3. Nilo e Lagana. || ✓

5.4K 194 4
                                    

Sono sempre stata una persona riservata.
Sempre.
Non ho mai dato problemi a nessuno e non ho mai parlato troppo.
Sono sempre stata io e me.
Me e io.
Senza nessun'altro accanto, oppure qualcuno che mi camminava affianco per arrivare ad una lezione, non ho mai avuto.
Ma mi sono sempre detta: "va bene così."
E andava bene sul serio.
Ero la più strana tra tutte le ragazze.
Ad alcune, piaceva organizzare feste e parlare del primo bacio.
Ad altre, piaceva lo smalto nuovo o qualche trucco appena comprato.
A me, piaceva la solitudine e i film d'azione dove appena finiti esclamavo: "un giorno, sarò anch'io così."

Mi piacevano le macchine, le armi, gli horror, le patatine fritte e non i pop corn, non i vestiti e non i trucchi.
Mi piacevano le cose da maschi più che altro.. ma giuro che provavo ad essere più femminile.
Ad esempio, una volta, sono venuta a scuola con una camicetta un po'scollata e un paio di jeans attillati, ma.. ero troppo cicciona per sembrare bella o uguale alle altre.
Ma mi ripetevo che comunque andava bene così.
Avevo a casa una famiglia che mi voleva bene comunque.
Un fratello che mi porgeva la sua spalla per piangerci sopra ogni volta che volevo.

Ma dopo la morte della mamma sono successe troppe cose.
Mio padre iniziava a bere, mio fratello ad uscire presto e tornare tardi.
L'unica che teneva in piedi quella dimora ero io.
Ma i soldi, finivano sempre per le bottiglie di whisky di mio padre, oppure direttamente per la droga di mio fratello.
Ho conosciuto Jerry poi, mi ha salvato.
Ma le cose peggioravano.
I soldi non bastavano.
Mi usavano come un giocattolo a loro piacimento e io stavo zitta a subire.
Inutile dire che per colpa loro sono dovuta cambiare.
Sono diventata tutto ciò che odiavo.

«Signorina dai capelli neri..» mi richiama la professoressa Non So Quale Nome, facendomi tornare nella realtà.

Sbuffo spazientita e alzo gli occhi al cielo.
«Mi chiamo Lara. Lara Jhon.» scandisco bene le parole per ricordarle ancora una volta, come cavolo mi chiamo.

Quel bastardo di Jerry, mi ha cambiato identità.
Mi chiamo Lara, ma che cazzo di nome è Lara?
Ma so anche che l'ha fatto per il mio bene e bla bla bla.
Quando uscirò da qui, lo prenderò a pugni come minimo.
Avevo detto vita normale okay, ma non fino a questo punto.
A quest'ora starei già facendo ottimi lavori con la merce.

«Bene Signorina Jhon. Mi sa dire quindi la radice quadrata di 1730?» mi chiede la prof.

Sto per dirle che fa mezzo cazzo, ma il suono della campanella interrompe tutto.
Sorrido vittoriosa e prendo la borsa pronta ad uscire.
Nel tragitto verso il bar, mi imbatto contro un ragazzo.
Alzo gli occhi verso il coglione e le parole mi muoiono in gola.
Occhi azzurri ghiaccio, pelle abbronzata, capelli biondo cenere e un fisico che mi fa sbavare peggio di non so cosa.

«Scusami, davvero! È tutto okay?» mi chiede, grattandosi la nuca nervosamente.

«Oh.. ehm..» porca puttana. Iris dai.
Mi schiarisco la gola profondamente e faccio un sorriso finto.
«Tranquillo, ma sta un po'attento!» ribatto.

Annuisce ancora imbarazzato e sta per aprire bocca, quando un ragazzo dai capelli nero corvino si avvicina sbuffando.
«Allora Logan, muoviti! È da mezz'ora che ti chiamo! Andiamo al bar o no?» chiede scorbutico.

«Si Neil, stavo solo aiutando una ragazza.»borbotta.

«E fottitene della ragazza e andiamo.» sbotta facendo una smorfia.

Faccio un colpo di tosse e mi giro verso il tipo.
«Sono qui.» sibilo, guardandolo dalla testa ai piedi.

«Ma va!»

Lo fulmino con lo sguardo e mi avvicino minacciosa.
«Non parlarmi così intesi?» sbotto.

«Sennò che fai?» chiede scettico.

«Ti u-»

«IR...LARA TESORO! ANDIAMO.» mi chiama Jerry a denti stretti, prendendomi da un braccio.
Ride nervosamente e guarda quello che si dovrebbe chiamarsi Nilo.
«È impulsiva, vero tesoro?» mi chiede lanciandomi un'occhiata.

Annuisco ormai affranta e sorrido a Nilo.
«Parlami ancora una volta così, e porterò la tua testa su un piatto d'argento al tuo funerale per mano mia.» sibilo trucidandolo con lo sguardo.
«Ciao Nilo.« saluto il tipo dai capelli neri e mi giro verso il Dio greco dell'umanità.
«Ciao Lagana.» annuncio beffarda.

Mentre sono quasi all'uscita sento urlare: «Siamo Logan e Neil, idiota!»

Rido divertita e rispondo anch'io.
«Oh ma davvero? Eppure se non so i vostri nomi, ci sarà un motivo!» urlo di rimando.

In risposta sento un ringhio e poi niente di più.
Siamo usciti fuori dal campus e ora stiamo passeggiando.
Questo silenzio mi annoia da morire.
Cosí, decido di fischiare e saltellare per fare qualcosa.
Jerry mi fulmina con lo sguardo e scuote la testa affranto.

«Sei infantile.» borbotta infastidito.
«Che minacce fai? Ti sembra il caso di dire a qualcuno che nemmeno conosci, le tue esperienze passate?» sibila.

Alzo gli occhi al cielo ormai abituata a queste discussioni.
«Ho solo detto la verità Mastrolindo.
Sai che non sopporto la gente che si crede solo metà di quello che sono io.» faccio spallucce indifferente.

«Devi stare attenta Iris. Non puoi farti scoprire proprio all'inizio della tua "nuova vita".» si ferma e mi guarda negli occhi come un fratello possa fare.

Sospiro ormai rassegnata e annuisco titubante.
«Sai.. tendo sempre ad essere quello che hai visto prima.
Non ci riesco a cambiare Jerry.. sono così bloccata...? Non so come spiegarti bene la situazione, ma sono certa di non riuscire ad andare avanti per come vorrei.
Non ti nego che mi piacerebbe avere delle amiche, un ragazzo magari.. andare a delle vere e proprie feste.
Oppure, fare dello "shopping" per stare meglio, come nei film.» ammetto, malinconica.

«La cosa assurda è che qui, non siamo nel film tesoro. Siamo nella realtà.» mormora.

«Lo so Jerry, lo so.»

I'm Scared || COMPLETA - IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora