Capitolo 62.

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Federica.

L'atmosfera che si respira alla festa è davvero tranquilla e amorevole. Ma nonostante tutto ciò, il mio umore è esattamente l'opposto.
Dentro di me riesco a percepire tanta di quella gelosia che mi sta letteralmente uccidendo. Lo sta facendo piano piano ma costantemente.
Da diversi minuti non smetto di fissare Christina che non fa altro che lanciare delle dolci e delicate occhiatine a Riccardo. Ad ogni sguardo, la rabbia mi assale. Il nostro tavolo è proprio di fronte al suo, agevolando questo suo scambio di sguardi, che grazie a Dio non viene corrisposto.
Qui dentro non siamo moltissimi, ma nonostante questo riesco a concentrarmi solo e soltanto su di lei.
"Fede, cos'hai?" Mi chiede Riccardo con un filo di voce, risvegliandomi. Mangio un boccone del mio gamberetto, per poi guardarlo negli occhi.
"Niente"
"No, non è vero. Dimmi cos'hai" Insiste, girandosi verso la mia direzione. Tutto ciò non mi permette di mangiare tranquillamente, per cui sono costretta a girarmi anche io per guardarlo. I suoi genitori stanno tranquillamente parlando con sua nonna, lasciandoci quel pizzico di privacy che ci serve.
"Non ho niente, perché me lo chiedi?" Domando.
"Non mi parli da più di mezz'ora e se lo fai, ogni risposta contiene solo monosillabi"
"Meglio di niente" Faccio spallucce. Bevo un sorso del mio vino, cercando di mandare giù sia il cibo che la mie dannate preoccupazioni, che stanno davvero diventando incontrollabili.
"Smettila di fare l'apatica" Mi avverte, lanciandomi un'occhiataccia. Le sue dita stringono il mio polso, obbligandomi a guardarlo in volto. "Dimmi cosa ti prende o sarò costretto a farti parlare con la forza"
"Chiedilo alla tua amica Chris, lei lo sa" Ammetto, alzando gli occhi al cielo.
"Ah! Sei gelosa di Chris?"
"Boh, molto probabile. Semplicemente, mi infastisce il fatto che ti sia saltato addosso e che ti mandi delle tenere occhiate da gatta morta, in mia presenza" Chiarisco a denti stretti. I battiti del mio cuore aumentano notevolmente, non permettendomi di respirare in maniera normale.
"Dio, è innocua. Dico davvero"
"A me non sembra" Faccio spallucce. "Posso notare dai suoi occhi la voglia che ha di fare chissà cosa con te"
"Ti fai troppi film" Sbuffa scocciato, ruotando il corpo verso la parte opposta.
"Tu cerca di osservare meglio ogni cosa"
I suoi occhi celesti si poggiano su Christina, beccandola a fissarci intensamente e con il labbro inferiore stretto fra i denti. Un piccolo sospiro scappa dalla bocca di Riccardo e la cosa mi fa sbuffare, nonostante io mi senta vittoriosa di aver fatto aprire gli occhi al mio ragazzo.
"Ci guarda perché siamo belli" Sorride, regalandomi un'occhiata dolce.
"No, Riccardo. Ti guarda perché tu sei bello"
"Penso sia normale che lo faccia" Fa spallucce. Io alzo un sopracciglio, non riuscendo ad afferrare quello che ha appena detto. Lui lo nota, infatti continua il suo discorso "Quando lei era un'adolescente, era innamorata di me"
Le sue parole sono una doccia fredda per me e lui percepisce ogni cosa.
"Cosa significa questo? Tu ricambiavi?" Chiedo rapidamente, agitandomi.
"Ho detto questo?" Sospira, forse frustrato dal mio comportamento. Lancio uno sguardo alla gente che ci circonda, vedendo la tranquillità emergere ovunque. "Non siamo mai stati insieme, era una ragazzina e io ero un po' più grande. Eravamo soltanto grandi amici"
"Ci hai fatto l'amore?"
Ho bisogno di sapere se lui si sia spinto oltre con questa donna. È un gesto intimo, e non potrei sopportare di avere poco lontana da me, la donna che è andata a letto con il mio uomo.
"L'amore lo faccio solo con te, dovresti saperlo..."
Questa frase riesce a provocarmi il batticuore, ma lo elimino immediatamente, cercando di non badarci.
"Non hai risposto."
"No, Fede. Non ci ho fatto l'amore e mai lo farò"
"Okay" Rispondo semplicemente.
"'Okay' cosa?"
"Carino da parte tua" Mormoro immediatamente. "Vado a fare il bis del gambero" Lo avverto, afferrando il mio piatto. Mi sollevo dalla sedia, sentendo il suo sguardo bruciare sul mio corpo, come legna all'interno di un camino. Le sue iridi color oceano penetrano all'interno della mia anima e la infuocano dolcemente, fino a ridurla in polvere.
Afferro un pizzico di forza e mi allontano, socchiudendo le palpebre per potermi rilassare. Mi avvio verso il bancone strapieno di cibo, prendendo ciò che desidero. Mi sento confusa e incazzata. La gelosia mi sta davvero distruggendo e la cosa non mi piace per niente. Mi fido ciecamente di Riccardo, ma non della gente che gli gira intorno; ho paura di perderlo e so perfettamente che se dovesse succedere, la mia vita cambierebbe notevolmente.
Ritorno al nostro tavolo, sempre sotto gli occhi attenti del severo avvocato.
Dalle sue labbra scappano dei sospiri di frustrazione, ma io lo ignoro concentrandomi soltanto sul cibo che sto gustando alla perfezione. Con la coda dell'occhio osservo Christina, che sta continuando a fissare con la stessa espressione di prima, il mio ragazzo.
"Non guardarla più, piuttosto guarda me. Ne ho bisogno" Mi sussurra Riccardo, appoggiando la sua mano fredda sul mio ginocchio. Giro il capo verso la sua direzione, incontrando i suoi occhioni e le sue labbra arrossate e gonfie.
"Di che parli?" Borbotto.
"Smettila di guardare Chris, la stai uccidendo con lo sguardo" Continua. Io sbuffo.
"Tu smettila di chiamarla in questo modo, sei irritante"
"Oh Cristo Santo" Cantilena. La sua esclamazione attira l'attenzione dei suoi genitori e di sua nonna, che immediatamente spostano lo sguardo verso la nostra direzione.
"Cosa c'è Riccardo?" Gli chiede sua mamma, puntando i suoi occhi azzurri sul figlio. Io abbasso la testa, imbarazzata da questa situazione, che ci sta letteralmente sfuggendo dalle mani.
"Niente, mamma... ho un leggero mal di testa, sarà la confusione"
"O anche il vino, stai bevendo un po' troppo" Aggiunge sua padre con una risatina.
"Non credo, riesco a reggere l'alcol" Si difende lui. I suoi genitori sospirano, mentre il loro figlio mi guarda lievemente incazzato e invaso da un leggero velo di rabbia.
Il resto della cena procede in maniera limpida ma non serena. La situazione tra me e Riccardo è tesa e io inizio a sentirmi terribilmente in colpa per aver fatto agire la mia dannata gelosia. Riusciamo a scambiarci soltanto degli sguardi veloci; nessun sorriso, nessuna parola o emozione. Nulla di nulla.
Un'ora più tardi, all'interno della tenda inizia a risuonare la musica e gli sposi danno inizio alle danze. Mi scappa un sorriso, quando noto Francesca e Gabriele sciogliersi l'una fra le braccia dell'altro mentre si scambiano un lento bacio.
Guardo Riccardo, beccandolo a fissarmi con una delicatezza che supera davvero ogni singola cosa. Per l'ennesima volta, devio lo sguardo, lasciando che i suoi occhi sfiorino la mia schiena lievemente scoperta. Pizzico più volte il mio labbro inferiore con i denti, scaricando via questa tensione che attraversa ogni millimetro del mio corpo.
Essa sembra essere cancellata all'improvviso, non appena due grandi mani che conosco davvero bene, mi circondano i fianchi con dolcezza. Il fiato mi si spezza all'improvviso. Il sangue mi si gela, costringendomi a lasciar andare la mia anima fra le braccia dell'uomo che amo. Sento il profumo di Riccardo sempre più vicino, fino a che non mi pervada sia le narici che il cuore.
"Alzati" Bisbiglia. Io deglutisco improvvisamente, notando che il tavolo è completamente vuoto e la cosa mi fa sollevare.
Schiudo le labbra per poter dire qualcosa, afferrando quel poco di coraggio che mi serve.
"Per? Vuoi ballare?"
"No, saliamo di sopra"
"Cosa? Perché?" Chiedo confusa e nervosa allo stesso tempo.
"Smettila di fare domande e saliamo di sopra." Ripete con voce dura, aumentando la presa sul mio corpo. Con un movimento repentino mi solleva, posizionandosi proprio dietro di me. Un brivido mi attraversa la schiena.
"Per forza?" Chiedo sospirando piano.
"Oh si, per forza."
"Sei fastidioso"
Lui non replica, ma afferra la mia mano e mi guida verso l'enorme villa, in assoluto silenzio.

Scusate per il ritardo, ma sono stata molto impegnata. Spero che questo capitolo vi piaccia! Fatemelo sapere.
Secondo voi cosa succederà nel prossimo?😏
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora