Capitolo 65.

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Due anni dopo.

"Riccardo dai, facciamo tardi! Sbrigati" Urlo dall'ingresso, facendo ricadere i miei capelli lungo le spalle.
"Arrivo" Risponde lui di rimando. Lo vedo attraversare il corridoio velocemente, mentre stringe una maglia azzurra fra le mani.
A pranzo siamo stati invitati a casa di Francesca e con noi ci saranno anche Raffaella e Stefano.
"È quasi mezzogiorno, muoviti"
Mi raggiunge immediatamente, guardandomi negli occhi per qualche secondo. I suoi brillano tremendamente, tanto da provocarmi un piccolo brivido alla spina dorsale.
"Lo sai che oggi sei molto bella?" Sussurra, pizzicando il mio vestitino fiorato con le punte delle dita. Io ridacchio, stringendo le sue spalle nude per poterlo avvicinare al mio corpo.
"Beh, grazie. Anche tu lo sei"
"È normale, sono mezzo nudo" Risponde. Le sue parole sono seguite da un sorriso malizioso e la cosa mi fa ridacchiare piano.
"Idiota, vestiti dai" Scatto, colpendo il suo sedere con il palmo della mano. Mi alzo sulle punte e lo bacio sulle labbra rapidamente, provocandogli un sincero sorriso.
Il secondo dopo sono costretta ad allontanarmi per poter afferrare la borsa.
Vedo Lira camminare verso di me e non appena mi raggiunge, fissa i suoi occhietti limpidi sul mio viso, scrutandomi con attenzione. Si struscia sulla mia gamba, miagolando lievemente.
Mi chino e accarezzo la sua testolina pelosa, facendo sorridere il mio ragazzo. "Ciao, Lira. Ci vediamo più tardi" Mormoro.
"Andiamo, amore" Riccardo indossa la maglietta e stringe la mia mano, guidandomi fuori. "Anche Lira si è affezionata a te. Ti vuole bene"
"Penso sia normale, sto con voi praticamente ogni giorno" Faccio spallucce, raggiungendo l'auto. Il sole d'agosto riscalda ogni lembo della mia pelle, riuscendo a farmi rilassare.
"Già, e noi siamo felici di averti al nostro fianco" Risponde con un dolce sorriso. Quando ci sediamo sui sedili, allungo un braccio verso di lui accarezzando il suo ciuffo di capelli con le unghie. Lo guardo per un istante, pensando a quanto sia fondamentale la presenza di Riccardo all'interno della mia vita. Stiamo insieme da più di due anni, eppure sembra che lo conoscessi da sempre. Questa nuova vita insieme a lui mi piace da matti e giuro che non la cambierei per nulla al mondo.
Non c'è cosa più dolce e bella che condividere ogni cosa con la persona che ami. Non importa il contesto e neanche il luogo, la cosa essenziale è che lui sia al mio fianco.
Non so se tutto questo duri per sempre, ma spero sia così. Svegliarmi al suo fianco, baciarlo, augurargli il buongiorno e andare a lavoro insieme, è diventata quasi un'abitudine. Sapere di trovarlo al mio ritorno o di aspettarlo a casa mia per poter stare insieme è davvero una sensazione immensa. Lasciamo ogni problema fuori dalla porta, per poi passare l'intera notte insieme. Ci basta scambiarci un bacio, per poi spogliarci con il cuore in gola e fare l'amore per ore. Poi svegliarci all'improvviso e fare uno spuntino notturno in cucina, come due bambini innamorati e felici. Questo è tutto ciò che amo fare. Tutto ciò che voglio.
Chiaramente, come tutte le coppie, alcune volte ci ritroviamo ad affrontare dei litigi, ma per fortuna, riusciamo ad uscirne sempre mano nella mano.
"Ti ho mai detto che ti amo?" Mormoro. Mi giro verso di lui, volendo disperatamente stringerlo fra le mie braccia e non smettere mai.
"Si, piccola... sempre"
Si avvicina a me, premendo le sue labbra sulle mie per poi accarezzarle piano. Diamo vita ad un bacio delicato, che profuma di dolcezza, rispetto, passione e tanta voglia di amarci.
Le sue mani stringono i miei fianchi, accarezzando la mia pelle attraverso il leggero vestitino.
"Fermiamoci, dobbiamo andare da mia sorella o non ce la faremo mai"
Gli lascio un altro veloce bacio, sistemandomi poi al mio posto. Non riesco a togliere quel sorriso che curva le mie labbra verso l'alto e non appena le nostre dita si incrociano sulla mia coscia, esso aumenta notevolmente.
Il tragitto è breve e quando arriviamo a casa di Francesca veniamo accolti proprio da lei, che ci abbraccia calorosamente come se non ci vedessimo da anni.
"Sorellina, come mai tutta questa dolcezza? Che ti prende?" Le chiede Riccardo, con una risatina. Io ne approfitto per salutare i suoi genitori e Gabriele.
"Niente, sono solo felice di passare una giornata tutti insieme" Risponde lei, facendo spallucce.
Le sorrido immediatamente, raggiungendola per poterla stringere in un caldo abbraccio. Il rapporto tra noi due è diventato molto intenso e ogni giorno che passa, il bene che provo per lei cresce sempre di più. "Chi mi aiuta ad apparecchiare?" Chiede con un sorrisone.
"Io, ti aiuto io!" Esclamo, poggiando la borsa sul divano. Lei sorride, annuendo lentamente. La seguo in cucina, sistemando i diversi piatti sulla superficie del tavolo.
"Tutto bene con mio fratello?" Domanda, guardandomi per un istante. Poi riporta lo sguardo sulla pentola, girando la pasta.
"Si, abbastanza"
"Menomale, ne sono contenta" Sorride. "Non vedevo l'ora di vedervi. Questa settimana è stata un casino e purtroppo non ho avuto tempo per venire a trovarti in biblioteca"
"Oh ma stai serena, ci rifaremo nelle prossime settimane!" La tranquillizzo con un sorriso sincero.
Qualche minuto dopo, l'arrivo di Riccardo interrompe i nostri discorsi. "Di che parlate, bambola?" Circonda i miei fianchi con le sue braccia, stringendomi a sé con un movimento lento.
"Di tutto. Avevamo bisogno di scambiarci qualche parolina" Rispondo, baciando la sua guancia.
"Senza di me?"
"Oh già" Afferma Francesca, facendogli la linguaccia. Lui si finge offeso, ma poi stringe sua sorella fra le braccia, improvvisando un veloce abbraccio.
Ci sediamo a tavola, passando da un argomento ad un altro. La mano di Riccardo è costantemente appoggiata sul mio ginocchio, riuscendo a trasferirmi una quantità di calore davvero indecifrabile.
All'improvviso, Francesca e Gabriele attirano l'attenzione di tutti, poggiando i loro sguardi sui nostri visi. Sono brillanti e dolci e devo dire che non li ho mai visti così.
"Dunque, dobbiamo dirvi una cosa" Inizia lei. La sua voce trema e posso notare quanto sia emozionata. Ogni caratteristica presente sul suo volto, riesce a farmi percepire che dovrà informarci di una cosa importante e speciale.
"Oh Santo cielo! È una cosa bella, vero?" Chiede Riccardo, lievemente preoccupato.
"Si, certo! Beh ecco, io e Gabriele siamo felici di annunciarvi che la nostra famiglia si allarga! Sono incinta di sei settimane!"
Porto le mie dita sulle labbra, sorpresa ma felice di ricevere una notizia del genere.
"Quindi diventerò zio?" Esclama Riccardo. Lei gli mormora un veloce 'si' prima di scoppiare a piangere, emozionata.
Il mio ragazzo non trattiene la commozione e la segue. I suoi genitori vanno ad abbracciarla, congratulandosi con entrambi. Io mi avvicino cautamente, guardando gli occhi Francesca che esprimono soltanto tanto amore.
"Sono contentissima per te, ti meriti ogni cosa" Le dico sinceramente.
"Grazie, Fede."
Circondo le sue spalle con entrambe le braccia, stringendola a me. "Il fagiolino ti saluta, dice che è felice di avere una zia come te. L'ha sempre desiderato"
Alle sue parole non trattengo l'emozione; inizio a sentire un velo di lacrime riempire i miei occhi e non appena socchiudo le palpebre, esse mi rigano le guance, bagnandole.
Appoggio una mano sul suo ventre, sfiorandolo con le dita. Riesco a sentire la presenza del piccolino con un semplice tocco e tutto ciò mi fa sorridere. È una cosa magica.
"Anche io sono felice" Sorrido. Poi guardo Riccardo, che ci osserva commosso dalla notizia e dalle nostre parole. Lo ringrazio con gli occhi, felice di far parte di questa famiglia a dir poco meravigliosa.

Buon Natale!❤🎅🌲
-1 alla fine.
Siete pronte, vero?
Credo di poter fare il doppio aggiornamento😏
AMATEMI.👑
-Roberta

Amore infinito - Federica e RiccardoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora