Capitolo 12

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La primavera era alle porte, l'abbigliamento poteva alleggerirsi e si vedevano i primi fiori adornare le chiome di alcune piante. Alice era contenta delle belle giornate che si susseguivano da diverse settimane, le permettevano di godersi lunghe passeggiate per la città e poteva riprendere il suo stile di vita green, con la sua amata bicicletta.

Alice era alle prese con un'impegnativa ricerca da consegnare in settimana alla professoressa Boschi. Tanto era complicata, che era sommersa da volumi di ogni tipo. Seduta ad una delle scrivanie in biblioteca, mentre scorreva con attenzione ogni parola di quelle pagine così importanti per il suo lavoro.

"La Boschi ti ha incastrata bene questo giro!" la voce ironica di Claudio le fa alzare gli occhi stanchi da quelle pagine che sembravano infinite.

"Non per forza" fa spallucce "Per quanto possa essere stancante leggere tutto questo materiale in così poco tempo, credo possa tornarmi utile anche per la mia carriera"

"Mi fa piacere sentirlo" si avvicina e butta un occhio agli appunti sul suo blocco.

"Vuoi fare una pausa? Hai gli occhi un po' arrossati" la informa, accarezzandole una guancia.

"Devono essere i neon" alza l dito per indicare le luci sopra la sua testa "quello ballerino mi fa venire il mal di testa" in effetti c'era uno dei neon che funzionava ad intermittenza.

"Chiederò di farlo cambiare" annuisce, notando anche lui un leggero fastidio "Vieni...dai, ti offro il caffè" le dice, avviandosi insieme fuori dalla stanza. Appena davanti alla macchinetta, il brontolio dello stomaco di Alice fa voltare Claudio. Lui, prima guarda i suoi occhi, poi la pancia che aveva emesso quel richiamo alla fame.

"Alice...hai mangiato qualcosa?!" le chiede immediatamente.

"Ehm..." abbassa lo sguardo, era imbarazzata "...una barretta proteica vale?"

"Alice...bimba mia!" la guarda incredulo "Come pretendi di affrontare una giornata se ti trascuri?!"

"Ero talmente presa, che ho rimandato il pranzo" spiega, cercando di non far sembrare la cosa tanto tragica come vuole farlo sembrare lui.

"Sono le quattro Alice! Hai rimandato di troppo!" si sfila il camice, scompare nel suo studio e ritorna con la giacca a coprire il panciotto e la camicia. "Avanti..." le sfila il camice e le prende il giacchetto che era sulla sua sedia, nell'ufficio degli specializzandi. Questo, ovviamente, attirò l'attenzione dei suoi colleghi, Lara e Paolone.

"E' successo qualcosa?" chiede Paolone, guardando Alice preoccupato.

"Niente, non preoccuparti!"

"Niente...certo..." sbuffa CC "...c'è che la vostra amica vuole vedere quanto tempo dovrà passare prima di svenire per aver trascurato i suoi bisogni primari" spiega.

"Aly...ma non dovevi pranzare con Silvia?!" ora è Lara a preoccuparsi.

"Ha avuto un contrattempo in tribunale..." le risponde

"Allora perché non sei venuta a pranzo con noi, scusa?!" interviene Paolone.

"Ora basta fare domande!" li ferma CC "Tornate al vostro lavoro! Ad Alice ci penso io" spinge la ragazza lontano dall'ufficio specializzandi e fuori dall'istituto.

"Mmm..." un mormorio uscì dalle sue labbra, mentre si puliva la bocca e beveva un sorso di coca cola "...ora va molto meglio!" commenta.

"Ci credo!" Claudio era rimasto davanti a lei, ordinando solo un caffè e guardandola mangiare "Senza carburante non vai da nessuna parte ragazza mia!" le dice, facendola sorridere.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora