The one with the Black Mirror episode

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Ermal avrebbe fatto qualsiasi cosa, se solo fosse stato Fabrizio a chiederglielo.

Pendeva dalle sue labbra in un modo che lo faceva quasi vergognare di sé stesso, al punto che qualsiasi cosa Fabrizio gli chiedesse di fare lui avrebbe risposto di sì.

Ed ecco per quale motivo ora si trovava seduto sul suo divano a vedere un episodio di Black Mirror insieme a lui.

Lui non guardava molti film o serie TV, aveva sempre preferito immergersi in un libro piuttosto che in uno schermo.

Aveva un abbonamento a Netflix - condiviso insieme ad Andrea e Marco - e ogni tanto andava al cinema, ma non era un consumatore abituale di film e serie. Non come Fabrizio, almeno.

Fabrizio, al contrario, sembrava attratto da ogni serie TV con una trama anche solo vagamente interessante. Divorava un telefilm dietro l'altro, appassionandosi a trame e personaggi come se fossero qualcosa di reale.

Tutto l'opposto di Ermal, insomma.

D'altra parte, Ermal era anche disposto a restare incollato al televisore se questo significava passare del tempo con Fabrizio, quindi non aveva replicato quando l'amico gli aveva chiesto se potevano guardare insieme quell'episodio.

Ermal aveva semplicemente acconsentito, mentre Fabrizio gli spiegava che aveva letto delle recensioni molto positive su quella puntata e che proprio non vedeva l'ora di guardarla.

Certo, se Ermal gli avesse detto che preferiva fare altro, Fabrizio lo avrebbe subito accontentato. Però ci teneva davvero a vedere quell'episodio e non poteva che essere entusiasta del fatto che Ermal avesse accettato di fargli compagnia.

Di certo nessuno dei due si aspettava un risvolto simile. Nessuno dei due si aspettava che un banalissimo episodio di una serie TV, li avrebbe fatti riflettere sul loro rapporto.

"Credi che sia possibile?" chiese Fabrizio all'improvviso, mettendo in pausa l'episodio nel mezzo di una scena in cui i due protagonisti erano seduti a tavola e stavano discutendo.

Ermal si voltò verso di lui e lo guardò con la fronte aggrottata, fingendo di non capire. In realtà aveva capito benissimo, lui si era posto esattamente la stessa domanda. E si era dato una risposta.

"Dico, credi che sia possibile una cosa così?" chiese ancora Fabrizio indicando il televisore.

"Giocare con un videogioco talmente realistico da avere la sensazione di vivere davvero cosa stanno vivendo i personaggi? Non so, forse non ora. Ma in futuro..."

"Non parlo di quello, lo sai" lo interruppe Fabrizio.

"Di che parli, allora?" chiese Ermal.

Lo sapeva. Sapeva benissimo di che parlava, ma una parte di lui avrebbe davvero voluto evitare il discorso.

Era certo che se ne avessero parlato, il loro rapporto sarebbe cambiato per sempre.

"Di quello che succede a loro. Cioè, sono talmente immersi in questo gioco da diventare a tutti gli effetti i loro personaggi, da sentire ciò che sentono loro, giusto? E a un certo punto, i personaggi del videogioco finiscono a letto insieme. E ok, non sono davvero loro che lo fanno, ma le emozioni... quelle le sentono davvero. E le sentono così tanto che fare sesso per finta diventa meglio che farlo davvero. Tu credi che sia possibile? Credi che possa esistere qualcuno con cui siamo così compatibili da voler fare l'amore con la sua anima, indipendentemente dal suo corpo?" disse Fabrizio, gettando fuori i suoi dubbi tutti insieme.

Poi si sfregò le mani sulle faccia e reclinò la testa. "Cazzo, non so nemmeno se quello che ho appena detto ha senso. Ma 'sta serie mi manda il cervello in palla ogni volta."

We're all stories in the end - Metamoro one shotsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora