Capitolo 64.

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Non appena io e Riccardo torniamo alla festa, mi sembra di avere gli sguardi di tutta la gente puntati addosso. Faccio un sospiro di sollievo appena mi accorgo che si tratta di una mia stupida impressione.
"Vieni, andiamo a sederci" Stringe la mia mano dolcemente, guidandomi. Non appena raggiungiamo il tavolo, i suoi genitori ci osservano con aria confusa.
"Dov'eravate?" Ci chiede sua mamma. Ogni singolo angolo del mio corpo viene attraversato da una scossa improvvisa, che sembra aumentare non appena Riccardo schiude le labbra per rispondere.
"A fare un giro sul retro e poi Federica aveva bisogno di andare in bagno" Sussurra indicandomi. Io annuisco, appoggiandolo ma completamente in imbarazzo. "Scusateci per la nostra assenza improvvisa"
"Federica... stai bene, vero?" Mi domanda la donna preoccupata del mio stato di salute. Mi schiarisco lievemente la voce, guardando gli occhi azzurri del mio ragazzo che riescono a trasferirmi una calma apparente.
"Si si, tutto bene... soltanto, ecco... non sono abituata a mangiare così eccessivamente" Improvviso, con espressione quasi dolorante e disgustata.
"Tesoro, stai tranquilla. Non è un problema"
Io sorrido imbarazzata. Non appena Raffaella distoglie lo sguardo, colpisco bruscamente la coscia a Riccardo, facendolo sogghignare in maniera rumorosa.
"Potevi benissimo inventarti un'altra scusa"
"Mi hanno preso alla sprovvista" Si difende, sollevando le spalle.
"Allora penso che sia un vizio di famiglia. Poco fa anche tu mi hai preso alla sprovvista" Ammetto.
"Beh ma nonostante ciò, direi che fare l'amore contro il muro ti è piaciuto parecchio" Mi smaschera con un sorriso malizioso.
"Zitto, potrebbero sentirti" Bisbiglio, stringendo le sue dita. Mi prendo la testa fra le mani, imbarazzata ma felice allo stesso tempo.
"Non è una cosa grave, angelo. È una cosa normale"
"Non lo metto in dubbio, ma-" Inizio, ma la voce di suo padre m'interrompe.
"Noi diamo uno sguardo in giro per vedere se va tutto bene. Ci vediamo tra poco" Ci avvisa. Con noi rimane la nonna e la cosa mi rende parecchio agitata.
"Dicevi, piccola?" Mi incalza Riccardo, non appena i suoi genitori si allontanano. Mi giro verso di lui, guardandolo negli occhi.
"Dicevo: non lo metto in dubbio, ma non è normale che si facciano determinate cose ad un matrimonio" Concludo, facendo spallucce. Lui sospira, ma poi mi sorride.
"Piantala di fare la santa"
"Tu piantala di essere così pervertito"
Sospiro lievemente, lanciando un veloce sguardo sul mio ginocchio completamente coperto dalla sua grande e morbida mano. Il suo calore riscalda la mia pelle fredda e non potrei desiderare di meglio.
Si avvicina per lasciarmi un veloce bacio sulle labbra, accarezzandole con velocità.
"Abbiamo chiarito, vero?" Chiede a bassa voce. A volte il suo essere così carino e amorevole, mi fa letteralmente sciogliere.
Lancio uno sguardo a Chris, che sta serenamente parlando con una ragazza seduta proprio accanto a lei. Riccardo lo nota, infatti appoggia due dita sul mio mento, per riportare il mio sguardo incastrato al suo.
Gli accarezzo il viso con le dita, sfiorandogli la pelle dolcemente. Per un attimo sembra che il resto della gente sparisca. Ci siamo solo io e lui. Occhi negli occhi. Vorrei tanto premere il tasto 'pausa' per bloccare questo momento che definirei magico e perfetto. La musica che risuona all'interno della grande tenda ci accompagna in questo momento, facendo da colonna sonora ad ogni nostra parola.
"Se non avessimo chiarito, avrei fatto l'amore con te?" Chiedo retoricamente a qualche centimetro dalle sue labbra.
"Ho bisogno di avere un'ulteriore conferma"
"Ti amo ancora di più. Ti basta come conferma?" Sussurro, ridacchiando.
"Mhh direi di si" Mugola. Mi tira verso di sé, stringendomi i fianchi con una mano. Disegna un sincero sorriso sulle sue labbra, prima di fonderle alle mie e riscaldarmi il cuore ad ogni singolo tocco. La punta della sua lingua si affretta ad incrociarsi alla mia, ma non appena sento lo sguardo della nonna bruciare su di noi, appoggio i palmi delle mani sul petto di Riccardo per allontanarlo.
Gli occhi azzurri dell'anziana donna ci scrutano attentamente e un sorriso timido riempie la sua piccola e sottile bocca. Si alza con fatica, prima di raggiungerci e posizionarsi proprio al nostro fianco. Noi la osserviamo, lievemente confusi.
Aspettiamo con pazienza che ci dica qualcosa e io non faccio altro che alternare lo sguardo da lei a Riccardo. Lui fa lo stesso, schiudendo lentamente le labbra.
"Oh Santo cielo, ragazzi" Esclama stringendo il suo viso con le dita. "Siete così dolci"
"Beh, grazie nonna. È bello sentirselo dire" Sorride Riccardo, senza vergogna. Io sono completamente in imbarazzo, non sapendo come giostrarmi questa situazione che definirei strana e scoordinata.
"Si, figlioli... siete davvero dolcissimi ma devo dire che siete dei pessimi attori"
Il mio cuore sembra fermarsi per un istante, riuscendo a farmi perdere ogni ragione. Ogni parola. Ogni obiettivo.
Riccardo sospira, grattandosi la nuca nervosamente. "Adesso vi racconto una roba" Sussurra lentamente e a bassa voce. Appoggia i suoi occhi celesti su di me, accrezzandomi i capelli. "Quando io e mio marito eravamo giovani, eravamo proprio come voi. Ci amavamo tanto, così tanto che questo grande amore riusciva a far scoppiare un'immensa quantità di passione in qualsiasi momento. Facevamo l'amore ovunque, anche sul prato di casa dei miei genitori ed eravamo dei pessimi, e dico pessimi attori. Forse peggio di voi" Sorride, risvegliando i ricordi. Ascolto il suo discorso con un leggero tremolio, dovuto forse all'immenso imbarazzo. "Ci facevamo beccare sempre e stasera mi sembra di aver vissuto di nuovo uno di quei momenti"
"No, nonna... ti sbagli. Io e Federica non abbiamo fatto assolutamente nulla" Borbotta Riccardo, cercando di ripararare la situazione.
La donna si lascia scappare una leggera risatina, prima di sbuffare allegramente.
"Ne riparliamo quando sistemerai sia il colletto che i primi due bottoni della tua camicia" Ci smaschera. Io abbasso lo sguardo, ormai rossa in viso. Mi sento letteralmente morire e ogni secondo che passa, spero vivamente che questo momento sia soltanto uno stupido sogno. Che vergogna.
Riccardo stringe il tessuto fra le sue dita, guardando sua nonna con sguardo dolce e tenero.
"Si, facciamo decisamente schifo a recitare" Ride, facendomi sospirare.
"Oh ragazzi. State tranquilli! Non è una cosa brutta. Fate l'amore ogni volta che potete e volete, vi amate e non c'è cosa più bella che fare tutto questo quando il sentimento è protagonista"
"Si, nonna... lo penso anche io. Abbiamo sempre seguito questa logica"
"Riccardo!" Lo rimprovero, colpendo la sua spalla rapidamente. La nonna scoppia a ridere, divertita.
"Vi lascio soli, divertitevi" Ci schiocca due baci sulla fronte, stringendoci poi in un abbraccio che ci fa sorridere goffamente. Poi si allontana e non appena lo fa, non posso fare altro che guardare Riccardo, ancora frastornata da tutto ciò che ho appena vissuto.
"Cristo, che imbarazzo" Mi lamento. Nascondo il viso nell'incavo del suo collo, sentendo la sua mano stringermi il bacino.
"È tutto passato, angelo"
"Credo di non aver mai provato così tanta vergogna in vita mia. Cioè... tutti hanno capito ciò che abbiamo fatto lì sopra"
"Non pensarci più"
"Cosa? Ma come fai ad essere così tranquillo?" Chiedo curvando il capo per poterlo guardare.
"Semplicemente vivo la mia vita, cercando di non dar peso a niente e nessuno. Sono cose naturali, e penso che tutti nella propria vita siano stati beccati dopo aver fatto l'amore"
"Non dalla propria famiglia" Gli faccio notare.
"Non esattamente, ma il concetto è quello" Ride. "Un giorno, ci beccheranno anche i nostri figli. È regolare"
Io lo guardo, lievemente presa alla sprovvista dalle sue parole. In futuro, mi piacerebbe tantissimo avere dei figli con lui e non appena l'idea mi attraversa la mente, mi ritrovo a sorridere. Cerco di non sbilanciarmi molto sulla risposta che dovrò dargli, infatti rimango limpida e lucida.
"Lo so, speriamo soltanto di migliorare il più possibile" Mormoro e lo bacio velocemente.
"Mmmh, ma certo... abbiamo soltanto bisogno di tempo"
"Tanto tempo" Lo correggo, cercando di lasciar scivolare l'imbarazzo.
"E tanta pratica" Aggiunge con sguardo malizioso. Io scoppio a ridere, rifugiandomi fra le sue braccia per poi essere stretta in un abbraccio che profuma di amore.

Le sagge perle della nonnina🙈
Buona Vigilia di Natale, amori🎅❤
Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemelo sapere, mi raccomando🌎
-Roberta👑

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora