Capitolo 57.

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"Perché questa volta è diverso. Sta cambiando qualcosa, forse tutto."
Lui inarca un sopracciglio, lievemente confuso a causa delle mie parole. I miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime, rendendo la sua figura leggermente opaca e sfocata. Inizio a sentirmi fragile come una foglia, ma allo stesso tempo sicura e forte di tutto ciò che gli sto dicendo. Si sta allontanando da me a piccoli passi, e un giorno, sono più che certa, che sparirà completamente, lasciandomi fra le mani del mondo.
"Ma non è vero. Perché lo pensi?" Chiede. Abbassa lievemente il tono della voce, segno di quanto sia agitato e debole di fronte a tutto questo.
"Perché è la verità e non puoi dire il contrario, Riccardo" Rispondo facendo spallucce. Faccio un profondo respiro per tranquillizzarmi, ma succede esattamente l'opposto.
"Non riesco a capire ciò che stai dicendo... ci amiamo, perché ti poni dei pensieri inutili?"
"Non sono inutili, sono reali e giusti. Il nostro rapporto sta cambiando: tu ti stai allontanando, mentre io cerco di convincermi che non sia così. Non è normale!"
"Io non mi sto allontanando! Ma cosa stai dicendo, Federica?" Alza la voce. Il suo viso è leggermente arrossato a causa della rabbia, ma al tempo stesso, quel leggero venticello riesce a rendere la sua pelle delicata e fresca.
"Sto dicendo ciò che vedo. Sono due giorni che scompari, poi torni, poi decidi di scomparire di nuovo. Io non voglio giocare a nascondino, cazzo!"
"Ma non lo stiamo facendo!" Ammette. "Ieri siamo stati insieme, abbiamo fatto l'amore, come puoi dire una cosa del genere?"
Per un secondo, un brivido mi attraversa il corpo. Mi sembra di risentirlo sopra di me, mentre mi bacia con dolcezza tutto ciò che sfiora con le mani. Dopo un litigio, ogni singola sensazione è amplificata di dieci volte.
"Abbiamo fatto l'amore, okay... ma questo non risolve ogni problema. Vuoi capirlo?" Sbotto agitata. I battiti del mio cuore seguono un ritmo davvero accelerato e per qualche istante, non riesco a respirare come dovrei.
"Sembrava andare tutto bene, o almeno ho percepito questo!" La situazione si riscalda notevolmente e in questo momento riesco a percepire soltanto un'amozione: la rabbia.
"Appunto, oggi è cambiato di nuovo tutto! Siamo separati da un immenso solco e ora come ora ti considero una cosa irraggiungibile"
"Bene, allora facciamo di nuovo l'amore per risolvere ogni problema! Funziona sempre" Afferma. Per la prima volta dopo questa lunga discussione, sulle sue labbra sorge un sorrisino malizioso, che immediatamente fa sorridere anche me. Cerco di non cedere così velocemente, per cui lo elimino all'istante.
"Smettila, sto parlando sul serio" Affermo con tranquillità. "Mi sento usata e sola, e odio questa cosa"
"Io ti amo" Sussurra. Io sospiro.
"Anche io ti amo. Più di quanto immagini. Ma non posso permetterti di ferirmi ancora, alcune volte il silenzio e le bugie fanno più male delle parole" I miei occhi castani e delusi si sfiorano con i suoi, azzurri e speranzosi.
"Non ti ho mentito" Sussurra. "Ti ho pensato per tutta la notte, lo sai vero?"
"No che non lo so! Perché non mi hai scritto? Non mi hai chiamata? Non mi hai raggiunta? Io avevo bisogno esattamente di questo! Volevo stare con te, volevo fare l'amore per tutta la notte, per poi svegliarmi questa mattina senza un briciolo di forza. Capisci cosa intendo, Riccardo? Io voglio viverti, voglio amarti. Ma se da parte tua riesco a percepire soltanto un muro, come faccio a fare tutto questo?" Chiedo, sperando di ricevere delle risposte. "Abbiamo invertito i ruoli. Qualche mese fa, tra i due, quella trasparente ero io... adesso sei tu. E questo mi sta distruggendo"
"Io sono sempre lo stesso" Bisbiglia. La sua voce non fa altro che provocarmi un lungo ed interminabile brivido alla spina dorsale. È assurdo.
"Smettila di mentirmi"
"Tu smettila di non credermi, diamine!" Sbotta, facendomi sussultare. "Dimentichiamo tutto quello che è successo negli ultimi giorni e ricominciamo" Fa un passo verso di me, allungando la sua mano verso il mio braccio. Esso prende una mira diversa e sfiora la mia guancia leggermente pallida a causa delle basse temperature. La sua vicinanza mi fa perdere il controllo. Letteralmente. Ogni angolo di me è in continua agitazione, la mia pelle è attraversata da tante piccole scosse che confondono alla perfezione tutti i nervi.
Nel momento in cui il suo fiato caldo e leggero soffia sull'incavo del mio collo, vengo accolta da un senso di angoscia ma anche di liberazione. Mi stringe fra le sue braccia, pressando il mio petto contro il suo. Decido di prendere in mano la situazione e allontanarlo, anche se il mio cuore richiede esattamente il contrario. Vuole lui, ma non posso lasciare che tutto fili liscio come l'olio. Non potrei sopportarlo.
"Ho bisogno di pensare" Ammetto con voce tremante. La sua espressione da calma e rilassata, si trasforma in preoccupata e confusa.
"Mi stai chiedendo del tempo?" Domanda facendo un passo indietro. Il suo profumo svanisce e i miei battiti si bloccano.
"Soltanto poche ore, il tuo silenzio mi ha distrutto"
"Adesso sono tornato, cosa importa del resto?" Chiede retoricamente, alzando il tono della voce. Per un attimo, mi guardo intorno sperando che nessuno stia guardando questo strano teatrino.
"Importa, cazzo! Non posso e non voglio ritornare fra le tue braccia come se niente fosse successo! Capisci cosa intendo?" Gli chiedo, provando a fargli capire il reale motivo di questa mia scelta. "Forse sto rendendo la situazione più grande di quanto lo sia già, ma odio essere presa per il culo"
"Non lo sto facendo. Non l'ho mai fatto e sono certo che non lo farò mai"
"Smettila" Sussurro per poi sospirare. "Non importa più"
"Quando ci rivedremo?" Chiede. I suoi occhi brillano davvero di una luce propria e ogni secondo che passo a guardarli sembra che questa luce aumenti sempre di più.
"Non lo so, domani o tra due giorni. O forse una settimana" Faccio spallucce. Le sue labbra si schiudono, segno di quanto sia sorpreso a causa delle mie parole.
"Non puoi farmi una cosa del genere. Io voglio stare con te"
"Anche io, credimi... ma forse abbiamo bisogno di stare lontani per un po'. Ci farà bene" Affermo con tranquillità e lo penso davvero.
"Fai sul serio?"
"A te cosa sembra?" Chiedo incrociando le braccia al petto.
"Che sei proprio folle. Che se non fosse così tardi, ti porterei dentro casa e farei l'amore con te. Forse è esattamente questo tutto ciò che ti serve. Che ci serve." Alza la voce, ma riesco a notare quel leggero sorrisino sbucare fra le sue labbra rosse.
"Dio, non urlare. Potrebbero sentirti e sarebbe imbarazzante" Seppellisco il mio viso sulla sciarpa, provando a nascondere quel leggero rossore che ha appena attraversato le mie guance.
"Lo penso davvero"
"Buon lavoro, Riccardo" Sospiro e lo scanso, raggiungendo la mia auto, posizionata poco più lontana dalla sua.
"Ti amo"
A causa delle sue parole mi ritrovo a sorridere, ma lo ignoro, camminando a testa alta. Non appena raggiungo il mezzo, riesco a notare il suo sguardo bruciare su di me. I battiti del mio cuore aumentano notevolmente, ma ignoro anche quello, per poi accendere il motore e sfrecciare via.

-9 alla fine.
Ebbene si, questa storia sta per concludersi. Ma... ma... forse ci sarà una piccola sorpresina per voi!😏🍿
Un bacio.🌺
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora