«Ti piace?» chiedo, annaspando in cerca d'aria.
Con la manica della felpa, mi asciugo un rivolo di sudore dalla fronte.
Guardo Jerry che ha un enorme sorriso soddisfatto sulle labbra e annuisce convinto.«Certo che si cazzo!» esclama.
«Secondo te, capisce che siamo noi?» aggiunge, aggrottando le sopraccigliaGuardo il grande cerchio rosso, con centro una V e scuoto la testa.
«Nah.» dico, facendo un gesto con la mano come per dire di non preoccuparsi.
«Non credo. Non capirà nemmeno che V sta per Vendetta.» faccio un gran sorriso e tocco la sua spalla con la mia.
«Sei felice?» chiedo.
A quanto pare, è da un po'che glielo chiedo.
Ho sempre paura di perderlo e non mi va.Si gira a guardarmi e annuisce sicuro.
«Tanto, mi mancavano queste... Cose.» ribatte, indicando il grande disegno, riposto sulla porta della villa Reed.
«Ho paura di non tornare a galla Iris, ma credo proprio che adesso, farei la qualunque per perforargli il cranio con una pallottola.» annuncia, facendo un sorriso sadico, che fa sorridere anche me.«Andiamo?» chiedo, girando il mazzo di chiavi nella mano, della mia nuova auto.. nonché macchina dei sogni di Jerry.
Voleva un auto uguale alla mia, così gliel'ho comprata, nera opaca.
Ho sempre saputo che fosse il suo colore preferito, da sempre posso aggiungere.
"Opaco", dice, che riflette i suoi neuroni malati per via dei motori.
Così, stamattina, con la scusa di dover controllare il camion della droga, sono andata in concessionaria e ho fatto un regalo a lui, che è tornato nel mio e nel nostro mondo.«Si, prima che si attivino le telecamere.» risponde, prontamente.
Gli lancio le chiavi che le prende al volo e corruga la fronte.
«Mi fai guidare la Maserati? Ti sposerei.» mormora, con una luce negli occhi, guardando le chiavi.La mia risata lo fa tornare con i piedi per terra, perciò scuoto la testa ancora con il sorriso.
«Mai. Ma ho un regalo per te.» annuncio soddisfatta.
Con il dito, faccio segno di seguirmi all'angolo della strada e lo porto alla sua macchina dei sogni.
«So che ti è sempre piaciuto averne una. Quindi, questo è un regalo per il benvenuto.
Ma anche.. per dirti grazie di essere accanto a me, sempre.» dico sincera.Apre la bocca e la richiude più volte, spostando lo sguardo dalla macchina alle chiave.
«No.» mormora, guardando me.
«Tu sei pazza.» continua, facendo un gran sorriso.«Lo dicono in molti.» rispondo altezzosa, facendo finta di spostarmi i capelli dietro la spalla destra.
«Ti piace?»«Se mi piace? LA AMO DI GIÀ.
Ehm.. ei! Non guiderai la mi auto, lo sai?» fa gli occhi a due fessure e mi punta un dito contro.Alzo le mani a segno di arresa e rido.
«Va bene, padrone.»Ci scambiamo uno sguardo d'intesa e corriamo verso le nostre vetture, chiudendoci dentro e metterci sulla stessa fila.
Accendiamo i motori e un via che non esiste, ci fa partire.
Siamo sempre stati così io e Jerry, due bambinoni, un po'troppo grandi che adorano fare le cose pericolose.
E magari è vero, la normalità la dobbiamo fare crescere tra noi, ma per me, la normalità è questa: io, Jerry, due auto, una pista.
Il resto non conta.***
«Questo, è preso.» mormoro, più a me stessa.
Sospiro rumorosamente e prendo un altro coltellino e lo metto all'interno dell'anfibio destro.
«Perfetto.» borbotto, dando un'altra sistemata.
Scendo velocemente al piano di sotto e il profumo di uova e bacon mi investe immediatamente le narici.
Sorrido come un ebete e raggiungo Jerry che è indaffarato a cucinare.
Gli punto la canna della pistola, -presa dalla mia tasca interna del giubbotto- alla nuca.
«In gino-» e non finisco di dire la frase che Jerry, mi fa volare a terra con una delle sue mosse "speciali" del cazzo.
«Porca puttana.. non sei cambiato per niente!» mormoro, toccandomi la schiena.«E tu sei infantile Iris, lo sai!» fa un sorrisetto laterale e mi aiuta ad alzarmi da terra.
«Ho trovato un lavoro.» continua.
Mi strozzo con un pezzo di bacon e tossisco come una dannata.«Cosa?» chiedo, dopo essermi ripresa.
«Si, nel tuo college. Come professore di Educazione Fisica. Sai che hanno anche un sacco da boxe?» sorride divertito, ai miei occhi a cuoricino.
«Si, ma non sono mai potuta andare.» borbotto, alzando gli occhi al cielo
«Ora potrai, grazie a me.» prosegue, facendosi serio in volto.
Annuisco e sorrido.
«Verrai a scuola con me oggi?» chiedo.«Si, devo firmare le ultime carte e sono assunto.
Oggi, sarà la tua prima lezione di ginnastica Lucifero, spacca i culi!» annuncia euforico.Scoppio a ridere, per poi essere seguita a ruota da lui.
Appena finito di fare la colazione, prendiamo le ultime cose e andiamo verso il college.
Dio, non sopporto proprio quel posto.
È un continuo via vai di studenti che sono divisi in gruppi, come quei film adolescenziali: cheerleader ad esempio.
Oppure, secchioni o popolari.
E onestamente, odio quel tipo di cose.
Credo anche, che anch'io faccia parte di un gruppo. Di quelli strani però.
E direi anche che "strana" non mi si addice proprio.Scendo dalla macchina, seguita dal mio amico ed è inutile negare che il modo, in cui Jerry, si toglie gli occhiali da sole per poi riposarli sulla testa, lo fa rendere un gran figo.
Infatti, sembra che stiamo camminando a rallentatore e gli sguardi dei ragazzi e delle ragazze, sono su di noi.
Sorrido serniona ed entriamo dentro la scuola.«Finalmente sei arrivata. Devo parlarti.» dice una voce affannosa, a me conosciuta.
Mi giro in contemporanea con Jerry e alzo un sopracciglio,non capendo.
«Cosa?» chiedo, appunto stranita.«Ieri, abbiamo visto un graffito.» mormora.
Ed io, raddrizzo le spalle.
«Con un cerchio rosso e all'interno un'enorme V. Sai cosa significa?» chiede, con voce tremante.Scuoto la testa e mi preparo al peggio, il mio piano può essere chiuso.
Me lo sento. Non doveva andare così, porca puttana.«V... Sta per Vendetta. Qualcuno, vuole fare del male a mio padre. E ho bisogno di te Lara.
Sei l'unica in questa scuola con un paio di palle.» annuncia, scuotendomi per le spalle.Io, nonostante ciò, rimango perplessa e sposto lo sguardo su Jerry, vedendo che il suo, era già su di me.
«Siamo fottuti.» mima con le labbra.
Lo so Jerry, lo so.
Vorrei dire.
Ma già ha capito.
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I'm Scared || COMPLETA - IN REVISIONE
Mystery / ThrillerIris Darwin è tutto fuorché la tipica ragazza bella che ama stare in compagnia a parlare di ragazzi o di quanto sia bello il vestito che indossa. Lei è il diavolo travestito da un paio di occhi azzurri profondi come un pozzo senza fondo e un fisico...