Capitolo 8

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Era un martedì come tanti in istituto. L'atmosfera era tranquilla, gli allievi di medicina legale stavano svolgendo le mansioni a loro assegnate e i responsabili avvantaggiavano il lavoro burocratico arretrato. Era una giornata tranquilla dopo tutto. Nella stanza degli specializzandi c'erano i quattro allievi alle prese con un articolo da consegnare entro venerdì alla Boschi; solo uno sarebbe stato scelto per essere pubblicato nella rivista dell'istituto.

"Senti...Alice..." Lara si prende una pausa, appoggiandosi allo schienale della sedia e giocherellando con la matita "...ma...tu e Conforti..." Alice la guarda, odiava quel suo comportamento da vecchia impicciona di paese.

"Lara..."

"Voglio solo sapere se è successo qualcosa...questa mattina ti ho visto ignorarlo e ieri andare via da sola...cos'è? Ci sono delle crisi?" chiede perplessa.

"Lara!" la riprende ancora, non voleva parlarne con lei, facendolo...l'idea di Claudio e di Silvia sarebbe finita alle orecchie di tutti.

"Era solo per sapere!" alza le mani "Sai che puoi sempre confidarti con me!"

"No se ci tiene alla privacy!" interviene Paolone.

"Tu pensa alla tua..." lo rimbecca la ragazza "...so mantenere un segreto!"

"Si...per mezzo secondo!"

"Senti chi parla...Mr. Sapientone!" erano adorabili quando si comportavano in quel modo, tanto che ad Alice scappò un sorrisetto sulle labbra.

"Alice..." BOOM!! Lupus in fabula!

"Claudio" si volta, lo guarda, sembrava non aver dormito quella notte.

"Mi ha chiamato Calligaris per un caso" la informa, in realtà voleva passare del tempo con lei e parlarle.

"Certo...prendo il materiale e arrivo" annuisce, togliendosi subito il camice.

"Ti aspetto in macchina" la avverte, uscendo da li e andando via.

"Ok...qualcosa deve essere successo" commenta Lara, dopo aver studiato il comportamento di entrambi.

"Lara piantala!" la fulmina Alice, per poi andare via e seguire CC.

Il tragitto in macchina fu imbarazzante. Nessuno dei due aveva osato aprire bocca, nemmeno per una cosa banalissima. Erano finiti in una piccola banca situata in una delle viuzze della città, Calligaris era fuori dalla porta che parlava con dei subordinati e dava ordini a tutti.

"Oh...Conforti!" lo saluta "Alice!" sembrava di fretta.

"Cos'è successo?" avevano notato entrambi l'ambulanza li fuori, se c'era...non dovevano esserci morti!

"Rapina in banca, due feriti...una cliente e un impiegato...per lui non c'è stato niente da fare" li conduce fino a dentro la banca, portandoli dietro allo sportello dal quale lavorava la vittima prima di essere uccisa.

Alice non poté non notare il rosso scarlatto del sangue, gli occhi sgranati e le mani che dovevano aver premuto sulla ferita fino al decesso. "Alice! Non farti prendere dal panico!! Non ora!!" si ordinò mentalmente, aprendo la fotocamera e iniziando a riprendere la scena e il corpo.

"Maschio...razza caucasica, età stimata tra i venti e trent'anni" Claudio iniziò l'analisi del corpo "Secondo le ipostasi" spostò il cadavere, esaminandone ogni singolo dettaglio "deceduto recentemente, tra le due alle tre ore fa, saremo più precisi in sede d'autopsia" guarda Alice che lo stava seguendo attentamente, aveva accantonato le sue paure e preso in mano il suo lavoro "Plausibile causa del decesso" indica il foro sul ventre "dissanguamento dovuto ad un colpo d'arma da fuoco nella zona del bacino"

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora