San Valentino.
Ho sempre amato questa festa. Da piccole io e Jennifer ricevevamo tanti bigliettini, poi c'era chi si faceva avanti dichiarandosi e chi preferiva rimanere anonimo. Alla fine rifiutavamo tutti e lo festeggiavamo insieme la sera con due pizze a forma di cuore e una coca cola alla ciliegia.
Tutti gli anni sempre la stessa tradizione, così come tutti gli anni una piccola parte di me sperava sempre che il fratello di Jenni si facesse avanti, ma sfortunatamente non fu mai così.Un giorno la tradizione si ruppe. Avevamo tredici anni, Jennifer venne da me tutta rossa e si contorceva le mani in continuazione. Mi disse che il ragazzo che lei considerava il più bello della scuola l'avesse invitata e che lei aveva accettato. Si scusò con me, ci rimasi malissimo, ma non potei fare altro che far contenta la mia migliore amica. La sera piansi un po', non mi andava di uscire con nessuno dei ragazzi che si erano presentati, non riuscivo a prenderli in giro. Così alla porta si presentò Shawn, asciugai le lacrime e andai ad aprire. Inutile dire che mi piaceva ancora di più da quella sera, aveva una camicia blu, i capelli spettinati e due pizze in mano. Ci misimo sul divano e mi confidò che diede buca alla sua ragazza per farmi compagnia. "Gli amori vanno e vengono, gli amici restano per sempre. Ti voglio bene!" Mi disse, poi mi lasciò un bacio sulla guancia, ed io quel giorno non feci altro che ringraziarmi mentalmente per essermi innamorata di lui.
L'anno successivo non fu così purtroppo, così come gli altri anni, Shawn aveva sempre una ragazza pronta per portarla a cena fuori e concludere il suo affare. Con tutte le ragazze che ebbe ogni volta mi si spezzava sempre il cuore, fino a ridurlo in mille pezzettini.
Ed io così come i fratelli Mendes, non potei fare altro che accettare anch'io gli inviti.
Quest'anno sembra tutto diverso, la scuola è tappezzata di cuori e cupidi appesi al tetto. Era davvero bello, la rappresentante d'istituto si era data proprio da fare.
Da un po' di giorni mi veniva a prendere la mattina Ivan, stessa cosa all'uscita della scuola, mi riportava a casa, o andavo da lui per stare un po' insieme a coccolarci. La storia proseguiva bene e lui si comportava come un fidanzatino perfetto. Leah e Matt erano felicissimi insieme, mentre Cameron e Shawn si vedevano meno in giro. Poi si seppe che Shawn stava frequentando una ragazza, e le cose si stavano facendo serie. Ma non li vidi mai insieme, forse non era di questa scuola.
Camminai lungo il corridoio tempestato da roba rosa e rossa, Ivan aveva un compito quindi voleva ripassare un po', così mi diede un bacio sulle labbra prima di andare via. Ed io mi affrettai per raggiungere il mio armadietto. Lo aprì e fuoriuscirono cinque bigliettini. Aprì il primo che era più piccolo rispetto agli altri. "Buon San Valentino Elena, rimani la più bella di tutta la scuola. Spero un giorno sarai mia." Solite frasi.
Aprì altre due, poesie molto famose, senza originalità. Poi aprì la quarta. "Mi ero ripromesso di non scriverti più, di non andarti più dietro. Ma nonostante tutto, nonostante tu sia fidanzata, il mio cuore appartiene lo stesso a te inevitabilmente. Mi distruggi e poi con uno sguardo mi fai tornare come prima. Spero il prossimo anno di presentarmi con due pizze sotto casa tua e di guardare insieme il tuo film preferito. Buon San Valentino Elena!" La lettera mi cadde dalle mani, era tutto chiaro l'anonimo è sempre stato Shawn, tutto riportava a lui. E quel giorno dopo aver festeggiato il mio compleanno avrà ascoltato della mia prima volta sicuramente. Come ho fatto a non essermi mai accorta. Non so per quale stupido motivo, mi misi a correre nonostante quel giorno decisi di mettere i tacchi, e la scena non fu poi così bella.
Cercai dappertutto Shawn, non so esattamente cose volevo fare, ma dovevo parlargli, guardai l'orologio, tra pochi minuti sarebbe suonata la campanella.
Svoltai l'angolo e lo vidi accanto ad un armadietto che non era il suo, ma bensì di una ragazza del terzo. Non mi notò, stavo andando verso di lui, ma quella ragazza nello stesso momento si buttò fra le sue braccia e si baciarono. Mi fermai, aprì la bocca per la sorpresa. Mi si fermò il cuore, stringevo la lettera talmente forte che mi stavo facendo male. Shawn aprì gli occhi e mi vide, fu come se il tempo si fosse fermato. E come sempre, anche quell'anno mi si spezzò il cuore. Indietreggiai, mi voltai, mentre strappavo la lettera a pezzetti, la gettai nel cestino più vicino e mi diressi verso la mia classe. Buon San Valentino Elena!
•••
Oggi io e Shawn avevamo dei corsi insieme, mi guardò spesso, sentivo gli occhi su di me, ma mai, e dico mai, mi feci notare nel guardarlo, anzi, cercai di ignorarlo il più possibile. A quinta ora stava venendo verso di me, ma presi le cose e andai via.
Fortunatamente la giornata scolastica passò in fretta, uscì fuori ma pioveva e faceva freddissimo, entrai dentro la macchina del mio ragazzo e accesi i riscaldamenti.
"Brrr si gela fuori Ivan!" Gli dissi.
"Lo so amore, siamo a Febbraio, tu pensa che fra qualche mese ricomincerà a fare caldo." Mi schiacciò l'occhiolino e ricambiai con un sorriso.
"Hai letto la mia lettera?" Cosa? Una lettera? Ah sarà stata l'ultima che ho evitato."Sì" mentii.
Mi lasciò di fronte casa e mi disse a stasera. Perplessa mi misi a correre verso la casa e andai subito in camera. Mi coricai stanchissima e poi afferrai la lettera.
"Ciao amore, è la prima volta che scrivo una lettera, ma non è niente di che. Ti spiego cosa faremo stasera se per te va bene, ti porto a cena fuori, in un locale che ti piace tanto, poi ti porto in un posto magico, dove fare l'amore è ancora più bello. Ti amo tanto Elena, sono sempre più convinto che questo sia un bellissimo sogno. Buon San Valentino piccola mia!" Avevo gli occhi a cuoricino, non capivo più nulla dentro di me. Una parte di me vorrebbe che non avessi quella reazione tutte le volte che pensavo o vedevo Shawn.
Chiusi gli occhi e mi addormentai.
•••
"Elena, tra un po' arriva Ivan, devi prepararti dai!" Mi svegliò una voce familiare. Aprì gli occhi e mi ritrovai di fronte un paio di occhi scuri. Me li stropicciai e confermai chi fosse.
"Che ci fai qua Cameron?" Mi portai su.
"Ho bisogno di un consiglio, e chi altra meglio di te?" Mi sorrise tristemente.
"Hai fatto benissimo, dimmi pure" gli misi una mano sulla schiena e lo accarezzai per incoraggiarlo.
"C'è questa ragazza in classe mia dove ci scambiamo sempre sguardi. È davvero bella. Oggi finalmente mi ha rivolto la parola e mi disse se stasera mi andava di stare insieme a lei, rifiuti subito, ci rimase male, così tanto che nemmeno mi salutò, ma scappò via con le lacrime agli occhi. Mi piace, ma.." abbassò gli occhi.
"Ma?" Lo incalzai.
"Ma amo ancora Jennifer, non ce la faccio, è più forte di me. La amo e non le posso fare questo torto." Aveva gli occhi lucidi.
"Sbagli, Jennifer vorrebbe solo vederti felice. Te lo meriti, sei stato troppo male Cameron, concedi a te stesso una svolta, magari è una brava ragazza, se poi non riesce proprio a piacerti, beh a quel punto lasci stare. Ma provaci, non le fai un torto fidati." Lo abbracciai.
"Forse hai ragione, grazie mille Elena, buon San Valentino!" Mi saluta e va via.
Sorrisi, era un ragazzo davvero forte. Si merita tanta felicità dopo tutto quello che ha passato.
Più tardi mi venne a prendere Ivan, quando arrivammo davanti al posto capì che aveva ragione sulla lettera, era un posto che avevo sempre desiderato andarci.
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Qualcosa di inaspettato
FanficSe il titolo non vi fa impazzire, date un'occhiata alla storia. 😉 Quando Elena ritorna dalle vacanze estive sembra essere tutto normale, sembra aver lasciato tutto come prima che lei partisse, ma in realtà qualcosa durante queste vacanze è cambiato...