Capitolo 25

8.1K 143 51
                                    


La porta automatica alle sue spalle la fece voltare momentaneamente.

"Dottor Conforti!" Alice gli dedica qualche istante, poi torna al suo lavoro, stava preparando il corpo per l'autopsia di Asia Lucani "A cosa devo l'onore?!" chiede, facendo segno all'assistente che poteva andare in quel modo.

"Stavo constatando che sei puntuale" commenta, indicando l'orologio al polso "Sono appena le nove e sei già cambiata e pronta per l'autopsia!"

"In questi anni mi sono evoluta" ride, sistemandosi tutto il necessario per iniziare.

"Devo dedurre che i docenti della Columbia siano migliori di noi!"

"Non credo...ci sono sempre delle punte di diamante ovunque, no?!" lo guarda divertita "Che fai resti?!" gli chiede, indicando l'autopsia da fare.

"Pensavo non me lo avresti mai chiesto" mormora "Vado a cambiarmi...faccio con calma, tanto vedo che i nostri studenti non sono ancora arrivati!" ride, ricordandole che un tempo era lei a farlo aspettare.

"Tra cinque minuti inizio e chi si è visto si è visto" fa spallucce.

"Mmm...severa! Non l'avrei mai detto!" sparisce da dove era entrato e Alice rimane un momento in apnea. Poi, si concentra e torna a studiare il volto di quella donna.

Asia Lucani: trentasette anni, sposata da tre e con un bambino piccolo. Era stata trovata in riva al Tevere, nel percorso abituale che seguiva per il suo Jogging mattutino. Presentava diverse ecchimosi sul collo e un colpo inferto alla nuca. Abbigliamento sportivo.

"Forza!!" Claudio fece passare uno ad uno i loro allievi, per poi raggiungere lui stesso il fianco di Alice "E che non succeda mai più!" li rimprovera "In questo lavoro, la puntualità è fondamentale!"

"Ci scusi professore!" mormorarono tutti.

"Bene..." Alice li guarda seria, non poteva di certo sorridere per dei ricordi che riaffioravano, doveva essere professionale "Rossi...vieni al mio fianco" chiama la ragazza che l'aveva accompagnata al sopralluogo "Giordani fai le foto, Di Tommaso Registra e Ranieri prendi appunti!" ordina, facendoli muovere subito. Tutti ancora sorpresi per aver chiamato vicino a se la Rossi.

"Fai le foto ai vestiti" guarda Di Tommaso "Poi, appoggia un momento la fotocamera e aiutami a toglierle i vestiti" continua, facendo annuire il ragazzo.

"Potrei aiutarla io a togliere i vestiti" si propone la Ranieri.

"Per oggi mi aiuterà lui" sembrava seria, sicura di se e Claudio sorrise a quelle constatazioni. Era cresciuta. Poi, un sorriso di rammarico, perché non era cresciuta con lui.

Proseguirono l'autopsia senza problemi, Alice aveva lasciato che la Rossi eseguisse l'analisi esterna del corpo, ogni tanto era intervenuta per correggere o fare delle domande, ma era stata comunque all'altezza del suo compito da docente, secondo Claudio. L'esame interno aveva confermato che la morte della donna era stata causata da uno strangolamento, probabilmente un uomo, vista la grandezza delle impronte lasciatele sul collo. Avevano raccolto campioni da sotto le unghie e da sotto le scarpe. Fatto il punto della situazione, leggendo gli appunti, erano giunti alla fine di quell'autopsia.

"Ora...Rossi..." non capivano perché chiedeva sempre a lei "...a lei il compito di restituire gli effetti personali ai familiari!" le passò una busta con la fede, un ciondolo che conteneva la foto del figlio e i suoi occhiali da sole. Non aveva altro con se, visto che stava facendo Jogging.

La ragazza fece una faccia strana dopo l'assegnazione di quell'incarico.

"Cos'è non ce la fai?!" era la voce della Ranieri, altezzosa e provocatoria.

L'Allieva - Ricordati che ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora