Capitolo 63.

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Nei secondi successivi, il cuore mi batte davvero all'impazzata e anche i miei respiri diventano irregolari e pesanti.
Quando io e Riccardo entriamo in casa, lui stringe le mie dita, guidandomi verso il piano superiore. Non sono mai salita qui, e il bisogno di sapere dove diavolo mi stia portando supera davvero ogni cosa.
La luce dei lampioni che filtra attraverso le grandi vetrate riesce ad illuminare il nostro percorso, rendendo il tutto molto più semplice e veloce.
"Entra" Mi dice, serio. Spalanca la porta, permettendomi di varcare la soglia velocemente. Un forte profumo di pulito mi pervade le narici e socchiudo gli occhi per sentirlo al cento per cento.
La stanza è perfettamente arredata e in ordine. Un grande letto d'ottone è posizionato al centro, e proprio di fronte ad esso, lo spazio è perfettamente riempito da un armadio e da un cassettone di legno. I miei occhi sfiorano le due lampade poggiate proprio sui comodini, riuscendo a rendere l'ambiente molto raffinato e classico al tempo stesso.
"Questa era la tua camera?" Chiedo. Mi ritrovo a sfiorare il vetro della finestra con le punte delle dita, osservando tutto ciò che succede all'esterno.
"Si" Risponde soltanto con un filo di voce. Avverto la sua presenza proprio dietro di me e non appena pressa la mia schiena contro il suo petto, cedo immediatamente, trasformandomi in polvere.
I miei capelli corti gli permettono di poggiare le labbra sul mio collo lasciato scoperto dal vestitino e la cosa mi fa sospirare piano.
"Ti è passato l'attacco di gelosia?"
"Tu hai finito di fare il cretino?" Chiedo retoricamente, ripensando a tutto ciò che ha fatto prima.
"Non ancora" Lo sento sorridere sulla mia pelle e il suo respiro mi provoca un brivido alla spina dorsale.
"Torniamo giù, si accorgeranno della nostra assenza" Mi libero della sua presa, avanzando verso la porta. Lui si affretta a raggiungermi e prima che possa poggiare le dita sulla maniglia, mi spinge contro la parete, intrappolandomi con il suo corpo. Non ho nessuna via d'uscita.
"Non se ne accorgerà nessuno. Ho soltanto bisogno di un po' di tempo per noi" Mormora. "Lascia perdere Chris e tutto il resto. Niente ha senso, angelo. Solo tu ed io."
Le sue labbra sono a pochi centimetri dalle mie e l'estrema vicinanza dei nostri corpi, mi fa letteralmente tremare come una foglia.
"Smettila, sono così incazzata... odio il fatto che ti guardi in quel modo, e odio anche il fatto che tu l'abbia abbracciata così intensamente"
"Non l'ho fatto, Fede! Assolutamente! Lo sai." Tenta di convincermi. Io sospiro, poggiando le mani lungo le sue spalle. "Credimi"
"Fatico a farlo"
"Dio, smettila! Smettila fottutamente. Baciami adesso, ti prego." Lascio andare il capo contro il muro, sentendo il suo petto premere contro il mio in maniera costante. "Amo solo te, dovresti saperlo."
Ama solo me.
Le sue mani tracciano il profilo del mio corpo, accarezzandomi i seni, i fianchi e i glutei in maniera lenta e passionale. Nonostante la presenza dell'abito, il suo tocco rimane comunque immutato ed intenso.
Mi ritrovo a soffocare un gemito di piacere che scappa dalla mia bocca in maniera veloce, quando aumenta la presa. Stringo il suo viso fra le mie mani, accarezzando le sue guance con i polpastrelli. Mi alzo sulle punte per fondere le mie labbra con le sue, facendo sfiorare ad entrambi un mondo infinito.
La sua mano sgattaiola lungo la mia schiena, permettendo ad entrambi di avere più contatto. I nostri corpi fremono e le nostre lingue iniziano ad intrecciarsi dolcemente, con movimenti lenti e dolci.
Solleva la mia gamba sul suo bacino, incastrando i suoi fianchi nei miei. Continuo a baciarlo e non appena mi pressa contro la porta, il mio respiro si spezza. Lo afferro per il colletto della camicia, muovendomi contro di lui. "Ho bisogno di-" Inizia, ma le mie dita sulle sue labbra bloccano ogni parola.
"Anche io"
Sorrido quando lo vedo chiudere a chiave la porta della sua camera, completamente certi e coscienti di tutto ciò che stiamo per fare. Si toglie la giacca, gettandola sul materasso bruscamente.
Nonostante quella lieve discussione, in questo momento tutto sembra essersi cancellato.
"Dobbiamo essere veloci, okay?" Io annuisco. Emette un lieve sospiro non appena gli sbottono i pantaloni, spingendoli giù insieme ai boxer.
Le sue labbra tracciano un contorno irregolare sulla mia pelle, rendendola umida e tremendamente baciabile. "Ho sempre desiderato prenderti contro il muro"
"Eccoti accontentato"
Elimino i miei tacchi a spillo neri, emettendo un sospiro di sollievo per il lieve dolore che mi provocano. Mi avvicino di nuovo a lui, strusciandomi dolcemente contro il suo membro. Lo bacio sulle labbra, sbottonando i primi due bottoni della sua camicia. "Dobbiamo togliere queste dannate calze"
Afferra il mio vestito, arrotolandolo proprio sui fianchi. Insinua le dita fra le mie gambe, sfilandole con dolcezza per poi lasciare un dolce bacio sulla coscia. Tira giù anche le mutandine in pizzo, guardandomi mentre si lecca le labbra con lentezza. Mi reggo a lui mentre sfilo il mio intimo dai piedi.
Mi bacia per l'ennesima volta e mi solleva da terra, lasciando che gli circondi i fianchi con le gambe. Entra dentro di me con dolcezza, stringendo i miei seni coperti. "Cazzo, questo era esattamente tutto ciò che mi serviva. Avevo bisogno di calmarmi un attimo"
Inizia a muovermi su e giù, connettendo le nostre bocche in un bacio disperato. "Mi ami ancora?"
La sua domanda sciocca mi fa sorridere. Mi mordo il labbro, sperando che questo momento duri il più possibile.
"Si, cretino"
I suoi movimenti aumentano un po', mentre continua a prendermi contro la parete molto intensamente. Dio, è così bello.
Gli passo la lingua fra le labbra e lui le schiude per fonderle in un bacio. I nostri corpi si muovono con forza, e la cosa mi fa impazzire.
Il bruciore allo stomaco aumenta notevolmente e raggiungiamo l'orgasmo nello stesso momento. Gemo il suo nome, che viene ingoiato da un suo respiro spezzato. Lascia andare la testa sul mio petto, accarezzando le mie cosce con le punte delle dita. Restiamo in questa posizione per alcuni secondi, vivendo per la seconda volta con il pensiero tutto quello che abbiamo appena fatto. Poi mi solleva e non appena poggio i piedi sul pavimento, sono costretta a socchiudere gli occhi. È stato tutto troppo intenso e non credo che si possa dimenticare in fretta.
"Angelo?" Sussurra, sollevandosi i boxer.
"Cosa c'è?"
Lo guardo negli occhi, notando le sue iridi brillare grazie alla luce naturale della luna e quella artificiale dei lampioni.
"Niente, ti amo anche io" Fa spallucce. La sua espressione è terribilmente dolce e tenera. Posso immediatamente notare quanto sia pentito di quel piccolo battibecco, riesco a percepirlo dai suoi occhi tremendamente sinceri e buoni.
"Lo so. L'ho sempre saputo" Accarezzo il suo ciuffo di capelli con le dita, regalandogli un leggero sorriso che vale davvero più di ogni altra cosa al mondo.

😏🔥
-3.
Volete sapere qualche dettaglio sul sequel? È già tutto pronto🌍
Buon pomeriggio a tutte🌺
-Roberta🐱

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora