Capitolo 60.

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Riccardo.

Il giorno del matrimonio di Francesca è finalmente arrivato e in tutta sincerità sono molto più agitato della lei. Presto si formerà la sua famiglia, costruendo pezzo dopo pezzo il suo futuro che si prospetta a dir poco, perfetto.
"Fede, sei pronta? Possiamo andare?" Le chiedo alla mia ragazza, afferrando la mia giacca per poi indossarla. Le temperature sono un po' basse, ma grazie ai pesanti cappotti riusciamo a combatterle alla perfezione.
"Si, arrivo" Esclama con voce tranquilla e serena. Il fatto che lei sia al mio mio fianco in questo momento intimo per me e per la mia famiglia, mi rassicura tantissimo. La vedo chiudere la porta della sua/nostra camera, prima che il suo piccolo corpicino attraversi il corridoio. Indossa un semplice abito nero e proprio lungo il contorno del seno, la stoffa è perfettamente coperta da tanti piccoli swaroski. I suoi fianchi sono strettamente coperti dal leggero tessuto, rendendo visibile ogni sua perfetta curva. La sua schiena è completamente scoperta, ma il pellicciotto nero riesce a coprirle la pelle molto delicatamente. Sembra una piccola bambolina, che con la sua immensa finezza riesce a rendere delicato e perfetto tutto ciò che la circonda. La guardo intensamente per qualche secondo, focalizzando ogni dettaglio come se fosse una fotografia. Una fotografia da tenere per sempre nella tasca del cuore, come un vero e proprio tesoro. "Sono troppo provocante? Attiro l'attenzione in maniera esagerata?" Chiede, riportandomi alla realtà. Mi ritrovo a distogliere lo sguardo, cercando di ritornare con i piedi per terra ed eliminare tutte le idee poco caste che mi hanno appena attraversato la testa. È davvero bellissima.
"Decisamente" Deglutisco. La sua espressione si trasforma in delusione e per un attimo, mi pento immediatamente per aver detto una cosa del genere. Mi affretto a sistemare le cose, prendendo in mano la situazione.
"Ovviamente in senso positivo, piccola" Farfuglio, avvicinandomi. Mi sorride immediatamente, stringendo le mie spalle con entrambe le mani. "Sei bellissima"
"Grazie, ma non esagerare..." Ridacchia imbarazzata, intrufolando la testa nell'incavo del mio collo. Mi accarezza la pelle con le labbra, sfiorando il colletto della camicia bianca con le punte delle dita per sistemarlo. La osservo con amore, notando quanta passione ci mette per curare ogni minimo dettaglio del mio abbigliamento.
"Non sto esagerando" Le dico con sincerità, stringendo i suoi fianchi.
"Anche tu sei bellissimo. Ma il nodo della cravatta un po' meno"
Lo scioglie con le dita, facendomi ridere per la sua estrema velocità.
"Sistemalo, io sono negato. Dovresti saperlo" La lascio fare, mentre stringe una parte dell'accessorio e la intreccia all'altra. Ogni tanto alza il capo, incastrando le sue iridi nelle mie per poi distogliere lo sguardo e ritornare a raggiungere il suo obiettivo.
Non appena riesce, si alza sulle punte e connette le nostre labbra regalandomi un bacio che presenta diverse sfumature di colore. Tutte diverse, ma terribilmente belle e delicate. "Andiamo?" Chiedo, afferrando il cellulare dal mobile. Incrocio le nostre dita, riscaldando le sue mani gelate che profumano di muschio bianco.
"Si, possiamo andare"
Corriamo verso l'auto per poi raggiungere casa dei miei genitori. Non appena arriviamo a destinazione, non possiamo non fissare ogni singolo particolare che caratterizza la mia villa. È tutto pronto per il ricevimento, l'immenso giardino è coperto da un'immensa tenda panna decorata con diverse rose qua e là. Lungo le pareti ci sono tanti tavoli interamenti coperti da tovaglie panna e tovaglioli dello stesso colore. Ogni angolo è ricoperto da diverse luci color oro, che rendono davvero raffinato l'ambiente.
Dal soffitto penzolano dei lampioni di diversa misura, che riescono a rendere brillante tutti gli oggetti all'interno della tenda. Rimango davvero senza parole a tutto ciò. È davvero mozzafiato. Questa è una sorpresa sia per gli sposi che per gli inviati. I miei genitori hanno fatto proprio un buon lavoro.
"Bello, no?" La voce di Federica mi risveglia dal mio stato di trance e sono costretto a distogliere lo sguardo dalle luci e tutto il resto per poggiarlo sulla mia ragazza.
"Si, sono senza parole. Penso che Francesca scoppierà a piangere non appena vedrà tutto questo." Osservo, ridacchiando.
"Lo penso anche io"
"Dai, entriamo. Fa freddo" Le stringo la mano e la guido verso il lato opposto, raggiungendo l'entrata della villa, nel quale sono nato e cresciuto. Lascio scivolare la chiave all'interno della serratura e non appena varco la soglia di casa, trovo l'intera famiglia in ansia per il grande evento. Sono tutti pronti e la sposa sta tranquillamente posando per uno scatto sensuale e romantico, sotto la guida del fotografo.
I miei genitori ci accolgono con dei baci sulla guancia, regalandoci poi dei sinceri sorrisi. "La sposa non è un po' in ritardo?" Borbotto a mio padre, mentre stringo i fianchi di Federica, che appoggia la testa sulla mia spalla.
"Lo è, ma è giusto che sia così. Deve far attendere sia lo sposo che gli ospiti" Fa spallucce lui, emozionato e divertito allo stesso tempo. Il matrimonio doveva essere alle sedici, ma sono già le sedici e trenta.
Francesca ci raggiunge, sollevando il suo abito bianco per poter essere più libera. Sembra una principessa.
"Sorellina, Dio mio! Sei bellissima" Sorrido. Accarezzo i suoi capelli con dolcezza, guadagnandomi un'occhiata malvagia da Federica, che colpisce le mie dita con una sberla.
"Le rovini l'acconciatura, idiota" Borbotta con una risata. Io alzo gli occhi al cielo, regalando un bacio a Francesca e stringendola fra le mie braccia. Federica ripete l'azione e poi le sistema il velo bianco, che ricade con delicatezza sulle sue spalle.
"Sei preoccupata?" Le chiede. Il rapporto che si è creato fra loro due è davvero qualcosa di unico e bellissimo e sono davvero molto felice di tutto questo.
"Da morire. Questa notte non ho chiuso occhio, ero così ansiosa"
"Non lo farai neanche stanotte, sorellina" Le dico maliziosamente. Lei alza gli occhi al cielo, colpendo la mia spalla dolcemente.
"Sei uno scemo, fratello"
La mia ragazza scoppia a ridere, appoggiandola immediatamente.
"Venite qui, bisogna fare una foto ricordo che raffiuguri l'intera famiglia!" Esclama il fotografo, puntando l'intensa luce in direzione della tenda color crema, che ci farà da sfondo a tutto ciò. Stringo per l'ennesima volta, la mano alla mia ragazza, che immediatamente mi risponde con un dolce sorriso e uno sguardo innamorato.
"Devo esserci anche io in questa foto?" Mi sussurra all'orecchio. Riesco a notare quanto sia tesa, ma una mia carezza sul suo fondoschiena le fa rilassare i muscoli.
"Certo, angelo. Sei la mia donna" Faccio spallucce, regalandole un dolce sorriso.
"Grazie per avermelo ricordato. L'avevo quasi dimenticato" Ridacchia divertita.
"Ti amo" Mormoro, baciando dolcemente la sua guancia.
"Ti amo anche io"

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora