Capitolo 58

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Si stava giusto cambiando la divisa per tornare ad indossare i suoi abiti quotidiani. Aveva allacciato le scarpe da ginnastica e aveva preso l'ascensore per tornare al primo piano. Era appoggiata alla parete dell'ascensore, con la mano che strofinava il collo, era stanca lo avrebbe capito anche un cieco.

"Che faccia!" la voce di Lara la accolse all'apertura dell'ascensore, facendo ridere Alice.

"Grazie" abbassò gli angoli della bocca e alzò un sopracciglio a quell'esclamazione.

"Che dici, ti va di uscire questa sera? Marco ha trovato un locale molto carino e mi ci ha invitata" la informò.

"E perché inviti anche me?!" ridacchiò, entrando nel suo ufficio "E' sabato sera e se ti ha invitata è perché vorrà passare del tempo con te...voi due da soli" le fece notare.

"Beh...tu potresti venire con Claudio" fece spallucce lei "Un'uscita a quattro"

"Per questa sera passo Lara!" declinò l'invito "Come hai notato...sono stanca e non ho molta voglia di uscire a far baldoria questa sera!"

"Sei sicura?!"

"Si...lo sai che se fosse stato diversamente mi sarei proposta io stessa per farvi compagnia!"

"Si...lo so..." si sorrisero "...allora ci sentiamo direttamente lunedì!"

"Si" annuì Alice "Ciao!" si salutarono e Alice si accomodò dietro la sua scrivania, sistemando diverse carte all'interno di diverse cartelline azzurre.

Dieci minuti dopo, alle sei in punto, Claudio si presentò alla sua porta con un sorriso.

"Quanto hai più ancora?!" chiese, avvicinandosi alla sua scrivania.

"Hey!" gli regalò un sorriso "Ho finito...stavo portando avanti un po' di lavoro" rispose.

"Guarda che se rallenti un po' non succede niente" la osservò riordinare la scrivania e indossare il giacchetto di pelle.

"Voglio fare bene il mio lavoro, tutto qui" fece spallucce "Sbaglio forse?!""

"No...certo che no" negò lui "Solo...prenditi qualche pausa ogni tanto, oggi non ti ho mai vista fermarti un istante!" le fece notare.

"Ho avuto una giornata impegnativa, questo devo ammetterlo" lo affiancò fuori dal suo ufficio, chiudendone la porta.

"Cerca solo di non affaticarti, devi riguardarti" le sorrise "Soprattutto ora!" sussurrò, facendola sorridere amorevolmente.

"Prometto che non oltrepasserò i miei limiti" gli assicurò, prendendogli la mano e uscendo dall'istituto senza la vergogna che una volta avrebbe avvolto il dottor Conforti.

Scendendo la scalinata Alice si guardò attorno, aggrottando la fronte.

"Claudio...dov'è la macchina?!" un sorrisetto si formò sul volto dell'uomo che tirò fuori un paio di chiavi nuove.

"E' li" indicò il parcheggio.

"Claudio..." Alice scrollò la testa, mentre CC pigiò il tasto di apertura del veicolo, facendo lampeggiare le quattro frecce.

Alice guardò prima la macchina e poi Claudio, stava realizzando molto lentamente quanto le stesse rivelando con quel gesto.

"Questa è tua?!" lo guardò sorpresa.

"Ti piace?!" Claudio si avvicinò alla nuova macchina.

"Come?!" si voltò verso di lui "Perché? Avevi detto che non avresti mai cambiato la tua macchina! La tua bimba!"

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora