Cap 35

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Vado nella camera in fondo al corridoio. Dovrebbe essere li Nora. Busso..

Nora posso entrare?

Nora:È casa tua non devi chiedere.

È passata un ora dalle mie ultime parole prima che si rifugiasse qui dentro ma la sua rabbia non è per niente diminuita. Anzi....

Umh.. Ok. Voglio e devo parlarti.

Nora:se devi sputare altri insulti ti conviene rimanere zitto.

No.. Non devo dire altre cazzate.

N: è già qualcosa.

Allora io.. Eh io avevo.. Cazzo è più difficile di quanto pensassi. Aspetta arrivo tra 2 minuti.

Nora neanche risponde. Vedo la freddezza nei suoi occhi e non riesco a parlare. È troppo ferita. Non c'é connessione in questo momento. È già prevenuta lo vedo dal freddo glaciale dei suoi occhi. Non sta cercando di capirmi. Come posso fare.. Non so da dove iniziare. In realtà il problema è solo mio. Perché questa cosa tocca me lei non soffrirà mai perché non è niente che la riguarda direttamente. Al massimo sarà dispiaciuta. Quindi le parole giuste per chi le devo trovare?? Eh lo so io per chi per quel coglione di me stesso. È sempre cosi, offendo gli altri per proteggere me stesso e anche quando penso di fare le cose per gli altri in realtà in qualche modo il beneficio è sempre il mio. Sapevo di dover stare lontano da Nora ma non l'ho fatto. Non volevo toglierle la sua innocenza e l'ho fatto. Non volevo ferire lizy e l'ho fatto. Non volevo ricordare mio fratello e cosi ho ferito Nora. Tutto fottutamente egoistico. Mi faccio schifo. Ma d'altronde già lo sapevo chi ero e nonostante ciò mi sono avvicinato a lei. Perché senza di lei non so vivere perché la amo.

Vado a prendere la foto di mio fratello dal portafoglio.

D: eccomi.

N: sono passati almeno 10 minuti non 2.

Lo so scusa. Vai di fretta?

N: non sono in vena di sarcasmo. Parla.

Guarda questa foto Nora.

N: Hai un figlio??

D: no. Questo è mio fratello.

N:Che carino assomiglia un po al mio avranno più o meno la stessa età. Ma la foto sembra un po' vecchia quanti anni ha adesso?

Eccola che parla e non si ferma...

D : purtroppo si è fermato ai 4 anni.

N: oh mio dio..

Già. Quando avevo 14 anni mia madre incontrò un uomo della quale si innamorò perdutamente e anche lui di lei. Mia madre aveva 29anni e lui 33 più o meno. Mia madre gli raccontò tutto di come era stato messo al modo e tutte quelle merdate li. Devo dire che dai 14 ai 16anni la mia vita fu più facile. Perché mia madre era più serena e arrivò anche un bambino questa volta suo figlio era frutto del grande amore della sua vita. Sapevo che avrebbe amato quel bambino più della sua vita. Non c'era cosa più devastante per me sapere quanto amasse quel bambino che ancora praticamente neanche c'era e quanto invece potesse odiare me nonostante avesse passato tanto tempo con me. 16 anni della mia vita non bastarono a farle sviluppare un po di affetto nei miei confronti. Non odiavo quel bambino. Non l'ho mai fatto. Perché non avrei mai potuto fare ciò che mia madre aveva fatto a me. Mia madre mi odiava a causa di mio padre. Io non avrei odiato mio fratello a causa di mia madre. Entrambi eravamo senza colpe. Cosi accettai di vedere mia madre ogni mattina vicino al suo nuovo compagno guardarsi di fronte allo specchio della loro camera con le mani sopra il pancione della mamma. Volevo avvicinarmi a loro. Ma è come se avessi la continua paura che le mie mani potessero infettare in qualche modo quel pancione. Volevo vedere mia madre felice. Volevo che lei vedesse in quel bambino la sua rivalsa. Qualcosa di puro. Come un neonato deve essere non come me marchiato dalla nascita. Quando il bambino nacque non mi avvicinai mai. Sempre per lo stesso motivo. Ma poi fu inevitabile. Lui cresceva io ero il fratello maggiore e anche se non ero affettuoso gabri si affezzionava sempre di più. Anche io gli volevo e gli voglio un bene dell'anima. Cosi decisi di avvicinarmi a lui era inutile stare lontano da lui quando mi voleva bene ugualmente. Cosi iniziai a giocarci spesso fin quando non diventammo inseparabili.

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