Capitolo 40.

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Federica.

"Prego, prima le donne" Sorride Riccardo, spalancando la porta del bar per farmi entrare. Io rido e lo ringrazio, sentendo la sua mano incrociarsi alla mia mentre mi guida dolcemente verso un tavolino libero.
Mi lancia un dolce e veloce sguardo, accompagnato da un luminoso sorriso che riesce a riscaldarmi all'istante.
Ci sediamo l'uno di fronte all'altra, non smettendo di guardarci neanche per un secondo. I nostri occhi si attraggono come due calamite, formando uno spettacolo meraviglioso e che lascia senza fiato chiunque ci guardi.
Mi osserva con attenzione, allungando un braccio verso la mia direzione per accarezzarmi la guancia che a causa del suo tocco inizia a diventare bollente. "Quanto sei bella"
Porto il labbro inferiore fra i denti, sentendo ogni singolo angolo del mio corpo in intera agitazione. Alcuni momenti di tutto ciò che è successo in camera mia poco fa, mi sfiorano la mente e non riesco a non arrossire. Mi sembra di sentire ancora il calore del suo corpo contro il mio, i suoi sospiri e quelle dolci e basse parole che uscivano dalla sua bocca per l'eccessiva voglia di vivermi. Fare l'amore con lui è la cosa che desidero più al mondo e posso notare quanto la cosa sia reciproca.
"A cosa pensi, angelo?" Chiede risvegliandomi dal mio stato di trance.
"A nulla" Mento cercando di distogliere lo sguardo per non incrociare i suoi occhioni blu.
"Dimmi la verità, non sei brava a dire bugie. Ti sta già crescendo il nasino" Mi stuzzica con un sorriso, pizzicando la punta con le dita.
"Stavo pensando a quello che è successo tra di noi a casa mia" Ammetto a bassa voce, abbassando il capo.
"Anche io, bambola. Stavamo per fare qualcosa di concreto, ma tu hai interrotto il momento"
"Dovevo" Affermo tranquillamente.
"Non per forza"
"Il lavoro ci chiama" Sogghigno, cacciando via una piccola ciocca di capelli che ha appena coperto la mia fronte.
"Oh ma smettila di fare la donna rigorosa e precisa" Mi prende in giro, ridendo. Io alzo gli occhi al cielo, colpendo la sua mano per poi incrociare le nostre dita lentamente. Si incastrano alla perfezione, proprio come noi.
"Io sono una donna rigorosa e precisa" Chiarisco con un sorriso e lui caccia via uno sbuffo rumoroso e lungo.
"Mmh, ne dubito fortemente..."
L'arrivo di Alex interrompe immediatamente il discorso, facendo emergere il nostro lato normale e rispettoso nei confronti della gente.
"Buongiorno, oggi volete che vi porti qualcosa di speciale?" Chiede con un piccolo sorriso. Lui non sa ancora nulla di noi, ma alcuni suoi veloci sguardi riescono a farmi capire che forse abbia davvero scoperto qualcosa.
"No, Alex. Il solito, grazie" Rispondo.
"Va bene, tesoro. Vi porto il solito" Sussurra con un sorriso, prima di scompigliarmi i capelli con una mano. L'ha sempre fatto, ma non appena ruoto il capo verso Riccardo, colgo un pizzico di gelosia riempire il suo viso.
Quando si allontana, lui mi lancia un'occhiataccia che mi sorprende immediatamente. Stringe le sue mani in due pugni, pressando le labbra in una linea sottile e provocandomi un leggero brivido proprio alla schiena.
"Quel cafone ci prova con te o sbaglio?" Chiede sussurrando. La scena mi fa sorridere e il fatto che sia geloso, rende il mio cuore ancora più fragile ma felice del solito. La gelosia è sempre stata una cosa che mi ha sempre attratto; ho sempre seguito questa logica: se un uomo è geloso vuol dire che ci tiene, no? Non vuole perderti e desidera che tu sia solo sua e di nessun altro, dico bene?
"Ma no, ci conosciamo da anni. Non essere sciocco" Gli accarezzo la guancia, ma lui ruota il capo verso Alex scansando il mio tocco in maniera molto rapida.
"Questo suo comportamento mi urta, Federica."
"Sei geloso, avvocato?" Chiedo incrociando le braccia al petto. La risposta è alquanto visibile, ma amerei se lo ammettesse.
"Sei sempre stata perspicace, come mai hai smesso di esserlo proprio oggi?"
"Sei geloso?" Richiedo con un piccolo sorriso, aspettando una sua netta e precisa affermazione. Sospira lievemente, prima di guardarmi negli occhi e abbassare lo sguardo verso il tavolino perfettamente pulito.
"Si."
"Non esserlo"
"Perché non dovrei?" Domanda velocemente.
"Perché io voglio solo te."
Sulle sue labbra nasce un sorriso luminoso, ma che sparisce non appena Alex ci raggiunge con la nostra colazione.
"Ne riparliamo più tardi, va bene?" Sussurra, non appena si allontana. Io annuisco e bevo un sorso del mio cappuccino, gustando alla perfezione il suo intenso sapore. "Stasera aspettami a casa tua. Ceniamo insieme"
"Va bene, Marcuzzo. Ti aspetterò"
"Una pizza e una birra vanno bene?" Chiede, pizzicando il suo cornetto alla nocciola con i denti. Dormiamo insieme ogni notte, ma ogni volta è sempre più bella della precedente. Avere una persona al proprio fianco, senza avere quella costante paura di non ritrovarla più al tuo risveglio, penso sia una delle cose più belle del mondo. Riesci ad avere una sola sicurezza ed è quella che lui rimarrà al tuo fianco, nonostante i mille casini, i mille errori e i mille problemi che caratterizzano la tua vita.
"Certo! Che domande!" Esclamo con un sorriso. Lui si solleva e si china verso la mia direzione, lasciandomi un fugace bacio sulle labbra. Mi ritrovo a sorridere per il suo gesto, non riuscendo a bloccare quel leggero imbarazzo che riempie il mio viso.
"Ricordati che sei mia, angelo" Mi sussurra, soffiando lungo l'incavo del mio collo per poi baciarlo dolcemente. Adoro quando cerca in tutti i modi di marcare il territorio. È come se volesse dire agli altri 'lei è mia. Non toccatela. Non guardatela. Non parlatele. O giuro che vi uccido'
Mi scappa un sorrisino, che cerco di eliminare non appena lui ritorna seduto sulla sedia.
"Non ho mai avuto dubbi"
Lui annuisce, continuando a gustare la sua colazione nella maniera più lenta possibile. Pochi minuti dopo, raggiungiamo la sua auto e non appena arriviamo proprio di fronte la mia biblioteca, la sua mano sgattaiola sulla mia coscia coperta dai jeans.
"Passa una buona giornata, bambola"
"Anche tu" Ammetto. Mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulle labbra, curvando la testa per approfondirlo. "Ci vediamo stasera"
"A stasera"
Dopo avermi regalato una leggera e candida carezza sul viso, sono costretta a scendere dall'auto, pronta ad affrontare una nuova giornata, avendo la certezza che tra un paio d'ore rivedrò il mio uomo.

Ma ciaoo❤
Scusate per l'assenza di ieri, ma stavo poco bene. Questa storia è in tendenza ovunque e boh, vi amo.
Preparatevi per il prossimo capitolo!
Baci😘
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora