Capitolo 44.

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Sono passati un paio di giorni e finalmente è arrivato il weekend. L'obiettivo per questo sabato è andare a trovare i miei genitori per avvisarli sulla mia storia con Riccardo. Voglio che loro sappiano ogni cosa, in modo da poter vivere ogni esperienza insieme a me. La loro reazione mi mette parecchia paura ma sono certa che troverò il coraggio per fare e dire tutto. Devo solo respirare e pensare positivo. Ce la farò.
Mentre fisso il traffico tra le vie di Milano e aspetto che scatti il verde al semaforo, le parole di Riccardo della scorsa notte mi risuonano nella mente:'i tuoi genitori saranno contenti per te' 'non badare alle preoccupazioni, cerca di concentrarti soltanto su una cosa: la tua felicità' 'avranno bisogno di un po' di tempo, ma sono certo che accetteranno la nostra storia. Si fideranno di me e saranno contenti nel donarmi la loro bambina'. Fatico a credere a tutto questo, ma ogni secondo che passa la mia fiducia nei suoi confronti aumenta sempre di più. È riuscito alla perfezione ad eliminare ogni mio cattivo pensiero con le sue carezze, i suoi baci o i suoi abbracci. Io non ho fatto altro che sciogliermi di fronte a tutto questo, per poi baciarlo per qualche secondo e finire a fare l'amore lentamente. È stata ancora più bella ed intensa della prima volta e onestamente, non vedo l'ora di rivivere ancora quei momenti.
Mi scappa un sorriso, che cerco di reprimere non appena raggiungo la porta di casa dei miei genitori. Il cuore mi martella all'interno della cassa toracica, riuscendo a farmi percepire il forte battito all'interno delle orecchie. Crollo piano piano, cambiando del tutto la mia idea di raccontargli questa novità, ma immagino che Riccardo sia qui con me per potermi donare tutta la forza che mi serve per affrontare la mia famiglia.
Acquisto un pizzico di coraggio e premo il dito sul campanello, sperando che tutto vada per il verso corretto. Ad aprirmi è mia madre, che mi abbraccia calorosamente e mi lascia un bacio sulla guancia. Raggiungo mio padre che anche lui, stringe il mio esile corpo in un dolce abbraccio, facendomi sorridere.
"Arianna non c'è?" Chiedo stringendo dolcemente le mie mani per cacciare via l'ansia.
"No, è andata in centro. Cercavi lei?" Chiede mia madre, mentre sistema i cuscini sul divano di pelle.
"Volevo vederla, ma in realtà sono venuta qui per parlare con voi" Inizio. Il grave problema non è la reazione di mia sorella, ma quella loro. Sono troppo agitata e non riesco a respirare in maniera normale e regolare a causa della mia ansia.
"È successo qualcosa, tesoro?" La voce allarmata di mia madre, mi provoca un brivido alla schiena facendomi sospirare lievemente.
"Nulla di preoccupante" Li tranquillizzo.
"Dicci tutto" Afferma mio papà dopo pochi secondi di silenzio.
"Mi sono fidanzata." Scatto all'improvviso. Le loro labbra si schiudono con una leggerezza davvero infinita e per qualche istante mi sembra di attraversare un lungo e buio tunnel, privo di qualsiasi sfumatura di luce. Ma non appena la voce di mia madre risuona in tutta la cucina, riesco a focalizzarla.
"Oh, e con chi? Lo conosciamo?" Chiede. So perfettamente che il suo obiettivo è quello di alleggerire questa situazione, ma forse non sarà in grado di farlo.
"Si, è Riccardo. Stiamo insieme da pochi, pochissimi mesi"
"Riccardo? Il ragazzo che mi già presentato qualche settimana fa in biblioteca?" Continua. Mio padre è in completo silenzio, mentre alterna lo sguardo da me alla parete. Tutto ciò mi rende ancora più tesa, ma faccio un profondo respiro per poter rasserenare ogni mio animo.
"Si, è lui" Rispondo soltanto. Abbasso il capo, poggiando gli occhi sulle mie scarpe, che in questo momento considero la mia unica salvezza.
"Vi amate?" Domanda all'improvviso mio padre. Mi fa rabbrividire all'istante, ma non appena incastro lo sguardo di mia mamma, riesco ad afferrare il coraggio che mi serve per potergli rispondere.
"'Amare' è una parolona. Non lo so... non so neanche se ritornerò ad amare una persona, ma posso dirti con certezza che sono pazza di lui, proprio come lui lo è di me. Siamo completamente diversi, ma ci completiamo a vicenda e siamo felici."
"Si ama piano piano, a piccoli passi e poi non si smette più per il resto della propria vita" Afferma mia mamma, appoggiando una mano sulla mia schiena per poi sfregare il palmo sulla mia pelle.
"Lo spero"
"Voglio che lui venga a cena qui, ho bisogno di rivederlo per conoscerlo meglio. L'ho visto per pochi minuti e pretendo assolutamente un ulteriore incontro. Non mi fido di nessuno, Federica. Devo assolutamente sapere gli obiettivi di questo ragazzo, non posso lasciarti fra le sue mani senza sapere nulla" Continua mio papà.
"Va bene, ditemi il giorno e lo avviserò"
"Stasera" Afferma senza esitare un istante. Il sangue mi si gela, ma cerco di non cascare per terra come un ghiacciolo sotto i raggi del sole. "Va bene per te, Maria?" Chiede a mia mamma, cercando di tenere sotto controllo ogni singolo fattore.
"Si, va benissimo. Bisogna avere soltanto un po' di organizzazione" Risponde lei, con un piccolo sorriso.
Caccio via un sospiro, per poi rispondere alle loro parole.
"Vi farò sapere" Sussurro. "Vi prego soltanto di non essere-"
"Andrà tutto bene, figliola. Devi stare tranquilla" Mi rassicura mia mamma. Io annuisco, provando a darle retta. Ho paura e fare questa cena mi rende parecchio agitata. Non so come andrà e questo aumenta notevolmente la necessità di sapere ogni dettaglio di questo incontro.
"Si, ha ragione tua madre. Non sarà nulla di preoccupante, è una semplice cena e proverò a rendere Riccardo parte della nostra famiglia"
Alle parole di mio padre, annuisco lentamente. Vorrei semplicemente cacciare un urlo e rifugiarmi in un posto isolato da tutto e da tutti, in modo da archiviare tutto questo casino. So che prima o poi sarebbe successo, ma non ero pronta per affrontarlo oggi. Assolutamente.
"A Riccardo piace qualcosa in particolare?" Domanda mia mamma, cercando di afferrare il punto di questa situazione. La cucina è sempre stata il suo forte.
"Mangia tutto, ma odia i legumi" Le rispondo, ricordandomi perfettamente il giorno in cui me lo disse.
"Ah perfetto!" Esclama con un sorriso. Io ridacchio, ascoltando i battiti del mio cuore aumentare ad una velocità davvero irregolare.
Adesso devo soltanto avvisare Riccardo, in modo da potergli comunicare questa grande notizia. Spero che almeno lui sarà contento, in modo che possa trasferirmi la giusta forza che mi serve per affrontare questa cena.

Secondo voi come andrà?😏
Un bacio a tutte❤
-Roberta💧

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora