Cap 32

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David pov.

Amo follemente quella ragazza. Tutto di lei.

Siamo distesi a letto dopo aver fatto di nuovo l'amore. Non ne ho mai abbastanza di lei. Sapere che in quel momento tutto va bene. In quei momenti siamo più vicini che mai. Solo io e lei. Ci sarà sempre questo a legarci a prescindere da come andranno le cose, io e lei avremo sempre questo. Se penso alle ragazze che ho avuto o le donne adulte che avevano più "esperienza ", paragonate a lei diventano il nulla anche in quella situazione. Lo sarebbero a prescindere perché loro non erano altro che un diversivo e un passatempo. Nora no. Da quando la conosco mi ha cambiato radicalmente anche se lei non lo sa. La mattina prima quando dovevo svegliarmi non ne avevo la minima voglia, impiegavo mezz'ora prima di alzare il culo da quel letto. Adesso invece mi sveglio con il sorriso e con la voglia di fare. Di vedere la luce del mattino e respirare l'aria fresca mattutina e l'odore dei fiori del mio giardino che mi ricordano il profumo dei capelli di Nora, oppure ammirare le rose bianche con quei petali che sembrano fatti di seta proprio come la pelle di Nora. Sono fottutamente innamorato di quella ragazza anzi di quella donna. Perché Nora questo è. Sta rimanendo vicino a me. Nonostante gli abbia raccontato il mio passato. Che da quando c'é lei pesa molto meno sulla mia coscienza. A volte mi sento in colpa per questo. Ma devo andare avanti. Non posso punirmi per tutta la vita. Non merito di essere felice, ma lei si. La guardo mentre si è addormentata proprio come ha fatto lei con me. È stupenda. Mi stupisce ancora come sia disinibita davanti a me. È completamente nuda nel mio letto senza nemmeno una coperta a coprirla. È stupenda. La sua pelle candida che si scontra completamente con la mia ed è una cosa che mi fa impazzire non saprei spiegarne il motivo ma guardare le miei dita scure stringere i suoi fianchi bianchi come il latte mi fa terribilmente eccittare. I suoi capelli biondi sono sparsi su tutto il cuscino. Il suo viso è incantevole con le guance arrossate e le sue labbra rosse e gonfie. È proprio un angelo, il mio angelo. Mi alzo dal letto per andare a farmi una doccia. È mezza notte. Ma non ho proprio sonno. Scendo giù a fare la doccia perché non la voglio svegliare facendola in camera. Mentre scendo le scale vado prima in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Ad un tratto sento una specie di urlo. Il mio bicchiere cade e mi precipito da Nora.

-Amore che succede, stai bene?

La scena che avevo davanti mi fece spezzare letteralmente il cuore. La mia Nora. Cosi forte e con lo sguardo malizioso e testardo non c'era più. Adesso di fronte a me c'é una ragazzina spaventata in preda ai singhiozzi e rannicchiata su se stessa coperta dal piumone che era ai nostri piedi.

-Vieni qui piccola.

La presi fra le braccia. Stringendola forte a me.

Nora: david, pensavo che non c'eri più. Ho fatto un incubo. In realtà li faccio spesso. Disse nora continuando a piangere e a stringere le miei spalle con le sue piccole mani. Quasi per accettarsi che fossi realmente con lei.

-Angelo sono qui. Non vado in nessun posto. Stavo andando a prendere un bicchiere d'acqua. Quale incubo?

Nora: david ti prego resta.

-piccola guardami.

Lo fece e il mio cuore si strinse, mi sembrava di poterne sentire il dolore fisico. Vedere i suoi occhi cosi belli, pieni di lacrime e pieni di paura e le sue labbra tremare. Mi uccise.

- Nora non ti lascio. Non lo farò mai. Parla con me. Se i problemi si condividono sembrano molto più leggeri. L'ho imparato con te piccola.

Nora: Io - io faccio sempre questi incubi. Sono gli stessi David. Mi sta rovinando la vita.

-chi Nora?

Mio padre, ecco chi.

Ho iniziato ad avere questi incubi di recente. C'é mio padre e ci sono io. Lui mi insulta mi offende. Mi lascia senza forze. Mi umilia e poi uccide sempre davanti ai miei occhi qualcuno che amo. Questa volta nell'incubo c'eri tu. Le altre volte sempre mio fratello o mia madre. È bruttissimo David sembra tutto cosi reale. Soffro cosi tanto durante gli incubi mi sveglio devastata e con un dolore al petto insopportabile. Pensavo di averti perso per sempre.

-tu non mi perderai mai. Niente e nessuno potrà separarci. So che sembra una frase" fatta" ma io lotterò per il nostro amore. Sono pronto a togliere di mezzo tutti gli ostacoli. Tutti. E in qualsiasi modo. Con le buone o con le cattive. Ma sappi che chiunque di metterà contro il nostro amore perderà.

Nora: io credo in noi David.

-E fai bene piccola, perché anch'io ci credo. Più di quanto tu possa immaginare. Credimi molto di più.

Ti amo Nora.

Anch'io David.

-vieni con me a fare una doccia angelo.

Si ne ho proprio bisogno.. Grazie David per tutto.

Non ho fatto nulla. Ma tu devi stare tranquilla piccola. Tuo padre potrà provare a essere un ostacolo. Ma non lo permetterò.

Nora:non lo permetteremo. Non sei solo in questo David. Siamo in due.

-lo so. Ma io ho il dovere di proteggerti.

Nora:dovrebbe essere mio padre a protegere sua figlia. Sai com'è il padre che si preoccupa del ragazzo della figlia perché la potrebbe fare soffrire. Invece io mi ritrovo con un fidanzato che mi deve proteggere da mio padre. Che schifo!

- è strano effettivamente. Ma non ci pensare. Tuo padre non farebbe mai quello che hai visto nell'incubo. È solo la paura di perdere le persone che ami.

Nora: non ucciderebbe. Ma soffrire si David. Lo fa anche adesso. Mi umilierebbe come nel mio incubo? Si David lo farebbe. Mi urlerebbe? Si anche quello. Gli piacerebbe strapparmi via le persone che amo? Si anche quello. Sai cosa ha fatto un giorno, abbiamo litigato e mi ha mandato in camera mia stavo portando mio fratello con me. Perché era l'unico che riusciva a calmarmi, edesso ci sei anche tu. Comunque solo abbracciandolo mi calmavo, cosi presi la sua manina ma lui me la strappò via. Perché il suo obbiettivo era farmi soffrire.

-piccola vieni qua. Basta andiamo a fare una doccia calda.

Cazzo se è un bastardo suo padre. Come fa a trattare sua figlia cosi. Oddio non che mia madre fosse stata meglio.

Però, non capisco come fa. È sua figlia nata nell'amore no nella violenza come me. Tutto quest 'odio. Perché? Volevo dire a Nora quanto già lo odio e che l' avrei preso a pugni fino a fargli sputare tutto il sangue che aveva dentro quel lurido verme. Ma non potevo contribuire ad alimentare il suo odio. Non adesso

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