The one where is the first day of the year

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(seguito della one-shot precedente The one where is New Year's Eve)





Quando la mattina del 1 gennaio Fabrizio aprì gli occhi, gli sembrava di aver dormito per giorni interi.

Era da troppo tempo che non riusciva a dormire tranquillo. Ogni volta che stava per addormentarsi finiva a pensare a Ermal, a ciò che provava per lui, e iniziava a interrogarsi su come dirglielo, se dirglielo...

Il risultato era che finiva per dormire giusto un paio d'ore, per poi alzarsi nuovamente schiacciato da quei pensieri.

Ma quella mattina - quando ormai si era tolto quel peso e le cose erano andate anche meglio di quanto si sarebbe aspettato - gli sembrava di essere la persona più riposata al mondo, anche se guardando la sveglia aveva dovuto constatare di aver dormito solo quattro ore.

Si alzò dal letto e uscì dalla stanza, cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare Libero e Anita, che la sera precedente avevano insistito per dormire con lui.

Faceva freddo - anche troppo nonostante fosse inverno - ma Fabrizio aveva comunque dormito con un paio di pantaloni della tuta e una maglietta a maniche corte, e nonostante le basse temperature non sentiva freddo.

Anche dopo essersi alzato, continuava ad aggirarsi per casa a piedi nudi e con le braccia scoperte come se il freddo non potesse scalfirlo.

Forse era davvero così. Forse sentire Ermal dirgli che lo amava la sera precedente, lo aveva distaccato così tanto dal mondo reale da non fargli sentire nulla.

Una cosa però la sentiva bene.

Ermal.

Non importava che fosse a 700 km di distanza da lui. Fabrizio lo sentiva come se fosse lì.

Sentiva rimbombargli nelle orecchie quel ti amo sussurrato a mezzanotte, sentiva il cuore accelerare sentendo le parole di Ermal, sentiva gli occhi farsi lucidi pensando che l'uomo che amava ricambiava i suoi sentimenti.

Afferrò il cellulare, che la sera precedente aveva abbandonato sul divano, e sorrise vedendo che Ermal gli aveva scritto qualche ora prima.



Gli altri se ne sono andati. Il tempo di rendermi presentabile e parto. Non vedo l'ora di vederti.



Se solo ventiquattro ore prima avesse pensato a come avrebbe trascorso il primo giorno del 2019, di certo non avrebbe pensato che sarebbe stato con Ermal.

Nemmeno nella più ottimistica delle sue previsioni, quel capodanno si sarebbe concluso con Ermal che gli diceva che lo avrebbe raggiunto a Roma.

Rispose rapidamente al messaggio, raccomandandogli di guidare piano e dicendogli che lui e i bambini lo stavano aspettando, poi si sedette sul divano continuando a sorridere.

Quella giornata era appena iniziata eppure sembrava già una delle migliori della sua vita.




I bambini si erano alzati da poco più di mezz'ora quando sentirono suonare il campanello.

We're all stories in the end - Metamoro one shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora