Capitolo 2

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'Come arrivano lontani i raggi di una piccola candela:

Così splende una buona azione

In un mondo malvagio'

William Shakespeare


Lo scrosciare dell'acqua lo destò dal suo sonno. Dalla cucina proveniva un aroma di caffè e di cornetti caldi. Un sorriso si delineò sul suo volto, si alzò lentamente dal letto, per raggiungere la doccia. La porta del bagno era aperta e poteva vedere benissimo la silhouette della donna che dormiva con lui ogni sera. Era di spalle, la testa reclinata all'indietro e gli occhi chiusi. Era bellissima. Si tolse la maglietta, i boxer ed entrò con lei. La abbracciò da dietro, posandole un dolce bacio sul collo, mentre le sue mani abbracciarono la sua pelle nuda. Lei si voltò, il sorriso radioso gli dette il buongiorno, prima di scomparire in un bacio delicato sulle labbra. Quando si staccarono, lui le appoggiò la fronte sulla sua, mentre i loro occhi continuavano a guardarsi con emozioni bellissime. D'un tratto,però, lei gli appoggiò la mano sul petto, allontanandolo.

"Che succede?" le chiede, è preoccupato. Lei non risponde, la sua felicità lascia spazio allo sgomento, mentre lo sguardo si abbassa.

"Alice?!" anche lui abbassa lo sguardo e vede il sangue uscire dalla ferita sul suo petto e il suo corpo macchiarsi di quel liquido rosso e dal sapore metallico.

I suoi occhi si aprono di colpo e la sua testa si alzò dal materasso. Il suo sguardo percorse tutta la figura dormiente sul letto; Alice non aveva accennato a nessun cambiamento. Lui era disperato, non riusciva a chiudere occhio e il pensiero di non poterla avere più vicino lo stava torturando. Erano due notti che le passava li, unica testimone quella sedia che lo aveva accolto con la sua scomodità.

"Alice?!" sussurra, prendendole la mano e cercando di svegliarla con quel semplice tocco "Alice...ti prego..." le lacrime che si erano fermate la notte precedente, tornarono a rigare il suo volto e arrossare i suoi occhi "...ti prego...torna da me, ho bisogno di te..." le accarezza il dorso della mano e si alza dalla sedia e abbassandosi sul suo volto.

"Ti prego..." le lascia un bacio sulle sue guance, bagnandole delle sue lacrime "...torna da me..." un bacio sulla fronte "...Ti amo!" le sue labbra si appoggiano delicate sulle sue senza volersi staccare più.


Un leggero bussare alla porta gli fece alzare lo sguardo dai documenti.

"Ciao Claudio!" è Calligaris "Posso?" gli chiede, lui annuisce e si appoggia con la schiena alla sedia.

"Ci sono novità?!" chiede, la sua brama di sapere chi e perché avessero voluto fare del male ad Alice era tanta.

"Si..." annuisce lui, entrando e chiudendosi la porta alle spalle. "...Alice?" lo sguardo di Claudio rispose senza aggiungere parole "...mi dispiace"

"Queste novità?!" cerca di non pensare a lei per non cadere nuovamente nel baratro del dolore.

"Ho già chiesto alla famiglia e ai suoi amici, ma non sono riusciti a rispondermi" risponde lui "Forse tu puoi aiutarmi!"

"Di che si tratta?"

"Sai se Alice conoscesse una certa Agata Brustenghi?" Claudio sembra pensarci su poi scuote la testa.

"No...non mi sembra di averla sentita nominare"

"Mm...secondo Silvia Barni, l'amica di Alice" Claudio annuisce, la conosceva "la Brusteghi ha frequentato il liceo con loro, poi sembra si siano perse di vista" spiega.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora