Cap 44

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Ecco il momento delle rivelazioni.

M: Nora va tutto bene?
Non lo so le sembra che stia bene ? Mi prende in giro.. Faccio schifo, mi sembro una squilibrata. I miei capelli sono elettrici. Ho gli occhi gonfissimi e rossi che mi sembro un vampiro e sto praticamente tremando.

Mamma ti sembra che stia bene? 

M:no.

Allora andiamo al sodo per favore. Prima me lo dici prima mi tolgo questo peso.

Non sarà facile Nora è una storia complicata. Giurami che terrai la mente bene aperta e che non mi odierai.

N: non ti prometto nulla. Non sono io che ti ho messo in questo casino. Non sono io che non ho detto la verità a Nick ora ne prendi le conseguenze.
Cazzo ho esagerato. Sta per piangere il suo labbro inferiore trema e i suoi occhi sono vitrei. Sono una stronza.

Scusami mamma. Non volevo. Sono agitata, nervosa e...  e...  Insomma mi sento una merda. Inizia a parlare per favore.

M: hai tutto il diritto di stare come ti senti. Solo perdonami.. Allora come sai io e Nick ci siamo conosciuti a new york ed entrambi abbiamo origini new yorkesi. Quando vidi tuo padre mi piacque subito e ci frequentammo. Aveva il carattere di adesso. Un duro diciamo cosi. È questo era estremamente attraente. Sai com'è il bello e dannato. All'inizio tutto ciò era eccitante e mi rendeva felice vedere come fosse il duro delle situazione e poi vederlo dolce e romantico con me. Mi faceva sentire speciale. Poco dopo com'era con gli altri era anche con me. Uno stronzo in pratica. Eravamo ancora molto giovani e per un periodo mi trasferì nella villa dei suoi genitori insieme alla sua famiglia ovviamente. Erano le vacanze estive. C'erano molte feste organizzate nelle case di ragazzi del nostro giro di amicizie. Ma puntualmente dopo due feste dove andammo insieme, Nick decise di andare sempre solo. E ritornava la mattina praticamente sbronzo e profumo di altre donne addosso. Una notte tornò prima non era ubriaco solamente un po alticcio, gli chiesi come mai era tornato prima e lui in tutta tranquillità mi rispose che la ragazza che voleva scoparsi quella notte l'aveva trovata all'inizio della serata quindi non aveva motivo di rimanere oltre. Rimasi senza parole all'inizio poi incominciai a urlare a piangere e gli diedi uno schiaffo. Che lui ricambiò e se andò di nuovo molto probabilmente a quella festa. Immaginati tu come si possa sentire una ragazza a quell'età disprezzata in quel modo dal proprio ragazzo. Piansi ininterrottamente fin quando non entrò in camera Alex, il fratello di tuo padre. Vide nel mio viso l'impronta della mano di suo fratello e mi aiutò ad alzarmi. Piansi sulla sua spalla. Anche se ero fidanzata con Nick, Alex mi era sempre piaciuto era il suo opposto, la dolcezza fatta persona. Cosi quella sera tra una carezza e una parolina dolce finimmo col fare l'amore. L'amore vero. Quella sera era come se fosse stata la mia prima volta. Perché mi accorsi che io lo amavo veramente più di me stessa. Quella notte sei stata concepita tu. Lui non lo sa.
Oh mio dio!!  Non so cosa dire.

Mi ricordo più o meno di mio padre. Solo qualche foto a casa della nonna. Era bello questo lo ricordo.

M: proprio bello si. La fotocopia di Nick solo che Alex è biondo proprio come te. Sei identica a lui. In questi anni sono riuscita a stargli lontana perche ci sei stata  tu a ricordarmelo. Come mangi, come pulisci la tua bocca dopo ogni tre bocconi. La tua colazione preferita i waffel alla nutella era anche la sua preferita..

Poi in cosa altro ci assomigliamo?
Non so perché ma ero felice di sentirmi dire di assomigliargli. A quanto dice mia madre è una brava persona
M: poi vediamo gli occhi di ghiaccio, i capelli. Ah si.. Entrambi la mattina appena scegli vi grattate in modo pietoso il dorso del naso. E hai il suo sarcasmo. Il suo sorriso. E anche la sua lingua biforcuta. Ti avrebbe amata. Ne sono certa.

Perché non glielo hai detto mamma? Perché mi hai tolto la possibilità di essere felice. Di essere amata da mio padre. Io non so se potrò mai perdonarti per questo. Perché non glielo hai detto di me?

M: amore, io stavo con Nick la sua famiglia avrebbe odiato me e Alex per quello che avevamo fatto. Avremmo avuto tutti contro. Le nostre nozze erano pronte. Le mie e di Nick intendo. Non potevo. Non ho avuto scelta. Mi dispiace angelo. C'erano troppe persone a cui avremmo stravolto l'esistenza.

Non avete, anzi non hai, nel momento in cui lui non sa niente, risolto niente. Hai solo ritardato l'inevitabile. Perché io lo cercherò. Lui deve sapere di avere una figlia. Io ho un padre. Le lacrime scendono di nuovo sul mio viso pensando a quanto mi sono persa. Magari sarebbe stato un buon padre per me. Avrei potuto fare tutto quello che fanno le bambine con i loro padri andare al parco mi avrebbe insegnato ad andare in bicicletta e poi a nuotare. Mi avrebbe portato sulle sue spalle e sarei stata la sua principessa e lui il mio principe. Non potrò mai recuperare il tempo perso. Poi mi viene in mente una cosa.? O forse più di una. E tra i singhiozzi domando a mia madre:

Ma se non fosse successo il litigio a tavola me lo avresti mai detto?.

M: no.
Oh..

È ancora a new york? 

Si è ritornato dopo che si era trasferito a Manchester per un periodo.

Com'è la presa quando te ne sei andata e non lo hai scelto?

M:Lui ha detto di amarmi e io gli ho mentito dicendo che era stata una debolezza e che amavo Nick. Mentre le mie parole uscivano vedevo i suoi occhi spegnersi e sentivo il mio cuore andare in mille pezzi. Ma come ti ho detto non potevo fare altrimenti. Nick ci avrebbe uccisi. Lo farebbe anche adesso se sapesse.

Non ho intenzione di mettere in pericolo mio padre, tanto meno te. Sarà una cosa mia e sua. Praticamente mio zio è mio padre. Chi era mio padre è mio zio. Wow. Una soap opera. Come mai non l'ho mai visto a casa di nonna?

M: dopo il matrimonio è partito. È andato a Manchester. È ritornato solo due anni fa a new york. Non so se abita ancora dai tuoi nonni.

Ok. C'é altro che devo sapere?

M: questo è tutto. So che sarà difficile raccontargli tutto. Però sappi che lui già ti ama anche se non è consapevole.

Ma se neanche sa della mia esistenza!

M: ha amato quella notte proprio come me. Ci amavamo e io lo amo ancora. Lui non lo so ma allora mi amava. Tu sei nata quella notte d'amore. Non c'é altra spiegazione.
Questo non fa altro che far crescere il dolore che ho nel petto. Se fosse stato uno stronzo non mi sarei persa niente. Ma era bello, buono, dolce e amava mia madre. Mia madre parla di quella notte proprio come abbiamo detto io e David che ne avremmo parlato con i nostri figli. Per fargli capire che fare le cose con la persona che ami rende tutto speciale. Come bere il caffè al mattino, che vuol dire che un altro giorno l'abbiamo superato. Spegnere la tv abbracciarsi e dirsi semplicemente " buonanotte ti amo a domani"  perché a domani è più di una semplice parola. È una promessa. Vuol dire domani sarò di nuovo accanto a te. Affronteremo un nuovo giorno insieme. Tanti " a domani"  ogni notte potrebbero portare ad una vita insieme alla persona che ami. Ho bisogno di David.

Mamma grazie per avermi detto la verità su tutto so che è stato difficile anche per te. Ma adesso devo andare

M: è mezzanotte dove devi andare Nora non fare pazzie ti prego.

Se attraversare la porta e bussarne ad ultra è una pazzia allora sono pazza. Devo andare da David mamma.

M: hai fatto del sarcasmo la tua forma di dialogo.

Mi piace che ci posso fare.

M:anche a tuo padre. A volte le sue battute erano davvero squallide ma lui ne era soddisfatto. Rideva e ridevo anch'io. Ecco perché lo amavo e non l'ho mai dimenticato.

Mamma devo andare.

Vai. Resta da lui se vuoi.
Lo spero.

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