Alice aveva appena aperto gli occhi dopo essere riuscita, finalmente, a dormire per tutta la notte. Complice la compagnia di Claudio, che l'aveva stretta tra le sue braccia e non l'aveva più lasciata. Ascoltare il battito del suo cuore aveva allontanato ogni brutto pensiero, era meglio di un acchiappa sogni! Lui dormiva ancora, come era bello guardarlo!
Poi i suoi occhi si spostarono sulla sveglia sul comodino e si spalancarono di colpo. 8:00. Era in ritardo! Doveva impiegare qualche secondo per vestirsi ed uscire.
Senza svegliare il suo CC, si mise sotto il getto della doccia, si infilò un paio di jeans, un paio di sneakers della Tod's e un maglione che le era morbido in vita. Un filo di trucco, un'occhiata al cellulare e poi al letto ancora occupato dal suo bel dormiglione.
'Sono uscita presto, ci vediamo in istituto...un bacio' aveva scritto in un post-it, lasciato sul suo cuscino.
Uscita di casa, essendo una giornata piovosa, aveva optato per i soliti mezzi pubblici ed era arrivata in una via che non praticava spesso. Il locale era carino, accogliente e il clima era ottimo per poter fare colazione in tranquillità. Entrando, cercò subito con lo sguardo la persona desiderata, fino ad incrociare quel sorriso che tanto l'aveva attirata.
"Sono qui Alice?!" la chiama il biondo, dal sorriso scintillante.
"Si...ti avevo visto" gli sorride "Scusa il ritardo, probabilmente scoprirai che sono una perenne ritardataria"
"Non preoccuparti...le donne si devono far attendere, non ti pare?" quegli occhi erano rilassati, diversi dal giorno in cui si erano incontrati.
"Allora? Come va?!" gli chiede, sedendosi con lui e ordinando la colazione. Lui un espresso e un cornetto al miele, lei un cappuccino e un cornetto al cioccolato.
"Vado avanti...insegno in accademia" la informa.
"Mm...e ti piace? Insegnare, dico"
"Certo...in fondo informo i miei studenti su quello che li aspetterà nella loro carriera, in fondo è quello che è stato dato a me agli inizi" annuisce, mangiando il cornetto caldo e guardandola con curiosità "Tu? Ti sei riconciliata con i tuoi amici?"
"Si" annuisce lei "E devo dire di stare molto meglio, non avrei mai dovuto arrabbiarmi in quel modo!"
"Non essere troppo dura con te stessa, a volte reagiamo d'impulso, l'importante è rendersi conto di star sbagliando" fa spallucce, aveva un tono di voce rassicurante. Probabilmente ne aveva viste di cose peggiori con il suo lavoro, lavorare tutti i giorni con l'ansia di vedere qualcuno morire, che sia amico o no. La morte era sempre terrificante!
"Avevi detto di aver bisogno del mio aiuto per qualcosa" gli ricorda il motivo del loro appuntamento mattutino.
"Si...avrei bisogno di un consiglio" annuisce "Sai...questo fine settimana sarà il compleanno di mia moglie e volevo regalarle qualcosa di speciale" stava già pensando a cosa "Sai...per ringraziarla"
"Perché lo chiedi a me?!" lo guarda sorpresa "Di sicuro avrai amici e amiche che potrebbero consigliarti meglio"
"Non so..." la guarda con aria serena "...mi hai dato l'idea di una ragazza solare e di una buona consigliera" risponde.
"Beh...allora non posso che esserne lusingata" fa spallucce "Cosa avevi in mente?"
Alle otto e quarantacinque, Alice stava salendo la gradinata che l'avrebbe portata al suo lavoro. Era serena, quella colazione era stata rilassante e divertente. Giuliano era un uomo semplice, dalla risata contagiosa e dalla parlantina facile. Un po' come lei in fondo!
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L'Allieva - Ricordati che ti amo
FanficLe labbra gli tremavano. Si avvicinò il più possibile, le accarezzò il volto, la pelle morbida, poi il braccio scoperto fino a raggiungere la sua mano. "Torna da me...ti prego!" la stringe tra le sue, appoggiandoci la sua fronte e chiudendo gli occ...