Nell'Oscuro

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Vee mi accompagna fino ad una caverna nascosta tra le piante. Non mi sorprenderei se ci fosse qualche ragno lì dentro, papà sarebbe scappato subito. Non ha mai sopportato quegli esserini ad otto zampe. E... nemmeno io. Ma qui c'é qualcosa di più importante delle mie fobie: c'é la vita di innumerevoli innocenti, Amy, Shaomu e soprattutto quella di mio fratello Joel. Prendo un lungo respiro ed entro, mi trovo un posto comodo al buio e mi concentro. Vee resta fuori a fare la guardia, mi ha detto che avrebbe fatto silenzio. Lo spero per lui. Espando la mia aura lasciando che si fondesse con le tenebre della caverna, sento il mio spirito farsi sempre più leggero. Riapro lentamente gli occhi e... ci sono. Sono nell'Oscuro.

Non ho proprio un piano predefinito, so solo che devo trovare qualcuno che conosca gli Orokin. Calipso? Non credo che sarebbe felice di rivedermi. Forse... e dico forse, potrebbe darmi un aiuto proprio colui che li ha affrontati. Ho paura di cosa potrebbe succedere oppure farmi, ma credo che i morti non possano essere una minaccia. Non lo sono, vero? Inizio a cercare un'anima nera, piena di odio, rancore ed Oscurità. Con mia grande sorpresa non trovo nessuno. Vago per quella landa di sabbia grigia guardando gli alberi morti illuminati dal sole bianco. Dove sto andando? È la strada giusta? Mi fermo, cerco di pensare a dove potrei trovarlo.

'È insolito vedere te qui. Per caso cerchi anche tu i segreti dell'Oscurità?'

Sento questa voce, é familiare. Mi volto vedendo un lupo bian- ma quello é... papà! Deve essere lui! 'Papà! Sono così felice di vederti!' sorrido. Vorrei abbracciarlo ma lui mi ferma subito.

'Sembra che tu abbia sbagliato anima. Azazel non é in questo luogo.'

'Allora... chi sei? Non puoi essere nemmeno il nonno, non sei grande quanto lui.'

'Holfast.' accenna una risata 'Lui é stato... come una spada al mio fianco. Ma suo figlio... lui é stato forse il mio nemico più abile. Nemmeno Dawn avrebbe retto il confronto.'

Capisco subito la sua identità dalle sue parole. Torno subito seria 'Quindi sei tu. Cercavo proprio te, Kronos.'

'Visite? Non ne aspettavo affatto.'

'Non sono qui per farti una visita. Sono qui per farti delle domande riguardo agli Orokin.'

Il suo sguardo non cambia di una virgola, riesco però a vedere chiaramente l'odio verso questo nome. 'Dunque sono ancora vivi? Ed io che pensavo di averli sterminati tutti. L'ultimo Orokin che ho visto é stato quello che si era impossessato di una lupa nel tempio di Calipso. Vox, dico bene?'

Non so di cosa stia parlando, non mi importa 'Non ho idea di cosa tu stia parlando. So solo che un lupo di nome Zimo ha una pietra sotto l'occhio, una pietra speciale. Ha detto che gli Orokin gli parlano nella testa. Dove ha preso quella pietra?'

'Una... pietra, dici?' ci pensa su attentamente 'Forse so qualcosa. Ma ora rispondi tu alla mia domanda: perché dovrei aiutarti? Se non ricordo male tu hai contribuito al farmi uccidere.'

Lo sapevo, prova ancora rancore per quello che gli ha fatto papà. Purtroppo non posso fare a meno di lui, ho bisogno del suo sapere. 'Tu odi gli Orokin, io ne devo uccidere un . Non ti sto facendo un favore? Il nemico del tuo nemico é tuo amico, no?'

Kronos sorride leggermente, quasi lo diverto. Non so cosa gli passa per la testa, non so cosa aspettarmi da lui. Sospira e guarda verso Est 'Gli Orokin hanno dei loro insediamenti. In ognuno di loro é racchiuso uno spirito di un Orokin, affiancato ad un oggetto. Usano quell'oggetto per mantenere il collegamento con il regno dei vivi. Il tuo nemico, quello che ha nell'occhio la pietra, é entrato in contatto con Kaligos. Dove? Questo non lo so.'

Il Re bianco: il Secondo Sogno #Wattys2021 [COMPLETA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora