma insomma che voleva? Continuai a ignorarlo.

"Voglio dirti che tra qualche giorno tornerò lì e di pensare alla nostra promessa fatta prima di lasciarci e intraprendere una nuova strada." Il ragazzo parlò. Alzai gli occhi dal cellulare, il cameriere mi porto il caffè ma io ormai ero del tutto assente.

Shawn era di fronte a me, mi fissava intensamente, poi, riprese a parlare.
"Sai perché ti sto dicendo di pensare alla nostra promessa? Perché sono un uomo di parola e mi metterò in ginocchio e ti farò la domanda che aspettavi da tempo." Si alzò e si inginocchiò, sulle mani aveva una scatola nera, la aprì, un bel solitario era poggiato delicatamente sulla spugnetta. Ormai tutti gli occhi erano puntati su di noi.

"Cara Elena, adesso che sono di fronte a te credi ancora che una promessa è solo una parola come tante? Adesso che sono di fronte a te..vuoi essere la mia futura sposa? Vuoi avere un futuro con me e avere tanti bei bambini? Una casa e delle caramelle alla ciliegia? Vuoi sposarmi Elena?" Mi guardò intensamente negli occhi.

Inevitabilmente piansi come non avevo fatto mai e lo abbracciai.

"Sì Shawn, voglio una vita con te." Risposi per poi riabbracciarlo.

Bisogna sopravvivere alla tempesta per trovare un enorme e caloroso arcobaleno. Credevo che non avrebbe mai smesso di piovere, che non mi sarei mai più innamorata, forse era vero, il mio cuore apparteneva solo a lui, non mi sarei più innamorata di nessun altro. Lo amerò per il resto dei miei giorni.


TATATATAAAAAN FINALMENTE HO FINITO, DA DOMANI SISTEMERÒ QUALCHE ERRORE PRESENTE NELLE PAGINE. IN REALTÀ LA STORIA NON DOVEVA FINIRE COSÌ, MA IN UN MODO PIÙ TRAGICO, HO VOLUTO FARVI RISPARMIARE ALTRE LACRIME, QUINDI RINGRAZIATEMI. SHELEN FOREVEREEER, ALLA PROSSIMA RAGAZZI E MI RACCOMANDO VOTATE, THANKS.
💋💋💋

Qualcosa di inaspettato Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora