Capitolo 6.

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"Angelo, scusami se sono di nuovo qui, ma non potevo andare via in quel modo"
"Hai fatto benissimo" Ammetto immediatamente. Sono felicissima di
rivederlo, il fatto di non averlo ringraziato come si deve mi faceva star male. Chiudo la biblioteca e lo raggiungo, posizionandomi proprio di fronte a lui. "Mi dispiace per la situazione imbarazzante di pochi minuti fa"
"Oh no, nessun problema davvero. Va tutto bene" Mi rassicura muovendo dolcemente le mani.
"Mio padre è sempre stato molto protettivo"
"Lo so, è evidente" Risponde con un sorriso. "Comunque... stai serena, Fede. Non è successo assolutamente nulla" Mi ripete, con un dolce e timido sorriso. "Mi dispiace soltanto che ci abbia beccato in quel momento lì, avrei voluto continuare a solleticarti fino allo sfinimento"
"Brutto cretino" Sbuffo, ma subito dopo scoppiamo in una fragorosa risata che riempie le rumorose vie di Milano.
Qualche istante dopo, mi perdo a guardare il cielo che viene illuminato dalla delicata luce della luna. Riccardo segue il mio sguardo e ci ritroviamo insieme a fissare l'infinito sopra le nostre teste.
"Bello, vero?" Sussurra, girando il capo verso la mia direzione.
"Bellissimo"
Un lieve sospiro scappa dalle mie labbra, provocandomi una lieve pesantezza proprio sulle palpebre.
"Sei stanca, vero?" Domanda allungando un braccio verso la mia direzione. La sua mano sgattaiola sulla mia schiena, che accarezza con rispetto. Io schiudo dolcemente le labbra, beandomi del raffinato contatto delle sue dita.
"È stata una giornata pesante e le alte temperature del giorno, non fanno altro che distruggermi"
"Accompagnami alla macchina e torna a casa" Afferma facendomi strada. "Hai gli occhietti stanchi e hai davvero bisogno di dormire"
Gli mormoro un 'va bene' in silenzio, mentre lo seguo lentamente.
"Questa è la tua macchina?" Domando indicando un'Audi nera perfettamente lucida e pulita. Lo vedo annuire. "Lo sapevo! È un modello tipico di un avvocato" Lo stuzzico ridacchiando.
"Ehi, ma tu cosa ne sai?" Sulla sua bocca appare un sorriso malandrino e a quella visione non riesco a non ridere.
"Io so sempre tutto"
"Vai a casa, hai davvero troppo sonno. Stai delirando" Sospira, alzando gli occhi al cielo. Io sbuffo e accarezzo una ciocca dei miei capelli che mi è appena ricaduta sulla fronte a causa di un filo di vento.
"È la verità, avvocato" Affermo. Mi avvicino dolcemente a lui e mi alzo sulle punte, raggiungendo la sua guancia con le mie labbra. Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi, mentre mi tirano contro di lui con dolcezza. Mi stringe forte, riuscendo a procurarmi una strana sensazione di benessere che riesce a farmi sentire dannatamente calma.
"Fai attenzione per strada, angelo" Mormora nel mio orecchio, causando un brivido che mi attraversa la spina dorsale e poi il cuore.
Bisbiglio un dolce 'si' prima di staccarmi e incastrare i suoi occhi color cristallo nei miei, scuri e intensi. "Hai freddo?" Domanda, notandolo forse, dal leggero tremolio del mio labbro inferiore.
"Si, a quest'ora c'è sempre un po' di vento e il mio corpo ne risente" Farfuglio ancora confusa a causa del suo abbraccio.
Lui afferra la sua giacca immediatamente, facendola scivolare lungo le spalle e poi sulle braccia. La appoggia su di me, permettendo che il calore del suo corpo si trasferisca sulla mia pelle, riscaldandola in ogni angolo. Per la seconda volta mi lascia senza parole, facendo bloccare ogni mio singolo muscolo a causa del gesto che ha appena compiuto.
"Tienila, ti sentirai meglio" Ne sono certa.
"Tu come farai? Non-" Inizio ma la sua voce roca mi interrompe.
"Starò bene"
Annuisco piano e stringo il leggero tessuto fra le dita, pressandolo ancora contro di me. "Dammi un altro bacio e vai"
"Te l'ho già dato, adesso tocca a te" Sibilo con un piccolo sorrisino. Lui mi osserva con malizia, prima di stringere le mie braccia, pressarmi contro il suo petto e schioccarmi un bacio sulla fronte. Assomiglia tanto ad uno di quelli che si danno alle principesse, avete presente? "Domani ti porto la colazione in biblioteca. Aspettami per le nove"
"Ti aspetterò, Marcuzzo"
"Preferisci qualcosa in particolare per avere le giuste energie mattutine?"
"Umh si, un cappuccino e un cornetto al cioccolato. Questa è la mia colazione da anni"
"Sei tradizionalista, angelo?"
"Molto" Ammetto con un sorriso.
"Credo di riuscire a farti cambiare idea" Esclama modesto.
"Non credo, non c'è mai riuscito nessuno"
"Evidentemente perché non ci hanno mai provato sul serio" Risponde immediatamente, facendomi l'occhiolino. Io ridacchio piano, cercando di soffocare le risate.
"Mmh ne dubito fortemente"
"Fidati di me" Mormora. "Scegli: pistacchio o nocciola?"
"Cioccolato"
"Pistacchio o nocciola?" Chiede di nuovo.
"Cioccolato" Ripeto, incrociando le braccia al petto. Lui sbuffa, accarezzando la soffice barbetta sul suo mento.
"Cioccolato o cioccolato?"
"Buonanotte, avvocato Marcuzzo" Sorrido e scuoto dolcemente la mano, allontandomi. "Stia attento per strada"
Mi giro verso di lui, notando un luminoso e bellissimo sorriso illuminare il suo viso, mentre mi osserva raggiungere la mia auto.
"Fai attenzione anche tu, angelo. Buonanotte"
"Certo" Lo rassicuro con dolcezza. Ruoto il capo, prima di entrare dentro la macchina e osservare ogni suo singolo movimento dallo specchietto retrovisore.
Vedo i suoi occhi incrociarsi ai miei e dopo avergli augurato la buonanotte -per la seconda volta- con lo sguardo, accendo il motore, sfrecciando fra le lunghe vie di Milano.
Stringo la giacca attorno a me, pressandola con delicatezza contro il mio corpo. Il profumo di Riccardo mi riempie completamente, riuscendo a farmi percepire la sua presenza, anche se siamo distanti.
Alcuni attimi di questo pomeriggio mi attraversano la mente e istintivamente sorrido. Sono felice e il fatto di rivederlo domani mattina, aumenta questo stato di felicità davvero immenso e puro.
Non appena varco la soglia di casa, corro in bagno cercando di fare una doccia nella maniera più rapida possibile. Mi lavo i denti velocemente e in maniera meccanica, sono così stanca che ogni mia forza è uguale a zero. Quando il mio corpo entra a contatto con il lenzuolo freddo, non riesco a bloccare un 'oddio' sospirato che scappa dalle mie labbra. Chiudo gli occhi, consapevole di una sola e unica certezza: non vedo l'ora che arrivi il nuovo giorno.

Booooom!🌟
E secondo voi come andrà questo nuovo incontro tra Federica e Riccardo?
Baci😘
-Roberta🌓

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora