"Questo è il nuovo programma con gli orari per le prossime quattro settimane" la Greco passò un foglio con stampato una tabella di marcia per il mese in corso "Mi è stato fatto presente che, forse, sarebbe meglio organizzarci prima sugli orari per non creare confusione" spiegò.
"E' un'ottima idea" ammise la Boschi "Almeno i nostri studenti si degneranno di arrivare puntuali alle lezioni"
"Bisogna anche informarli per tempo dottoressa" la ammutolì immediatamente la direttrice.
"Sono arrivata tardi, scusatemi!" Alice attirò l'attenzione di tutti.
"Alla buon'ora Allevi!" la Boschi era sempre pronta a riprenderla, anche ora che erano colleghe alla pari.
"Mi scusi direttrice...ma..."
"Lo so...stia tranquilla!" la tranquillizzò "La dottoresse Allevi non si stava divertendo, è stata chiamata dal vicequestore per un sopralluogo, penso possa essere giustificata, non trova dottoressa?!" lo sguardò della Wally si abbassò al pavimento, capendo che era meglio rimanere in silenzio finché la riunione non fosse finita. "Ecco a lei Allevi" passò una copia dell'orario anche ad Alice.
"La ringrazio" annuì, dando subito un'occhiata alla tabella.
Non appena la riunione fu sciolta, la direttrice si era subito avvicinata ad Alice.
"Sei contenta?"
"Mi scusi?!" non capì subito la domanda.
"Degli orari...so che ultimamente sei stata caricata di lavoro dai tuoi colleghi, compresa la dottoressa Boschi" spiegò "Vorrei tanto capire il motivo di tanto astio nei suoi confronti Allevi"
"Vorrei saperlo anche io" le sorrise "Ma non è mai corso buon sangue tra noi" ammise "Sia durante i miei giorni da specializzanda che da sua collega alla pari" ammise.
"Ora può lavorare con più tranquillità, certi ritmi non fanno bene a nessuno...c'è sempre bisogno di una pausa ogni tanto, non trova?!"
"Si...in effetti mi sono stancata parecchio in questi giorni" annuì.
"L'ho notato" quelle parole fecero allarmare Alice "Non si preoccupi Allevi, non è niente di cui vergognarsi...ha lavorato senza sosta, è normale che essere stanchi" un sospiro uscì dalla sua bocca.
"La ringrazio per gli orari" alzò il foglio.
"Si figuri...se ha bisogno di qualcosa venga pure da me..."
"Va bene" annuì "La ringrazio...ora devo andare, ho lezione tra dieci minuti" si congedò da lei ed uscì dall'ufficio del direttore. Dalla sua bocca ne uscì un sospiro sollevato, mentre gli occhi scorrevano il programma da seguire in quei giorni.
"Hey!" una mano familiare l'attirò in un altro ufficio ai piani alti "Ti ho spaventata?!" si allarmò.
"No...tranquillo" gli regalò un bellissimo sorriso "Ti avverto che tra dieci minuti ho lezione" gli disse.
"Mmm..." sembrava poco contento "...mi sembri sfuggevole in questi giorni"
"Mi regali cinque minuti?!" gli occhi da cerbiatto di Alice gli aprivano sempre il cuore in una maniera impressionante.
"Ti regalerei anche tutto il giorno" le disse, chiudendo la porta e concentrandosi su di lei. Alice era appoggiata con le spalle alla parete.
"Non ho tutto il giorno" sembrava rassegnata.
"Ora che abitiamo insieme mi sembra di vederti meno" commentò lui, accarezzandole il volto e il collo scoperto.
"Non è colpa della convivenza" anche lei gli stava accarezzando i capelli e la barba "E' colpa del lavoro, temo" chiuse gli occhi al contatto delle sue labbra sul collo.
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L'Allieva - Ricordati che ti amo
FanfictionLe labbra gli tremavano. Si avvicinò il più possibile, le accarezzò il volto, la pelle morbida, poi il braccio scoperto fino a raggiungere la sua mano. "Torna da me...ti prego!" la stringe tra le sue, appoggiandoci la sua fronte e chiudendo gli occ...