Capitolo 61.

1.2K 83 7
                                    

I miei occhi non fanno altro che fissare Federica, che impaziente attende l'arrivo della sposa in chiesa. Le nostre dita sono incrociate sulla sua coscia scoperta, mentre la accarezzo con dei movimenti lenti e calmi.
Nel momento in cui, attorno a noi risuona la marcia nuziale, ci alziamo di scatto fissando l'entrata con sguardo attento e dolce. Francesca fa il suo ingresso con mio padre accanto, facendomi visibilmente commuovere. La mia sorellina sta per sposarsi e io ancora non realizzo.
"Quanto è bella" Sussurra Federica. Le sue pozze castani brillano con un'intensità davvero estrema.
"Tanto"
Mi ritrovo ad abbracciare mia madre che piange commossa ed emozionata. Guardiamo Gabriele, che attende con pazienza, passo dopo passo, l'arrivo della sua donna.
La cerimonia è davvero molto emozionante e non appena recitano le promesse mi ritrovo a lanciare lo sguardo verso il soffitto per trattenere le lacrime. E quando arriva il momento del primo bacio, all'interno della chiesa risuonano degli applausi che riscaldano ogni cuore presente.
All'uscita, raggiungiamo le auto per poter ritornare in casa Marcuzzo. Durante il tragitto, non riesco a non sorridere, sentendo il mio cuore felice e spensierato.
Stringo il ginocchio di Federica, notando il suo sguardo osservare attraverso il finestrino, tutto ciò che ci circonda. Non riesco a distogliere lo sguardo dai suoi lineamenti e dalle sue cosce, che sono dolcemente scoperte dal vestitino nero. La sua espressione è rilassata e ogni tanto socchiude le palpebre, perfettamente coperte dal leggero trucco. Arriccia le labbra, lasciando scivolare le dita fra una ciocca morbida di capelli, disegnando un'espressione pensierosa sul suo volto.
"Guarda la strada, avvocato. Non distrarti" Sussurra risvegliandomi con la sua voce dolce e candida.
"Non lo sto facendo, angelo" Mi difendo alzando le spalle. Dalla sua bocca scappa una risatina che automaticamente fa ridacchiare anche me.
"Non è vero, mi stavi fissando e non possiamo rischiare la vita a causa della tua disattenzione"
Sbuffo sonoramente, cacciando con le dita il ciuffo di capelli che mi è appena ricaduto sulla fronte.
"Abbassa quel dannato vestitino o sarò costretto ad accostare per togliertelo completamente." Chiarisco, vedendo la sua pelle arrossire.
"Beh, non sarebbe male" Cantilena con malizia. Le sue dita stringono il leggero tessuto, facendo tutto l'opposto di ciò che le ho detto io.
"Federica, stai giocando con il fuoco."
La sue pelle chiara è stretta attorno alle calze trasparenti, e attraverso quella lieve luce riesco a cogliere quel pizzico di brillantezza. I miei occhi azzurri si poggiano sulle sue mutandine in pizzo dello stesso colore e la cosa mi manda completamente fuori di testa.
Allungo un braccio verso la sua direzione, sfiorando prima il suo ginocchio e poi la sua coscia. Lo faccio con delicatezza e un pizzico di passione, riuscendo a far sorridere la mia ragazza che fa scivolare le dita fra i miei capelli.
Continuo a fissare la strada di fronte a me, godendo a pieno delle sue carezze e della forte sensazione che mi provoca la sua pelle sotto i polpastrelli.
"Ti prego smettila, mi stai facendo impazzire" Mugola, facendomi sogghignare.
"Ti meriti ogni cosa, è stata colpa tua"
Alza gli occhi al cielo, per poi poggiare la sua mano sulla mia, per poter bloccare ogni mio movimento. Incrocia le nostre dita e se le porta sulle labbra, baciando le mie in maniera lenta ma intensa.
Nel momento in cui blocco la mia auto proprio di fronte il semaforo, mi allungo verso la sua direzione per baciarla. Un semplice bacio a stampo, che riaccende i nostri cuori immediatamente. Baciare la persona che ami quando vuoi e dove vuoi, è una delle cose più belle che si possano fare nella propria vita.
Il nostro intimo momento viene interrotto bruscamente dallo scatto del semaforo e dallo squillo del mio cellulare. Lo afferro, notando che il mittente è mio padre.
"Pronto, papà? Dimmi?"
"Riccardo, ma dove siete? Mancate solo voi. Gli sposi stanno quasi per arrivare" Mi avvisa.
"Stiamo per arrivare, scusateci" Sussurro, lanciando uno sguardo a Federica, che mi osserva lievemente confusa.
"Va bene"
Interrompo la conversazione all'istante, respirando profondamente e con tranquillità.
"Che succede?" Mi chiede la donna al mio fianco, lanciandomi uno sguardo veloce.
"Nulla di importante, siamo soltanto in ritardo"
"E la colpa è soltanto tua" Aggiunge con uno sbuffo, per poi alzare gli occhi al cielo.
"Non proprio, la colpa è tua e del tuo abbigliamento provocatorio" Cerco di chiarire.
"Oh, ma smettila... sei un buguardo" Si difende. Accavalla le gambe e mi guarda, regalandomi un bacio volante.
Per i cinque minuti successivi non facciamo altro che stuzzicarci, divertiti e innamorati di tutto questo.
Non appena raggiungiamo casa mia, informiamo i miei genitori del nostro arrivo. Attendiamo tutti insieme gli sposi che fanno il loro ingresso soltanto mezz'ora dopo.
Inizia la festa, per cui ci incamminiamo verso il nostro tavolo per iniziare a sistemarci.
"Gradite dello champagne?"Ci chiede un cameriere, avvicinandosi.
"Si, grazie" Rispondo velocemente. Afferro due calici, uno per me e uno per Federica, che lo stringe con le dita immediatamente.
"Non esagerare mi raccomando, stasera voglio che tu sia lucido" Mi mormora all'orecchio, facendomi sorridere.
"Beh, se dovesse succedere sai come eliminare ogni effetto" Bevo un sorso del mio champagne, gustando al massimo quel primo sorso.
"Mmh e come?"
"Facendo l'amore con me" Le rispondo a bassa voce, accarezzando il suo collo con le mie labbra rosse e lucide.
"Non credo sia abbastanza per eliminare i postumi della sbornia"
"Se non ci provi, non lo saprai mai"
"Vedremo..." Sospira, lanciandomi un'occhiata maliziosa che mi fa ridacchiare immediatamente.
"Riccardo!" Una voce fin troppo conosciuta risuona proprio dietro di noi, interrompendo questa nostra intensa discussione.
"Ciao Chris!" Esclamo con un sorriso. Chris è una delle amiche di mia sorella fin dai tempi del liceo; veniva quasi sempre da noi, per cui passavamo diverse ore insieme; ma un giorno scoprii che era completamente pazza di me. Affrontai la cosa con leggerezza, non pressando molto su questa situazione. Cercai di allontanarla e fortunatamente raggiunsi il mio obiettivo. Era soltanto un'adolescente e io avevo qualche anno in più di lei. Grazie al cielo dopo qualche mese, lei conobbe un ragazzo e riuscì a dimenticare me e tutto ciò che la legava al mio ricordo.
"Come stai? Non ci vediamo da tantissimo tempo" Esclama. Mi abbraccia di slancio, regalandomi poi un luminoso sorriso.
"Sto bene e tu?" Rispondo velocemente. Lancio uno sguardo a Federica, che sta osservando la scena cautamente e in silenzio. Ha le braccia incrociate al petto, mentre attende una risposta da parte della donna di fronte a me.
"Anche. Sono contenta di averti rivisto"
"Anche io lo sono" Sorrido, provando ad essere quanto più gentile possibile. Attiro Federica verso di me, stringendo i suoi fianchi con dolcezza. Mi lascia fare, ma riesco a sentire quanto sia dannatamente tesa a causa di tutto questo. È gelosa, glielo si legge in volto. "Chris, lei è la mia ragazza. Si chiama Federica"
I suoi occhi azzurri e limpidi si assottigliano mettendo in evidenza l'eyeliner nero sulla palpebra. "Fede, lei è Christina... detta anche Chris" Continuo, presentandole.
"È un piacere incontrarti, Federica"
"Lo è anche per me" Risponde fredda la mia donna. Le lancia una leggera occhiata, mettendo immediatamente i puntini sulle i, soltanto con lo sguardo. La sento sospirare, pensando che forse sarebbe tutto più semplice e calmo se stasera ognuno andasse per gli affari propri.

La gelosia regna.👑
Cosa ne pensate di questo capitolo? Fatemelo sapere😘
Buon pomeriggio🌍
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora