Capitolo 41.

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Il buio è finalmente calato, ed essere fra le braccia di Riccardo riesce a rendermi felice nonostante l'enorme stanchezza che mi trascino da tutta la giornata.
La mia testa è appoggiata sul suo petto e le sue mani stringono i miei fianchi, come se non volesse lasciarmi andare. Né ora, né mai.
Mi lascia dei piccoli baci sulla fronte, riuscendo a far calmare ogni angolo del mio corpo. La cosa che amo più al mondo è cenare con lui, per poi crollare fra le sue braccia, in pigiama e struccata, senza quella costante paura di non essere più accettata per quella che sono, proprio come succedeva una volta.
"Il lavoro mi ha distrutto. Sono così stanco" Si lamenta, gettando la testa sul cuscino completamente esausto.
"Rilassati. Adesso ci sono io"
Provo a tranquillizzarlo e gli lascio un bacio sul mento, accarezzando la soffice barba che lo ricopre.
"Ah menomale, piccola. Pensavo che questa mattina Alex ti avesse stregato con qualche pozione magica"
Io sollevo il capo, lanciandogli un'occhiataccia per la battuta che ha appena fatto.
"Non fare il gelosone, sai che non è così."
"No? E chi me lo assicura?" Domanda scrollando le spalle. All'interno dei suoi occhi riesco a cogliere tanta gelosia, ma anche quell'immensa paura di perdermi che sembra aumentare ogni minuto di più.
"Io. Non ti basta?"
Sollevo il capo verso la sua direzione, riuscendo a far incrociare i nostri sguardi. Al contatto, un brivido mi attraversa la spina dorsale e posso notare quanto anche lui senta le mie stesse sensazioni.
"Si, certo che si." Farfuglia confuso, sfiorando i suoi capelli con le punte delle dita.
Per alcuni secondi tengo lo sguardo fisso sulle sue labbra, sentendo la necessità di baciarle, morderle e succhiarle all'infinito.
"E allora qual è il tuo problema? Ti prego piantala. Io appartengo a te e tu a me. Niente e nessuno cambierà questo." È tutto ciò che penso e sono completamente sicura delle mie parole.
"Cos'è? Una legge divina degli angeli?" Ridacchia.
"Una specie" Rispondo senza esitare un istante. Sarei disposta a ripeterglielo all'infinito. Siamo una coppia a tutti gli effetti e metterò ogni possibile mezzo, affinché nessuno rompa tutto ciò che abbiamo costruito in questi mesi.
"Allora dimostramelo. Dimostrami cosa senti per me e che non vuoi perdermi. Ne sento la necessità" Sussurra, quasi con voce spezzata. Si solleva dolcemente, sfiorando la mia schiena per poi lasciar scivolare il suo braccio che fino a pochi secondi fa stringeva il mio piccolo ed esile corpo.
"Non sono abbastanza brava a farlo?"
"No, non è questo. Ma ho bisogno che tu lo faccia in una maniera molto più intensa, più forte, più passionale. Ecco, voglio che tu lo faccia con passione, Federica"
Le sue parole riescono perfettamente a provarmi diversi brividi alla schiena e per qualche secondo i miei respiri diventano irregolari e pesanti.
"Conosco un solo modo per farlo" Inizio, pressando le ginocchia sul materasso per poi sollevarmi e guardarlo negli occhi. Lui mi osserva, leggermente confuso e con le sopracciglia increspate.
"Sarebbe?"
"Fare l'amore. È l'unico modo per farti capire tutto ciò che provo nei tuoi confronti. Non riesco a farlo con le parole, non sono mai stata brava... ma credo di poterlo fare donandoti la parte più profonda e intima di me, del mio corpo, del mio cuore."
"Devi sentire la necessità di farlo perché lo vuoi. Non devi sentirti obbligata" Chiarisce immediatamente. Riesco a notare un luccichio particolare emergere sul suo viso. So quanto desidera avermi e anche io desidero avere lui. Nella maniera più dolce e profonda possibile.
"Non mi sento obbligata, Riccardo. Lo voglio davvero. Voglio fare l'amore con te."
Le parole mi muoiono fra le labbra, nel momento in cui mi bacia in maniera tutt'altro che delicata. Mi sento morire, ma riesco ad acquistare un pizzico di forza per poter ritornare cosciente; lo faccio lentamente ma ci riesco comunque.
Mi fa stendere sul materasso, posizionandosi su di me e iniziare ad accarezzare il mio corpo delicatamente. Lo fa come se fossi la cosa più preziosa e fragile del mondo. Nessuno mi aveva guardata, toccata e desiderata in questo modo. Nessuno tranne lui.
"Anche io voglio fare l'amore con te."
La sua lingua cerca la mia, stuzzicandola e pizzicandola più volte.
Il suo profumo mi inebria e la sua bocca cerca la mia come se fosse l'ultima cosa da fare. La situazione si riscalda, i baci si trasformano in morsi, i sospiri si intensificano e un improvviso calore pervade le nostre anime.
La sua mano destra mi accarezza la schiena, mentre sollevano la mia maglia lentamente. Vorrei toccarlo, baciarlo il più possibile, rendere mio tutto ciò che sfioro con le dita e con le labbra e sperare di poterlo vivere al più presto prima che tutto svanisca come un sogno. Delicatamente elimina la mia maglia, rendendo il mio corpo coperto soltanto da un semplice intimo nero. Di fronte al suo sguardo non provo nessun imbarazzo, è come se ci conoscessimo da sempre.
Io lo guardo e lui fa lo stesso. I nostri occhi sono incrociati e si sfiorano con delicatezza e fragilità, facendo rabbrividire entrambi.
Afferro un po' di coraggio, accarezzandogli il petto con lentezza, scendendo fino all'orlo inferiore della sua t-shirt e la sollevo. Lui mi aiuta e non appena la sua pelle nuda entra a contatto con la mia, sono costretta a chiudere gli occhi per l'intensa sensazione.
È lui a prendere il mio viso fra le mani per riuscire a stampare un piccolo e fugace bacio sulle labbra. In ogni singolo gesto mi sembra di rivivere la mia prima volta, ma questa volta è diverso: riesco a percepire solo amore. Un amore infinito, immenso, forte e bello. Bello come noi. Dopo Andrea non ho fatto l'amore con nessun altro, non ho mai avuto il coraggio di avere altri rapporti con altri ragazzi. Ero troppo debole per farlo.
Invece con Riccardo mi sono lasciata andare, gli sto donando tutta me stessa in modo che capisca tutto ciò che provo per lui. Per questo ragazzo che ha stregato completamente il mio cuore.
Mi spoglia di ogni singolo velo che ci separa e lo stesso faccio con lui. Ci ritroviamo completamente nudi fra le confuse lenzuola, cercando di amarci nella maniera più forte possibile. Lo lascio abbassarsi su di me, gli permetto di sfiorare con la mano il punto fra le mie gambe. Lo fa con calma, con sicurezza.
Si muove piano, facendomi percepire quelle sfumature di piacere che non assaporavo da tempo. Troppo tempo.
È un dolore piacevole, che riscalda ogni angolo del mio corpo in maniera dolce e delicata. Non riesco a trattenere quei lievi sospiri che escono delicatamente dalle mie labbra; hanno quasi paura di farsi sentire. Vorrei stringere le gambe per non lasciarlo andare via e sentire la sua mano insinuarsi ancora più in fondo, proprio come la sua lingua che scivola piano piano all'interno della mia bocca. Respira piano. Prende tutti i miei respiri, trasformandoli in tanti piccoli gemiti che risuonano in tutta la camera.
Quando le sue dita scivolano lungo la mia coscia, afferro le sue ciocche di capelli, riportandolo su di me. Ho bisogno di aggrapparmi a qualcosa. Di aggrapparmi a lui.
"Piccola, il preservativo..." Bisbiglia soffiando sulla pelle del mio collo, prima di baciarmi una parte della clavicola. Si solleva dolcemente dal mio corpo, alzandosi e raggiungendo la poltrona per poi afferrare un preservativo dalla tasca dei jeans. Strappa l'involucro, lasciandolo scivolare lungo il suo membro; alla scena mi sento morire, ma cerco di regolare i miei respiri e il battito del mio cuore. Dio mio, sta succedendo davvero. Stiamo per fare l'amore.
Torna a sdraiarsi sopra di me, sussurrando a voce bassa e quasi incerta "Sei bellissima, angelo." Ritorna a baciarmi con calma, incrociando le sue dita con le mie lentamente e portarle ai lati della mia testa. "Sei pronta?"
Io annuisco, stringendo la sua schiena con le mani e allacciare le mie gambe attorno al suo bacino. Non appena la punta del suo membro sfiora la mia apertura, gemo forte sulla sua bocca, facendogli capire che non posso e non voglio più aspettare. Desidero quest'uomo con tutta me stessa.
Lui lo capisce, così entra in me con una spinta dolce ma decisa, facendomi spezzare il respiro. Non posso evitare di strizzare gli occhi e gemere per il dolore che si fa spazio dentro la mia anima in maniera veloce. I suoi occhi sono fissi nei miei, mentre ogni spinta si fa più intensa e dannatamente profonda. Cerco di non far caso al leggero fastidio, concentrandomi soltanto su Riccardo che con attenzione, bacia ogni mia cicatrice e stringe nelle sue mani il mio seno. Il suo delicato tocco sembra amplificato di dieci volte, che brucia sulla mia pelle calda e coperta dal suo corpo perfetto.
Premo la mano dietro al suo collo e lo avvicino a me, sfiorando la sua lingua e reprimo ogni suo gemito. Continua a muoversi con movimenti secchi e forti, mentre bacia, accarezza, morde e ammira ogni millimetro della mia pelle. "Lasciati andare, piccola..."
Faccio un profondo respiro, abbandono la testa contro il cuscino e inarco la schiena, gemendo più forte del solito non appena l'intensità dell'orgasmo mi travolge. Pochi attimi dopo Riccardo mi segue, urlando il mio nome in maniera confusa ed eccitata. Non mi muovo ancora e i nostri corpi rimangono incastrati nella stessa posizione, mentre lo ammiro sopra di me ancora sudato e con il respiro pesante. Lo stringo, sentendo i nostri corpi fondersi dolcemente in un abbraccio che ci culla con amore.

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora