25. Cosa mi sta succedendo?. {SECONDA PARTE.} || ✓

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Leggete lo spazio autrice a fine capitolo,buona lettura!🌹

«Corri!» furono le ultime parole di Logan, prima di perderlo.

Ero arrivata in un posto strano, buio e abbandonato.
Ero sicura al 100% che non fossi più a Seattle, ma da qualche altra parte.
Non mi ero accorta di nulla, fino a quando avevo smesso di correre e mi ero fermata per contemplare il paesaggio davanti a me.

Di Jerry, nemmeno l'ombra.
Avevo seguito la scia di whisky e fumo, lungo la strada.
Sul quel tetto, dopo le continue lamentele di Logan, ero scesa ugualmente e avevo iniziato -seppur zoppicante- a camminare alla ricerca di quello che, una volta, era il mio amico fidato.

Inutile dire che, appena avevo visto la sua figura slanciata, lanciandomi un sorriso di sfida, l'adrenalina aveva iniziato a trapassare il mio corpo e arrivando alle mie vene.
Mi aveva disobbedito, sapeva di non farsi vedere e non mi aveva ascoltato.
Lo avrei ucciso.

Io dolore al polpaccio, era passato e Logan, fortunatamente stava bene e aveva solo un piccolo graffio in fronte.

La cosa strana però, era che dopo quella affermazione con un tono preoccupato, non lo avevo più visto.
Avevo continuato a correre e mi ero fermata solo ad un bivio.
C'era dell'erba alta intorno ad una porta di legno malandata, presi il cellulare dalla tasca posteriore dei miei jeans e provai a chiamare quel coglione di ragazzo che mi aveva accompagnato.

Ma purtroppo, come se non fosse già abbastanza, non c'era campo.
Impreco in diverse lingue e mi guardo intorno curiosa.
Jerry, ancora una volta, mi aveva sorpresa senza notarlo.
Amavo questi tipi di posti, anche se erano inquietanti, erano pur sempre tranquilli e piacevoli.

Lo scricchiolio di un pezzo di legno, mi fa girare di scatto verso il rumore.
Lì,trovo il mio incubo peggiore.

«Non sei cambiata affatto.» afferma, portandosi la sigaretta alle labbra sottili e rosee.

«Direi di no.» sorrido, facendo il suo stesso gioco.

«Io si però, non puoi giocare come me Iris.» ride, conoscendomi come un fratello conosce una sorella.

«Dici? Allora non è affatto vero che, adesso, la calibro 38, non la porti più all'interno delle tue giacche eleganti ma bensì, all'interno posteriore dei tuoi pantaloni.» alzo il sopracciglio, notando immediatamente le sue dita tremare, mentre butta la sigaretta.

«Direi che la mia calibro, ha il suo posto.
Ma del resto, puoi starne sicura che è cambiato tutto.
Comunque, il tuo bassotto dove l'hai lasciato?» si beffa di me, con cattiveria.

I miei occhi, si restringono.
Il mostro chiuso in gabbia da tanto tempo ormai, rischia di spezzare le catene con cui è legato.
E Jerry lo capisce dai miei occhi che con me, adesso, non si scherza più.
«L'hai preso tu.» ringhio.
Non è una domanda, ma una affermazione cruda da digerire.

Fa spallucce, facendo tornare sul viso quell'aria impassibile giornaliera.
«Si, no, chi lo sa?»

«Jerry, non scherzare minimamente adesso. Dove cazzo è Logan?» quasi urlo per lo spavento che questo stronzo, possa avergli fatto male.

«Non ti scaldare Diablo, sta bene.. o almeno, per poco!» sorride beffardo.

La sua faccia, la prenderei a pugni se non fosse che sto cercando in tutti i modi di placare la mia ira per adesso.
«Ti ucciderei.» sputo la verità con l'organo distrutto tra le mani.

Pare sorpreso della mia affermazione, ma torna immediatamente alla sua espressione facciale iniziale: «Che originalità, Iris. Davvero, credevo che fossi cambiata almeno un po'!»

I'm Scared || COMPLETA - IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora