13. Ho un problema al cervello! || ✓

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Fin da quando ero bambina, ho sempre avuto un modo tutto mio per evadere dalla realtà: la finestra.
Si, guardavo da lì il cielo grigio che si riempiva piano piano di acqua.
Ed è inutile negarlo, amo la pioggia.
Mi trasmette tanta calma quando il buio, s'impossessa di me oppure, quando sono arrabbiata con il mondo.
Ed è in giorni come questo, che mentre le goccioline d'acqua sbattono prepotentemente sul vetro della finestra, e sono seduta difronte ad essa, che sono calma.

Non sento né Denise che litiga con suo fratello Neil per il computer, non sento Logan che cerca di separarli, non sento nemmeno i respiri o i tocchi sulle spalle.
Sono calma, tranquilla.
E si, sono forte.. penso.
Ho passato tanto tempo come una sottomessa del diavolo, per poi, essere io a capo dell'inferno.
Il vecchio Lucifero, se mi vedesse, sarebbe fiero di me.

«Lara!» la voce di Logan, mi strappa la mente dai brutti pensieri.
Mi giro e lo guardo alzando il sopracciglio.
«Allora, ci aiuti o no?» chiede duro, come non lo avevo mai sentito prima a d'ora.

«Mh-mh.» sospiro.
Mi alzo dalla poltrona in cui ero seduta e mi avvicino a loro, in piedi accanto al tavolo da salotto.
Sono seduti vicini, i maschi a destra e a sinistra e la ragazzina in mezzo.
Ho fatto una scelta giusta in fondo, se colpisco lei, colpisco loro.
Ed io, non vedo l'ora di sentire i loro lamenti che mi fanno crescere il buco dell'anima.
Quello che ormai, si riempie solo del male e delle sofferenze.
«Cosa avete trovato?» chiedo cauta, con la mia solita faccia impassibile.

«Un cazzo!» sbotta Neil, dando un pugno sul tavolo.
«Quei pezzi di merda hanno disattivato le telecamere. Sono stati furbi.» mormora.

«Aspetta!.» parla ora il biondo.
«Mi ricordo che ci sono le altre telecamere. Quelle dell'ala ovest della villa.» parla ancora.

Ed in quel momento io divento rigida.
Se mi scoprono sono fottuta.
Con uno slancio, prendo il computer di Neil e lo metto sulle ginocchia.
«Voi andate a guardare, io visualizzo ancora qui.» mormoro, con un gesto della mano li sbatto fuori.
I loro sguardi sono sbigottiti ma quello di Neil è duro, mi piace questo ragazzo.
Ha le palle.
Ma non è tempo di pensare a certe cose.

«No!» sbotta.
«Logan e Denise, andate voi. Io rimarrò qui!» continua il moro.
Mi prende il computer dalle mani e mi guarda di sottecchi.

E io, nel frattempo faccio finta di niente.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a Jerry velocemente.

Siamo fottuti.

Spara a chiunque, non si sa mai.
Risponde.

Ha già capito.
Devo inventarmi qualcosa al più presto.
Se loro scoprono qualcosa, davvero non so come procedere.
Sono il nocciolo della mia vendetta e se il frutto non cresce, non si può mangiare.
O, Lucifero.. aiutami.

Nel frattempo, i due fratelli vengono con una chiavetta USB in mano e la inseriscono nel pc di Neil.
E si vede la mia faccia e fortunatamente non quella di Jerry.
Grazie all'inferno non si sente niente ma so già cosa dire.

«Voglio delle spiegazioni,ora!» tuona Logan.

«Ei, calma Lagana. Non pensavo fosse casa tua.» mento all'istante.
La prima cosa che mi viene in mente è questa.
Voglio morire.

«Ma se c'è una targa con il nostro cognome Lara.» risponde la sorella.

«Ecco.. ehm.. si.. no, cioè io..» balbetto presa in contro piede.
Porca troia.
«Ho un problema al cervello.» rivelo, sotto i loro sguardi non credenti.
«Mi hanno detto che ho un disturbo compulsivo di doppia personalità e.. si.. cioè, mi avete scoperta.»

Silenzio.
Tutto tace.
Si come no.
Si sente il ticchettio dell'orologio e anche se questa scena Horror mi piace, non la trovo adatta in questo momento.

«Tu.» mi indica Logan.
«Hai un problema al cervello.» mormora, girandosi di spalle, con una mano sul fianco destro e l'altra fra i capelli.

«Non mi sei mai piaciuta!» sbraita il tipo con le palle.

«Ho un mancamento.» sussurra la più piccola.
Sedendosi poi, sul divano con una mano in fronte.

Mi scappa una risata.
Nervosa, giuro!
Voglio morire.
Mi hanno scoperto.
È la fine.
Frugo nella mia borsa velocemente in cerca di una pistola perché devo seguire il consiglio di Jerry.
Li ammazzo e poi scappo si.
Sicuro.

«Fermi tutti!» annuncia di colpo il biondo.
«Perchè cazzo lo hai fatto?»grida.

Mi giro lentamente verso di lui e lo guardo dritto negli occhi.
Sento di già la rabbia salire fino al cervello.
«Non urlare.» sibilo.
«Non pensavo fosse casa vostra.
E anche se fosse, come già detto, ho un problema.» annuncio. Con l'indice, punto la mia tempia.
«Quindi, non è colpa mia se la mia mano è scattata verso questa villa.»

«Perchè la V allora? Sta per vendetta, si sa.
Abbiamo visto tutti il film.»

«Perchè mi piace.» ammetto.
Mi sistemo meglio sullo schienale del divano, accanto a Denise che adesso si allontana come se fossi il fuoco.
Accavallo le gambe e incrocio le dita sopra il ventre.
«Mi piace la vendetta. Il mio cervello ha scelto questo e non posso farci niente.
E poi, vi confido che è la mia firma.» sorrido sadica.
«Prendo delle medicine per questo, quindi per..per...shakllami.» dico velocemente.

«Che hai detto?» chiedono in coro.

Alzo gli occhi al cielo e sospiro.
«Pershakemi» borbotto.
E nessuno parla.
Ma sentono?
«Razzadiidiotiperdonatemi.» dico tutto d'un fiato.

«Ahhh!» continuano insieme.

E che sono? Programmati per dire le stesse cose?

«Siccome non lo dici mai.. ci penseremo.» sospira la mora.

Logan scuote la testa e Neil cerca di studiarmi.
Ma non sa, che io sono abbastanza furba a chiudermi a riccio.
Non sono un libro aperto tesoro.
Guardami negli occhi ora.
I tuoi occhi neri come la pece che si perdono nel mio pozzo senza fondo.
Lo vedi?
Non c'è scampo.
E una volta che cadi, rimani lì dentro per sempre.
E sembri capirlo sai?
Dal modo in cui distogli lo sguardo, puntandolo da un'altra parte.

Non hai abbastanza palle da affrontarmi.
E fai bene.
Con il diavolo in persona non ci si gioca e se vuoi proprio giocare.. allora, giochiamo!
Ma alle mie regole. Nel mio posto.
Nel mio casino.

I'm Scared || COMPLETA - IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora