Capitolo 14.

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"Hai bisogno di qualcosa? Vuoi dell'acqua?" Domanda gentilmente Riccardo. Da diversi minuti non fa altro che elencarmi diverse cose per farmi stare quanto più tranquilla e serena possibile. La mia risposta è sempre 'sto bene, non preoccuparti' ma lui non mi ascolta minimamente, continuando a farmi domande di qualsiasi genere. "Se durante la notte non riesci a dormire, mi chiami. Va bene?"
"Si, stai tranquillo" Sorrido, raggiungendo il suo lettone matrimoniale prima di sedermi sul materasso e osservare il suo volto con calma. Lui fa lo stesso, lasciando che il suo sguardo scivoli dal mio viso, al seno e infine sulle cosce.
"Sei divina vestita così" La sua maglia rossa copre la parte superiore del mio corpo, lasciando scoperte soltanto le gambe. È davvero enorme, e dentro questo indumento riesco a sentirmi una piccola bimba indifesa.
"Beh, grazie" Mormoro imbarazzata. Riesco a sentire la pioggia battere in maniera veloce sul tetto e la cosa è davvero rilassante. Un lampo illumina i nostri visi, per poi essere seguito da un tuono che rimbomba all'interno della camera.
"Vado a dormire, sono un po' stanco" Mi avvisa. A passi lenti e quasi incerti, mi raggiunge. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza e i nostri occhi si incontrano così velocemente, tanto da fondersi e formare un'unica anima. Riesco a notare il suo sguardo persistere su di me: sulle labbra, sul collo, sulla punta del naso, sugli occhi e su alcune ciocche di capelli che tendono a coprire il mio viso. Lui le scosta via con le punte delle dita, accarezzando e sfiorando più volte la mia pelle che diventa sensibile sotto il suo tocco così cristallino. Si china verso le mie labbra, schioccando un dolce bacio sulla mia fronte e poi sulla guancia. "Buonanotte, angelo mio"
La cosa che mi colpisce è l'aggettivo possessivo 'mio' che affiancato a quel dolce nomignolo danno vita ad una delle frasi più belle che mi abbiano mai detto in tutta la vita.
"Buonanotte, avvocato"
Un sorriso divertito sbuca sul suo viso, ma il secondo dopo si gira, camminando verso la porta per raggiungere il piano inferiore dell'appartamento.
Lo osservo con un pizzico di tristezza. Vorrei tanto dirgli di rimanere svegli ancora per un paio di minuti, per parlare di tutto senza imbarazzo, stringerci, ridacchiare per nulla, stuzzicarci, raccontarci tutte le stronzate che abbiamo fatto nella nostra vita, fare uno spuntino notturno e poi crollare, l'uno fra le braccia dell'altro. "Riccardo?" Mi ritrovo a chiamarlo a voce bassa, sperando che nonostante il mio tono mi senta. Fortunatamente lo fa, infatti si gira lentamente verso la mia direzione, mormorando un 'mmh?' per poi intrappolare i miei occhi nei suoi. "Perché non resti qui?"
"A dormire?" Io annuisco lievemente, un po' imbarazzata ma felice e orgogliosa di aver rotto questo macigno sul mio petto facendogli una proposta di questo genere. "Dammi almeno un motivo per farlo"
"Perché il letto è molto più comodo del divano" Soffio velocemente.
"Questo non vale. Via con un altro!"
"Perché piove e ho bisogno di avere qualcuno al mio fianco" Bisbiglio, giocando con le mie dita nervosamente. Quando mi rendo conto di star tremando un po', faccio un profondo respiro provando a far calmare il mio corpo che da quando c'è lui, non fa altro che agitarsi costantemente.
"Ancora un altro..." Mormora per poi regalarmi un dolce sorriso.
"Mi avevi detto uno soltanto" Ribatto piagnucolando. Lui ridacchia sotto i baffi, posizionandosi sulla cornice della porta con le braccia incrociate al petto.
"Si, ma non hai azzeccato quello che voglio sentire"
So cosa vorrebbe che gli dicessi, ma purtroppo non riesco. Sto facendo dei grandi passi avanti nel fidarmi di lui, e sussurrargli altre cose sarebbe sbagliato sotto tanti punti di vista.
Riesco a notare quella grande attesa che sorge sui suoi occhi. Insieme ad essa c'è anche quel forte bisogno di sentirsi dire determinate cose, e quindi, faccio un profondo respiro e schiudo le labbra. In fondo voglio tutto ciò, quindi perché non dire nulla e restare in silenzio? Nella mia vita l'ho fatto per troppo tempo e penso sia abbastanza.
"Voglio stare con te. Ho bisogno di sentirti vicino, quindi ti prego... non andare via ma resta qui."
Prima mi sorride e poi si avvicina dolcemente, appoggiando le ginocchia sul materasso e sfiorare la mia guancia con la sua mano. Curvo dolcemente la testa contro il suo palmo, godendomi a pieno le sue carezze e quel suo tocco delicato che mi fa davvero impazzire.
"Ti prego, ripetilo..."
"Resta qui."
Appoggia le mani sui miei fianchi, spingendomi con la schiena contro il materasso fasciato dalla coperta. Io lo lascio fare, sentendo e vedendo il suo corpo raggiungere il mio. Mi fa stendere, posizionandosi proprio accanto a me e stringermi fra le sue braccia. Fa scontrare il suo petto con la mia schiena, riuscendo a farmi sentire il forte battito del suo cuore.
"Sono qui, angelo. Chiudi gli occhi"
"Resti, vero?" Mormoro sottovoce, sentendo il calore della sua pelle confondersi con il mio.
"Si, non ti lascio"
Cerca le mie mani fra le pieghe delle lenzuola e non appena le sfiora, incrocia le nostre dita che immediatamente si stringono. Il tocco è piacevole e leggero, sembra quasi surreale e onestamente, ci vuole più di un istante per poter realizzare tutto ciò che sta succedendo davvero.
"Grazie"
Lo sento sollevarsi e per un attimo mi sembra che ci abbia ripensato. Ma quando le sue labbra si poggiano sul mio collo, ogni singola scia di timore -anche la più piccola- sembra cancellarsi del tutto. Sono carnose e morbide e al contatto mi sembra di aver sfiorato il cielo con un dito per poi ritornare sulla terraferma.
Non riesco a bloccare quel piccolo sospiro che scappa dalla mia bocca e lui è orgoglioso e felice di tutto questo. "Dormi. Adesso sei al sicuro"
Lascio andare la testa sulla sua spalla, chiudendo le palpebre che oggi hanno davvero sopportato di tutto. Gli sorrido sinceramente, stringendo un po' di più le sue braccia attorno al mio bacino. Sento il suo calmo respiro soffiare su alcuni lembi della mia pelle, accarezzandola con delicatezza.
L'intera notte passa in questo modo. Prima di addormentarmi però, riesco ad essere cosciente di una sola cosa: in questo abbraccio che ci rende unici e uniti, riesco ad afferrare tutto ciò di cui avevo bisogno. Davvero tutto.

Buonanotte belle❤🌓

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora