Capitolo 43.

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"Oggi ti sono mancata?" Domando a Riccardo con dolcezza. La giornata è passata molto lentamente, è ritrovarmi fra le sue braccia dopo ore di lavoro è la miglior medicina del mondo. Un film romantico accompagna questo nostro momento, mentre, stretti in un abbraccio, ci scambiamo quante più tenerezze possibili.
"Tanto" Bisbiglio velocemente. "Così tanto da far male"
"Quanto sei dolce, avvocato" Sorrido. Gioco con i bottoni della sua camicia bianca, girandoli fra le dita per uccidere quei momenti di silenzio che ci sfiorano lentamente.
"Oh non lo sono ecessivamente" Risponde con una risata. Io alzo gli occhi al cielo, pressando il mio petto contro di lui per poterlo stringere in un abbraccio. Le sue mani mi accarezzano la schiena, mentre io disegno dei piccoli ed immaginari cerchietti sul suo polso. "Posso farti una proposta?"
"Quale?" Chiedo curiosa. Sollevo la testa, cercando di avere delle risposte, ma tutto quello che ottengo è un suo bacio veloce sulle labbra.
"Ti va di fare un bagno con me?" Il suo viso è riempito da un piccolo sorriso che riesce ad illuminare le mie iridi all'istante. La sua proposta mi imbarazza parecchio, ma la voglia di farlo con lui accende quella fiamma dentro il mio petto che inizia a riscaldarmi lentamente. È un gesto molto intimo che non ho mai fatto con nessun altro, e il fatto che lui sia la mia prima volta in questo, mi fa sorridere ed impazzire allo stesso tempo.
"Adesso?" Prendo a giocare con le sue dita lentamente, girandole fra le mie dolcemente. Penso sia uno dei gesti più belli che una donna possa fare al suo uomo, o viceversa.
"Si, piuttosto che fare una doccia breve, sarebbe molto più bello fare un bagno caldo insieme"
"Nudi?" Chiedo con un sussurro. La mia domanda lo fa ridere un po' e all'udire della sua dolce e armoniosa risata, io lo seguo immediatamente.
"Vuoi farlo vestiti?"
"Non sarebbe male" Esclamo, facendolo scoppiare a ridere.
"Preferisco vederti nuda"
Lascio scivolare la testa lungo l'incavo del suo collo, sentendo il profumo della sua pelle invadermi le narici. Le sue dita pizzicano la leggera camicia che indosso e iniziano a sbottonare i primi tre bottoni dell'indumento. Al contatto, un brivido mi attraversa la schiena facendomi sospirare dolcemente.
"Ricordo ancora come ci si spoglia" Affermo senza imbarazzo. Lui mi ruba un bacio, riuscendo a farmi sorridere immediatamente.
"Pensavo avessi dimenticato ogni cosa, dopo stanotte"
Io alzo lo sguardo verso il soffitto per poi sospirare lievemente. Mi stringo a lui, soffiando sulla sua pelle calda e rosea.
Accarezzo i suoi capelli delicatamente, notando i suoi occhioni azzurri incrociarsi ai miei. "Vado a preparare la vasca, angelo" Io annuisco. Si solleva dolcemente e prima di andare via, si china per lasciarmi un dolce bacio sulla fronte. Lo lascio fare e non appena raggiunge il corridoio, mi lascio scappare un respiro più lungo degli altri.
Con lentezza mi accarezzo i capelli, provando a placare quel sottile velo di agitazione che mi pervade piano piano. Qualche minuto dopo, raggiungo Riccardo che con attenzione, controlla la temperatura dell'acqua; è piegato proprio contro la vasca e il suo corpo è coperto soltanto dai boxer grigi. I suoi muscoli sono perfettamente contratti e per qualche secondo mi perdo a guardarlo. Dio, è così bello.
Nel momento in cui ruota il capo verso la mia direzione, riesco a sciogliere ogni mio nervo completamente teso come una corda di violino. "Facciamo veloce, piccola... l'acqua è molto calda" Sussurra con un filo di voce, aggiungendo un'altra piccola quantità di bagnoschiuma all'interno della vasca. Un forte profumo di vaniglia riempie la stanza piano piano, e ne approfitto per sbottonare la camicia e farla scivolare lungo le mie braccia.
Sento il suo sguardo addosso e quando dalle sue labbra scappa un sospiro, non riesco a non sorridere.
Sbottono i miei jeans, spingendoli verso le caviglie in maniera rapida e meccanica. Non appena rimango in intimo di fronte a lui, lo vedo correre verso la mia direzione per poi baciarmi con passione. Le nostre labbra si accarezzano con dolcezza, la punta della sua lingua cerca la mia e le sue mani accarezzano ogni singolo pezzo di pelle che incontrano. Le mie ginocchia si trasformano in gelatina mentre con costanza, Riccardo continua a torturarmi il collo con i denti e con le labbra.
Lotta contro il gancio del mio reggiseno con difficoltà, provando a rendere libero il mio seno e stringerlo con delicatezza.
"Odio quest'affare! È maledetto!" Impreca sulla mia pelle.
Mi scappa una leggera risata e con il mio aiuto, riusciamo ad eliminare l'indumento via dal mio corpo. Mi bacia un'altra volta mentre inserisce due dita all'interno delle mie mutandine, per poi farle scorrere lungo le cosce. Caccio la testa all'indietro, sentendo la necessità di sentirlo baciare e accarezzare il mio corpo per l'eternità. Sono delle sensazioni troppo intense per poterle dimenticare in fretta.
Sono completamente nuda di fronte a lui, che si prende qualche minuto di tranquillità, non solo per riprendere il respiro, ma anche per scrutarmi, osservarmi con attenzione.
Cattura ogni minimo particolare, come una fotografia. Io faccio lo stesso con lui, aumentando la necessità di spogliarlo e immergermi all'interno dell'acqua bollente. L'azzurro delle sue iridi sembra penetrarmi, leggermi dentro. Sorrido, stringendo i suoi fianchi ed eliminando i boxer che fasciano la parte inferiore del suo corpo.
Afferro la sua mano e non appena l'acqua entra a contatto con le nostre gambe, dei sospiri di piacere scappano dalle nostre labbra. Lui si siede e io lo seguo, posizionandomi fra le sue cosce già calde. Le sue mani stringono a coppa il mio seno, facendomi appoggiare la testa sul suo petto. Riprendo a baciarlo, senza dargli modo e tempo di dire o fare qualche altra cosa. Il suo petto si alza e si abbassa velocemente contro la mia schiena, mentre le nostre lingue tornano ad intrecciarsi fra di loro.
Quando ci stacchiamo, i nostri respiri sono irregolari e per qualche istante riusciamo soltanto a farli regolarizzare. Mi godo ogni suo tocco, mentre con dolcezza sfiora la mia pelle nuda e completamente coperta dall'acqua; l'intensità delle carezze è triplicata, per cui incrocio le nostre dita per poter vivere con lui questo intimo momento.
"Fede?"
"Si?"
"Ti amo."
Le sue parole spiazzano sia me che il mio cuore. Non riesco a reagire. Ruoto la testa verso di lui, incrociando i suoi occhi che desiderano una risposta. Il suo 'ti amo' necessita assolutamente di un mio 'anche io', ma purtroppo non sono ancora pronta per dire una cosa di questa importanza. Forse lo sarò domani, tra quattro giorni, tra un mese o forse due. Onestamente non lo so.
"Vorrei tanto rispoderti allo stesso modo, ma purtroppo non riesco... non sono ancora pronta, Riccardo" Sussurro. Riesco a cogliere un pizzico di delusione sul suo viso, ma non appena mi guarda e inizia a parlare, ogni mio brutto pensiero viene del tutto eliminato.
"No, non esigo nulla di tutto ciò. Ho detto di amarti e lo penso davvero. Ogni cosa ha il suo tempo! Stai tranquilla, me lo dirai quando ti sentirai pronta" Annuisco, abbassando lievemente lo sguardo. "E so che lo sarai molto presto"
"Ne sono certa" Sussurro, baciando il suo dolce sorriso. "Sei speciale, Riccardo. Forse non ti rendi conto dell'importanza che hai all'interno della mia vita. Sei tutto."
"Lo so. Ieri, mentre facevamo l'amore sei riuscita a farmi percepire ogni cosa. Dico davvero, angelo" Sorrido immediatamente, premendo le mie labbra contro le sue immediatamente.
"Sei tutto ciò che ho sempre sognato" Ammetto. Poi mi lascio cullare dolcemente dalle sue carezze, che sembrano tracciare delle dolci poesie sulla mia pelle.

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora