Cap 54

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Nora mi sbaglio o è David quello?

Seguo la direzione del dito di Emily e dopo qualche attimo mi accorgo che è proprio lui. Lui insieme a una donna. Le mani cominciano a sudarmi e sento una strana sensazione al petto e so che da li a poco vomito.

Vedo lei ridere buttando la testa all'indietro e lui impassibile quindi mi domando se la battuta che uno dei due ha fatto, penso lei visto che ride da sola, faceva davvero schifo visto che David non ride oppure è pazza. Ma pazza o no è una bellissima donna, indossa un abito rosso lungo e dei capelli biondissimi tagliati in un carré molto fine. E adesso guardo me e mi sembra di indossare un sacco della spazzatura. Lei è cosi bella, alta cosi.. Donna.  E con David visti dall'esterno fanno davvero una bella coppia. E io mi sento il nulla. Aveva ragione Lizzy io non sono abbastanza per David. Mi tocco il viso e lo sento bagnato non mi ero accorta di piangere. Lei allunga le mani nel bavero della giacca  di David . Abbasso immediatamente lo sguardo con ce la faccio a vedere cosa sta per succedere. Perché mi fai questo David. Dici di amarmi e vieni qui con questa donna. Perché??! Lo sapevo è questo che succede quando riponi fiducia in una persona, rimani delusa. Sempre. Magari non è neanche una cliente.

Sono poco piú ad un metro di distanza con le braccia lungo i fianchi.

Emily: Nora andiamo da lui. Perché stai qua ferma. Andiamo.

No ferma qui. Dico piano mentre lacrime salate arrivano alla mia bocca.

Mentre alzo lo sguardo per guardare vedo lei tirarlo verso di lei dal bavero. Le loro bocche sono una sull'altra una lama mi trafigge il petto ma non rimane per molto quando vedo David staccarsi con una forza tale da ribaltare lo sgabello dal quale si è appena alzato. Mentre mi sposto per scappare sbatto nello spigolo del tavolo accanto a me.

Porca troia. Dico fra i denti.

David: Nora.

Lo dice quasi senza fiato.. Io lo guardo i nostri occhi si incatenano percorrendo una discussione tutta loro senza bisogno di parole. Parlano per noi. " Mi hai deluso"  " non è come pensi"  "l'hai fatto"  " no. lei non vuol dire un cazzo per me" .... Scappo via.

Inizio a correre e la pioggia picchia violenta sulla mia pelle ma non importa il dolore che ho dentro è più grande. Il dolore del tradimento è più forte. Sento gridare il mio nome, è David.

Continuo a correre ma a causa dei tacchi e la pioggia inevitabilmente cado col culo a terra. Mi sembra che dio ce l'abbia con me. Che la vita ce l'abbia con me cosi mentre guardo quel cielo nero e piangente come me urlo. Come una pazza. Non me ne fotte niente che la gente mi guarda. Sento due braccia tirarmi su. Non sono semplicemente delle braccia. Sono le sue  braccia. Quelle che per tante volte sono state il mio rifugio. Quelle che mi hanno fatta sentire protetta e venerata. Lui la mia unica medicina la mia unica cura è la causa del mio stesso male. Piango più forte quando sento la sua voce che cerca di calmarmi e capisco che in questo momento sentirlo fa ancora più male. La sua presenza fa male.

David:sssh piccola. Non è come pensi.

Non chiamarmi piccola e mettimi giù.

No.

Giù. Adesso.

Ok

Nora non hai capito un cazzo di cosa è successo li dentro...

David ascoltami. Mi sono accorta di una cosa. Ho avuto la conferma di quello che temevo. Io non sono abbastanza per te. Lei, la donna che era con te li dentro è perfetta. Voi insieme siete perfetti.

D:non esiste un noi con quella donna, Nora.

David non siamo fatti per stare insieme. Sono troppo piccola aveva ragione Lizzy. Sono ancora una bambina per te. Tu hai bisogno di una donna. Lei lo è. Di certo con lei non avrai problemi come quelle fastidiose chiamate dei miei genitori che ricevo in qualsiasi momento della giornata anche e soprattutto nei nostri momenti. Non dovrai accompagnarla al college tutte le mattine. Non ti chiamerà da una lezione perché l'hanno sbattuta fuori dalla classe perché ha riso in faccia all'insegnante. Tu sei un uomo David. So che non mi stavi tradendo ho visto che ti sei allontanato. Per questo dico che sei un uomo e hai bisogno di una vera donna accanto. Che ti possa sostenere nel tuo lavoro essere indipendente non come me. Sono solo un peso per te. Non ti cercherò mai più giuro.

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