Capitolo 24.

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Il suo muscoloso petto è perfettamente incastrato al mio seno, fasciato dalla leggera magliettina di cotone che mi copre un po'.
L'unica cosa che faccio è circondargli il collo con le braccia, stringendolo a me e appoggiando la sua fronte sulla mia. Sento il suo respiro soffiare sulla mia pelle e tutto ciò mi fa perdere ogni singola ragione. Brividi costanti e intense sensazioni che non riesco a controllare.
"Posso darti un bacio?" Sussurra a bassa voce. Fa quasi fatica a parlare.
"Dove?"
"Sulle labbra" Risponde velocemente. Il fatto che mi chieda il permesso prima di fare una cosa di questa importanza, mi fa pensare quanto sia alto il rispetto di quest'uomo nei miei confronti. Riccardo è raro.
"Si"
Chiude la porta con un calcio, stringendo con dolcezza i miei fianchi per poi pressare la mia schiena contro quest'ultima. Riesce ad avere il massimo controllo su di me, e quando sento la sua mano incrociarsi alla mia lentamente mentre si fa strada sulla mia schiena, mi sento letteralmente morire.
China lievemente il capo, lasciando che le sue labbra circondino le mie. Le schiude dolcemente, stringendole fra le sue, calde e umide. Un bacio a stampo, nulla di volgare o passionale. Solo adesso realizzo quanto forte mi sia mancato tutto questo e vorrei che questo momento durasse per l'eternità. Poi si stacca, guardandomi per un istante. Gli sorrido con lo sguardo, ringraziandolo per avermi accettata come sono realmente, difetti compresi.
"Scusami, ma ne avevo voglia" Anche io. Da matti. Vorrei tanto dirgli di continuare, ma non voglio e non posso sbilanciarmi troppo.
"Hai fatto bene" Sospiro. Appoggio l'indice sul suo mento, accarezzando la leggera barbetta che ricopre la sua pelle. Poi passo al labbro inferiore, solleticandolo con le unghie. Lui mi lascia un delicato bacio sul dito, provocando una leggera risata da parte mia. Tutto questo è così tenero. Ogni singolo nostro gesto riesce a riempire a poco a poco il mio cuore, facendolo battere un po' più forte di prima.
"Quanto sei bella..."
"Non dire sciocchezze" Cantileno, afferrando la sua mano per poi guidarlo verso la cucina. Lui mi segue, spingendomi contro il suo petto per poter stringere il mio piccolo corpo fra le sue enormi braccia, che hanno uno strano legame con il termine 'casa'. Già, perché lo sono davvero.
"Non dico sciocchezze, angelo. Lo penso davvero"
Alle sue parole, mi imbarazzo un po' e lui lo nota all'istante, infatti mi lascia un veloce bacio sulla fronte.
"Ti credo" Sussurro piano. I suoi occhi sono strapieni di sincerità e per un attimo mi blocco a guardarli per la loro estrema bellezza. Ogni giorno che passa aumenta sempre di più.
Sgattaiolo via dalle sue braccia, raggiungendo il tavolo. "Resti qui?"
"A cena?" Chiede retoricamente. Intrufola le mani all'interno delle tasche dei jeans, tenendosi su con le punte dei piedi per dondolarsi con dolcezza. Io annuisco. "Si, resto. Non ho ancora mangiato"
"Ti va bene una semplice insalata? Non ho molta voglia di cucinare" Ammetto. Le mie parole vengono subito accompagnate da una sua leggera risatina. È molto divertito da tutto questo.
"Non importa cosa vuoi mangiare. L'unica cosa che conta sei tu, voglio stare con te, Fede"

Vuole stare con me.

"Anche io" Sorrido. Le mie dita si stuzzicano fra di loro, facendomi letteralmente andare fuori di testa. Lui e le sue parole mi fanno uno strano effetto.
"Ti aiuto a preparare qualcosa?" Domanda, togliendosi la giacca e appoggiandola sullo schienale della sedia. Io annuisco ripetutamente, ripensando alla frase detta un istante prima da lui.
"Si, bisogna sciacquare l'insalata" Ammetto raggiungendo il frigo per prenderla. Lui mi fa un leggero cenno di testa, aspettando che lo raggiunga.
"Com'è andata oggi a lavoro?" Chiede dopo pochi minuti, mentre mangiucchiamo la nostra cena terribilmente leggera ma comunque molto gustosa.
"Abbastanza bene, questa giornata è passata più lentamente rispetto le altre"
"La mia mancanza iniziava a farsi sentire, ecco perché..." Ride, con aria modesta. Già, forse è proprio così.
"Immagino di si" Rispondo regalandogli un dolce sorriso. La cena passa velocemente, infatti poco dopo ci ritroviamo l'uno fra le braccia dell'altra, mentre parliamo di tutto. Carezze veloci, sorrisi sinceri, abbracci voluti e baci rubati.
Mi sembra di vivere in un nuovo mondo. Un nuovo mondo tutto da esplorare ma che mi piace da morire. Riccardo sta diventando una parte fondamentale della mia vita, nonostante questo muro che ci separa, sta cercando di aiutarmi per poterlo eliminare del tutto. Perché in fondo, è davvero tutto quello che mi serve. Che ci serve.
"Si è fatto tardi... torno a casa, angelo. Abbiamo bisogno di riposare" Inzia sollevando leggermente il capo verso la mia direzione per potermi guardare negli occhi. Lascia scivolare le sue mani dal mio corpo, causandomi un'immediata mancanza. "Domani dobbiamo alzarci presto"
"Resta ancora cinque minuti" Lo prego, giocando con i piccoli bottoni sulla sua camicia.
"Lo sai anche te che poi saranno ore" Sorride, pizzicando i miei fianchi. Appoggio la testa sul suo petto, impedendogli di lasciarmi andare così velocemente.
"Non è importante. Non andare via" Sussurro. Il fatto di passare un'altra notte con lui, mi elettrizza parecchio.
"Va bene, non andrò via, angelo. Rimango qui"
Un luminoso sorriso nasce fra le mie labbra, illuminandole immediatamente. Sollevo dolcemente il capo, incastrando i suoi occhi nei miei immediatamente. Il mondo si ferma. Il mio cuore anche.
Mi avvicino piano, chinandomi verso l'incavo del suo collo e lasciargli un bacio sulla pelle. Lo sento sospirare piano e quando la sua mano stringe il mio fianco, sorrido inarcando dolcemente la schiena. "Un altro, ti prego" Sussurra riferendosi al bacio di qualche secondo prima.
Lo accontento immediatamente, giocando con il ciuffo di capelli che ricade sulla sua fronte nella maniera più delicata del mondo.
Quando mi stacco, le sue palpebre sono socchiuse e nel vederlo così rilassato mi vien voglia di rubargliene uno sulle labbra. Ci ripenso immediatamente, accollandomi contro il suo petto velocemente. "Vuoi che ti porti a letto?"
Il suo fiato soffia con delicatezza sulla mia pelle, provocandomi un piccolo brivido che scorre lungo la mia schiena in maniera lenta e cristallina.
"Non ancora, tra poco"
Lui annuisce, stringendomi ancora un po' di più. Io faccio lo stesso, non riuscendo a non sorridere a questa dolce scena. Siamo nascosti da tutto e da tutti, circondati da un bisogno reciproco che ci unisce ancora di più. Io, lui e un divano. Questo mi basta per essere felice.

Boom!❤
Spero vi piaccia. Riccardo sta riuscendo piano piano a far sciogliere la nostra Fede. Ci riuscirà del tutto?😏
Grazie di tutto. Sempre.
Baci😘
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora