Capitolo 41

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Demoni e meraviglie

Venti e maree

Lontano di già si è ritirato il mare

E tu

Come alga dolcemente accarezzata dal

Vento

Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando

Demoni e meraviglie

Venti e maree

Lontano di già si è ritirato il mare

Due piccole onde son rimaste

Demoni e meraviglie

Venti e maree

Due piccole onde per annegarmi.

Jaques Prévert.



La cena era stata molto gradevole. Si era parlato di aneddoti sulla famiglia Conforti, su Arianna e le sue amichette e tanto altro.

"Dov'è Giulia?!" Valentina era uscita dalla cucina dopo aver sistemato tutto con Camilla.

"E' con Alice" rispose Arianna per tutti "E' andata nella sua cameretta"

La persona appena nominata fece capolino dal corridoio con una piccola creatura dormiente tra le sue braccia. In bocca teneva il ciuccio e la sua manina stringeva il maglioncino di Alice.

Il silenzio calò nella stanza. Tutti gli occhi erano puntati su di lei, chi per un motivo, chi per un altro.

"Come ci sei riuscita?!" Giuliano si fiondò su di lei immediatamente, sgridato gestualmente da sua moglie "Come ci sei riuscita?!" ripeté a bassa voce.

"Non ho fatto niente" sorrise "l'ho solo dondolata"

Giuliano avvicinò una mano verso la figlia, allontanata prontamente da Valentina.

"Non svegliarla!"

"Ma..."

"Fosse la volta buona!" gli fece notare.

"Va bene...va bene" annuì, allontanandosi per continuare a giocare con Arianna e Claudio al tavolo davanti al divano "Comunque prima o poi dovrai togliergliela dalle braccia...a casa dovrà pur tornare!" le fa notare.

"Sono appena le nove...potrà regalarci un'altra mezz'ora per farla addormentare per bene!!"

"Poi...tanto, l'accompagnerà Claudio!" interviene Cecilia, mentre continuava il gioco con la nipote.

"Grazie" Alice sorrise, abbassando lo sguardo nell'incrociare quello di CC.

Claudio l'aveva accompagnata fino alla porta del suo appartamento.

"Grazie ancora per avermi accompagnata fino a casa" Alice si voltò verso di lui, prima di entrare.

"Figurati" si strofinò la barba come suo solito. Era agitato. Le parole di sua sorella rimbombavano nella sua mente. Carpe diem. Cogli l'attimo! In pratica gli aveva detto di svegliarsi.

"Che hai? Stai bene?!" notò la sua assenza negli occhi per qualche istante.

"Sto bene..." le sorrise "...stavo solo pensando..." si giustificò "...buonanotte!" si voltò per scendere le scale e andare via. Alice si era voltata di nuovo verso la porta del suo appartamento. "No...aspetta!" la sua mano fermò la sua che stava girando la chiave nella toppa.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora