Battei il piede ripetutamente sul pavimento di questa noiosissima classe.
Ammetto che sono masochista, ma cazzo! Essere normali non comprende andare a scuola.
Sbuffai spazientita da questa noiosissima lezione di.. cos'era? Matematica? Pff, era da quando andavo alle elementari che non facevo calcoli.
Gli unici calcoli che facevo, erano quelli dei soldi che guadagnavo.Al suono della campanella, presi il quaderno e lo misi all'interno della borsa, con l'astuccio e le gomme da masticare.
Borbottai un "arrivederci" frettoloso e mi incamminai verso il bar del college. Avevo una gran fame che nemmeno mezzo bar poteva soddisfarmi!
All'entrata del bar, diedi una spallata a un ragazzo che nemmeno mi interessava le sue proteste e sorrisi falsamente alla ragazza davanti a me.«Allora..»mormorai sovrappensiero.
Guardai nel bancone e c'erano tutti i tipi di dolce, compresi i muffin alla fragola.
Rossi: come piace a me.
Ghignai per i miei stessi pensieri, e mi rivolsi dinuovo verso la ragazza di prima.
«8 di ogni tipo, gra-gra-» mi bloccai improvvisamente.
Non sapevo come dire... Lucifero dannato, non è colpa mia eh!«Grazie?» mi chiese scettica.
Annuì frettolosamente e feci cenno con la mano di prendere tutti i tipi di dolce.
«8 di ogni tipo? Ma.. hai una mini festa?» ridacchiò scioccata.
«Si, solo per me stessa! Ora.. mi dai quei dannatissimi dolci che il mio stomaco ha solo retto la puzza del sang-»
«Sangria... Della sangria.» mi interrumpe una voce maschile dietro di me, l'avrei riconosciuta ovunque.
La ragazza ci osservò titubante.
«Sangria? Cos'è?» aggrottò le sopracciglia.«Una cosa Italiana.. vero Lara?» risponde Jerry per me.
Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.
«Allora? Ho fame!» esclamo ancora con un tono abbastanza alto.
La ragazza davanti a me sussulta e borbotta un "scusami" veloce, prima di darmi una busta con tutto il contenuto.«Sono 50 e 30. Li hai?» chiede scettica.
Guardo lei, poi Jerry, poi dinuovo lei e scoppio a riderle in faccia letteralmente.
«Che sei divertente!» dico, asciugandomi una finta lacrima per le risate.
Così, le porgo direttamente cento dollari e lei apre la bocca per dire qualcosa ma poi la richiude.
Mi dà il resto e seguita da Jerry, usciamo da quel bar per andare in giardino.«Mi segui?» dico dritta al punto.
«Cosa? Nah..» mormora.
«Mi segui?»
«Ti tengo sotto controllo Iris, io-io ti voglio bene e credo che dovresti cambiare.» dice.
Mi fermo di scatto in mezzo a un gruppo di ragazzi, girandomi verso di lui.
«COSA HAI DETTO?» urlo rossa di rabbia.
I ragazzi di prima si girano straniti verso di noi e borbottando tra loro.
Ma in questo momento ho solo le parole di Jerry in testa.«Hai sentito, non urlare.» sibila stringendo i pugni.
«Oh caro, urlo perché mi fai incazzare.
Da quanto mi conosci eh LEROY? Da quando avevo solo 5 fottuti anni, dannazzione!
Sai come sono cresciuta ed è solo grazie a te che sono così.
E no, non lo rinfaccio ma non farmi storie o giuro sulla dea della Guerra che combino un panico.» getto il pacchetto con dentro il cibo e stringo i pugni anch'io, conficco le unghie nei palmi e lo guardo negli occhi.Ci avviciniamo ad un palmo dal naso e quello che dice, spezza tutte le barriere che ho costruito in questi anni...
«Combina il panico, ma lo farai da sola sta volta! Con me hai chiuso.» ringhia.
Mi dà un'ultima occhiata e se ne va alla sua auto.
Io, nel frattempo, guardo il punto dove poco fa c'era lui.«Ah, povera, povera, povera Lara Jhon. I castelli di carta si sono rotti?» dice una voce alle mie spalle.
Mi giro verso di lui rossa di rabbia e trovo un ragazzo con i capelli corvino, un pearcing al naso e indossa una t-shirt che fascia i bicipiti in cui sono segnati dei tatuaggi.
Lo guardo dalla testa ai piedi e scoppio a ridere.
Ho capito da subito chi è.«Mh.. no, non direi Neil Reed, visto che la carta sarà presto conficcata nei tuoi occhi.» faccio un ghigno e mi giro a guardare due persone venire verso di noi.
Appena davanti a me, noto subito il ragazzo di stamattina: Logan.
Dio, sembra uscito da.. non so, un film d'azione.
Uno di quelli dove tutti i ragazzi sono fighi.
L'altra, è una ragazza. Bassa quanto deve, capelli mossi e lunghi castani fino ai fianchi.
Labbra carnose e vestiti costosi.
I fratelli Reed.
Sapevo già chi erano.
Erano i figli di quel bastardo che mi doveva dei soldi.«Hai finito di guardare tutti, Lara?» disse la ragazzina, calcando per bene il mio finto nome.
«Si Denise, sono sempre più convinta che tuo fratello "occhi di ghiaccio-vi straccio tutti-sono bello" è davvero figo. Credo che me lo porterò a letto, sai?» dico ghignando.
Apre la bocca e sbatte gli occhi in continuazione.
«Non ci provare, lur-» ma il nero corvino la blocca.«Lascia stare Das, non c'è motivo.
Sappiamo tutti e tre chi sei, smettila di nasconderti. Piuttosto, Leroy dov'è?»Scatto dritta immediatamente e mi avvicino a lui.
«Non.parlare.mai.di.lui. Non devi nominarlo nemmeno.» sibilo rabbiosa.Odio chi tocca Jerry, anche solo per dire che ha un paio di occhiali nuovi.
È una cosa solo mia, è come se fosse mio fratello minore, anche se fosse il contrario ma vabbè..
È l'unico che mi ha aiutato a rialzarmi e di certo non saranno questi tre stalker alla riscossa a dovermelo toccare.«Punto debole?» chiede il biondo accanto a lui.
Scuoto la testa allontanandomi e sorridendo vittoriosa.
«Punto di forza.»ODDIO.
ODDIO
O
D
D
I
O
SONO ARRIVATA AL 4° CAPITOLO.
PIANGO DA SOLA MAMMA MIA.
COMUNQUE....
Tornando seri, cosa ne pensate nel frattempo?Se vi va, seguitemi nella mia pagina instagram: @getitrightstories
Lì, aggiornerò ogni volta per dare informazioni, rispondere alle vostre domande e alle vostre incertezze.
Buona lettura!
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I'm Scared || COMPLETA - IN REVISIONE
Mystery / ThrillerIris Darwin è tutto fuorché la tipica ragazza bella che ama stare in compagnia a parlare di ragazzi o di quanto sia bello il vestito che indossa. Lei è il diavolo travestito da un paio di occhi azzurri profondi come un pozzo senza fondo e un fisico...